I controlli Isomar Di Censo «non sa»
I controlli Isomar Di Censo «non sa» Petroli, interrogato ex comandante I controlli Isomar Di Censo «non sa» Il colonnello della Finanza ha tergiversato per tre ore davanti ai giudici: «Colpa di altri» Nell'aprile '76, Giovanni Bormida, dipendente Siplar, una delle aziende dello «scandalo petroli», venne arrestato dai carabinieri ad A grate (Milano) pe re I ìé possedè va illegittimamente numerose bollette false che servivano per coprire il contrabbando. I documenti erano destinati alla Isomar di Sant'Ambrogio di Susa. considerata una delle centrali del traffico illecito. Alla Isomar 1 documenti servivano per giustificare l'avvenuta consegna di prodotti petroliferi che in realtà non pervenivano e venivano dirottati invece sul mercato esentasse. Se si fosse indagato a fondo all'epoca, la colossale truffa ai danni dello Stato avrebbe potuto essere immediatamente smascherala. Invece non accadde nulla. Come mai? E' una delle domande poste ieri dal presidente Fassone ad uno dei 19 imputati nel processo in corso davanti alla quarta sezione, il col. Duilio Di Censo, l'unico del 19 ancora in carcere. Di Censo alla fine del '76 fu trasferito a Torino dal coniando generale della Finanza a dirigere 11 Nucleo regionale delle Fiamme Gialle. A lui e ai suol uomini toccava sbrogliare il «caso Bormida». Ma l'isomar non-fu toccata, lutto continuò come prima. in tre ore di interrogatorio, Di Censo ha cercato di scaricare su altri la responsabilità degli infruttuosi controlli alla Isomar senza peraltro lndica- re I nomi degli eventuali altri responsabili. E' lo stesso atteggiamento manifestato ieri dal col. Luigi Coppola, altro imputato che all'epoca era al le dipendenze del Di Censo. . it Sconosciuti hanno. Jan ciato, l'altra nòtte, uno strac ciò imbevuto di benzina e Incendiato davanti alla porta di Felice Bari. 26 anni, via Fratelli Calandra. Svegliato dal fumo, l'uomo ha dato l'allarme, riuscendo comunque a spegnere da solo il principio d'incendio. it Claudio Ferrare 35 anni, via Terni 19. agente di commercio, è stato rapinato di un milione e mezzo da sconosciuti che l'attendevano sotto casa.
Persone citate: Di Censo, Duilio Di Censo, Fassone, Felice Bari, Giovanni Bormida, Luigi Coppola, Petroli
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