Il br Padula si rifiuta di rispondere al giudice

Il br Padula si rifiuta di rispondere al giudice Lunedì sarà presente al processo per via Fani Il br Padula si rifiuta di rispondere al giudice Si è dichiarato un «militante comunista» ed ha sostenuto di essere stato maltrattato dagli agenti - Annunciata una denuncia in Procura DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Sandro Padula, 11 brigatista rosso arrestato nel corso dell'ultima operazione della Digos, si è rifiutato di rispondere alle domande del sostituto procuratore della Repubblica Domenico Sica, dichiarandosi «militante comunista». Al magistrato, che lo ha Interrogato in questura, Padula ha denunciato di essere stato maltrattato dagli agenti che l'avevano arrestato. Il suo difensore, avvocato) Giuseppe Mattina, ha fatto mettere a verbale le accuse formulate dall'Imputato, preannunciando una denuncia, che verrà presentata probabilmente oggi alla procura della Repubblica. Il magistrato, prima di chiedergli se volesse rispondere alle domande, ha contestato a Padula le accuse di partecipazione a banda armata e di violazione della legge sulle armi. Al momento dell'arresto gli è stata infatti, sequestrata una pistola. A conclusione dell'interrogatorio, Padula avrebbe mostrato al magistrato, a sostegno della sua denuncia, diversi ematomi sul corpo e sugli arti. Ha inoltre sostenuto di essere stato portato in un luogo di cui non sa indicare l'ubicazione e, una volta bendato,, di essere stato steso supino su di un tavolo, legato, e costretto a bere acqua e sale, Padula sostiene anche di aver ricevuto pugni sulla testa e sulle orecchie, e di essere stato trattenuto nella casa in cui venne arrestato per un'intera giornata, ammanettato e bendato. Padula ha poi dichiarato al magistrato che, dopo le percosse, ha ricevuto qualche cura dagli agenti che l'avevano in consegna prima di essere trasferito, nelle celle di sicurezza della questura. L'imputato ha quindi sostenuto che, In cambio di un'ampia confessione e del nomi di suoi compagni di clandestinità, gli è stato anche offerto un passaporto per espatriare e somme di danaro. Lunedi, Padula sarà nell'aula del Foro Italico dove si celebra il processo per l'uccisione di Aldo Moro. razioni attribuite al brigatista «dissidente» Valerio Morucci che compaiono in una intervista su .11 Manifesto». Tra l'altro — come si legge nell'articolo — Morucci avrebbe dichiarato che 'lo scambio dei prigionieri era un obiettivo politicamente secondario...» e che .il vero baricentro dell'operazione era il processo allqjlc...». Secondo Morucci, durante gli interrogatori nella «prigione del popolo», .Moro si limitò a dire qualco-i sa per guadagnare tempo alla sua proposta di mediazione, ma di mediazione in grande, in cui l'interesse personale alla sopravvivenza era del tutto integrato in un disegno politico di pacificazione».

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