Alla Thomson-Brandt la Grundig tedesca di Paolo Patruno

Alla Thomson-Brandt la Grundig tedesca Gli ambiziosi programmi francesi nel settore dell'industria elettronica Alla Thomson-Brandt la Grundig tedesca DAL NOSTRO CORRISPONDENTE ' PARIGI — Il governo francese comincia a mettere in pratica I suoi ambiziosi programmi nel settore dell'industria elettronica miranti ad opporre un «cartello» europeo alla crescente penetrazione giapponese. In questa prospettiva si deve Infatti 'collocare 11 protocollo d'accordo annunciato ieri a Parigi in base al quale il gruppo Thomson-Brandt, nazionalizzato un anno fa dal governo Mauroy, acquisirà il controllo maggioritario (75 per cento) della Grundig. L'accordo deve essere an¬ cora sottoposto alle autorità federali, ma secondo quanto si dice a Parigi non dovrebbero frapponi ostacoli e l'Intesa dovrebbe essere effettiva entro la fine dell'anno. I responsabili francesi hanno In-' fatti preso per tempo contatti anche con i dirigenti della Philips, Il «colosso» olandese che possiede 11 243 per cento del capitale della Grundig. Secondo fonti attendibili, impegni sarebbero stati presi da parte francese perché il nuovo accordo non rimetta in causa i precedenti legami industriali esistenti fra Grundig e Philips, che aveva già, espresso a più riprese la sua volontà di cooperazione fra costruttori europei per contrastare appunto l'invasione giapponese. In un primo tempo, tuttavia, Thomson continuerà a commercializzare I video-registratori che utilizzano II sistema giapponese Vhs, in base all'Intesa raggiunta in precedenza con Tokyo.' Ma in una seconda fase, Thomson-Brandt e Grundig produrranno in proprio il materiale. L'accordo fra le due società prevede inoltre una integrazione anche nel settore dei componenti elettronici. Infi¬ ne, la Grundig è in trattative per la ripresa d'attività dei prodotti Hi-Fi e video deUa connazionale Telefunken, il gruppo attualmente in fase di fallimento. Anche quest'intesa dovrebbe diventare effettiva entro fine anno. Questa serie di accordi incrociati che vedono impegnati i «giganti» dell'elettronica francese, tedesca e olandese Indica esplicitamente che si sta andando verso un raggruppamento su scala europea per contrastare la crescente penetrazione dell'industria giapponese. Paolo Patruno

Persone citate: Brandt, Grundig, Mauroy, Thomson

Luoghi citati: Parigi, Tokyo