Duecento miliardi di danni in Emilia La Toscana chiede: stato di calamità

Duecento miliardi di danni in Emilia La Toscana chiede: stato di calamità Bilanci e previsioni di ricostruzione dopo l'ondata di maltempo Duecento miliardi di danni in Emilia La Toscana chiede: stato di calamità BOLOGNA — Una prima, stima approssimativa dei danni provocati dal maltèmpo si aggira in Emilia su circa 200 miliardi di lire. Questa la cifra riferita dall'assessore regionale all'Ambientèr.'Oiuseppe Chicchi, In un incontro in Regione, in cui sono state valutate le misure in atto e sono state studiate quelle da intraprendere per far fronte alla grave situazione determinatasi nei bacini del Taro e del Panaro. Alla riunione, presieduta, da! presidente della Regione, Lanfranco Turci, hanno preso parte il sottosegretario all'Agricoltura, Fabio Fabbri assessori e consiglieri regionali, sindaci e amministratori dei paesi colpiti, parlamentari. I settori interessati riguardano le opere pubbliche regionali della difesa del suolo (idrauliche, consolidamento abitati, forestali e di bonifica) per circa 110 miliardi e le opere pubbliche statali per 60 PARMA — Entro 35 giorni il traffico ferroviario sarà ripristinato su un solo binario sul ponte che scavalca il Taro, a 9 chilometri da Parma, crollato il 9 novembre scorso a seguitò dell'eccezionale piena del fiume; entro 40 giorni il transito potrà avvenire su entrambi i binari e l'importante arteria tornerà cosi ad adempiere alle sue importantissi- me funzioni di collegamento diretto tra-Nord e Sud; La notizia è stata ufficializzata ieri mattina - durante, la visita che il ministro del Trasporti, Vincenzo Balzarne-, ha fatto sul posta FIRENZE — Otto miliardi per gli interventi immediati e altri 30 per il prossimo futuro: sono questi i Hnanz.iamenti necessari per riparare i danni provocati dall'ondata di maltempo che ha colpito la Toscana negli ultimi giorni provocando morti, crolli, smottamenti, allagamenti di Interi territori e sconvolto profondamente 11 sistèma idraulico del bacini dell'Arno, delia Magra, dèi Berchio, della Lima e dei loro affluenti Il bilancio è stato fatto ieri dalla Regione Toscana ohe ha inviato ih proposito un telegramma ai presidente del Consiglio Giovanni Spadolini. La' Regione nel. telegramma chiède espressamente un'Intervento, data l'entità, dei danni, da parte dello Stato. Per ottenere questo intervento la Regione Toscana, in accordo con la Regione Liguria e la Regione Emilia-Roma-: gna, anch'esse colpite dura-' mente dal maltempo, chiederà al governo e al Parlamento di riconóscere l'ondata di maltempo come 'calamità di interesse nazionale-. L'assessore regionale alle Opere Pubbliche. Lino Federigo ha specificato che l'entità del disastro è tale da superare le possibilità economiche regionali. Attualmente, per le opere di immediato pronto soccorso messe in atto dai Comuni colpiti e dal genio civile, la Regione è in grado di stanziare circa 1300 milioni di lire a fronte di una necessità di quasi otto miliardi. Lo stanziamento regionale servirà soprattutto per la chiusura delle falle negli argini del fiume Se renio e per le difese provvisorie di sponda sul torrente Lima.

Persone citate: Berchio, Fabio Fabbri, Giovanni Spadolini, Lanfranco Turci, Lino Federigo, Magra, Panaro, Vincenzo Balzarne