Il Vaticano respinge gli appelli le opere d'arte vanno a New York

Il Vaticano respinge gli appelli le opere d'arte vanno a New York Studiosi e intellettuali contro il prestito di 237 capolavori Il Vaticano respinge gli appelli le opere d'arte vanno a New York Tra le altre: là Deposizione del Caravaggio e il San Girolamo di Leonardo •Parteciperanno a una grande mostra itinerante - Pericoli di danni irreparabili • Polemiche ROMA — Non è bastato il veemente appello al Papa firmato da Cesari Brandi e sottoscritto da Manzù. Guttu'so, Moravia, Arbaslno: né il grido d'allarme lanciato dai tecnici dell'Istituto centrale del. restauro; e neppure l'accorata denuncia di Giulio Carlo Argan, in qualità di presidente del Comitato internazionale di Storia dell'arte. Malgrado le polemiche non siano sopite, la decisione pare Irrevocabile: questione di settimane e 237 capolavori dei Musei vaticani verranno caricati nelle stive dei Jumbo, destinazione New York. LI. il 26 febbraio, verrà inaugurata una delle più fastose mostre itineranti degli ultimi anni, .11 papato e l'arte». Partiranno l'Apollo del Belvedere, già imballato, la statua del Buon Pastore, la Deposizione del Caravaggio, l'Erna di Pericle; e perfino il San Girolamo di Leonardo, un olio su tavola la cui trasferta ha sollevato reazioni indignate tra gli addetti ai la- vori; in condizioni precarie per una storia travagliata, il dipinto rischierebbe danni irreparabili dal viaggio Gli organizzatori vaticani giurano che le preoccupazioni sono immòti vate: le precauzioni adottate escluderebbero possibilità di rischio per lè 237 opere. Gli storici dell'arte storcono la bocca: per Alessandra Mottola Molfino, direttrice del museo Poldl Pezzoli di Milano, si tratta Invece di «una parata di propaganda*, ver Argan di nlent'altro che un «grande affare». Argan allude al notevoli introiti che frutterà alle casse vaticane il prestito del suo tesoro artistico. Almeno in parte, comunque, quel soldi verranno destinati ai costosissimi restauri di alcuni tra gli stessi capolavori in procinto di partire per gli Usa. L'Apollo emigrante, insieme agli altri 236 pezzi dei Musei vaticani, girerà gli Usa per dodici mesi. Dopo New York, Chicago, quindi San Francisco. Volerà Pan Am (vettore ufficiale dell'esposizione), sarà sponsorizzato dalla Philip Morris Corporation (sigarette) 'Che con un generoso contributo ha reso possibile la mostra: Cosi il sacro e il profano andranno a braccétto, in quest'esposizione che ha per padrino un prelato che bada al sodo, monsignor Marcinkus: fu lui. sette mesi fa, ad annunciare l'iniziativa in una conferenza stampa. Il primo a reagire alla notizia fu lo storico dell'arte Cesare Brandi, che prese carta é penna e scrisse direttamente al Papa per scongiurarlo almeno di depennare dalla-lista del capolavori della mostra il San Girolamo leonardesco, «portìcòlormenté fragile per le vicissitudini storiche nonché per l'estrema delicatezza che deriva dal /atto di essere solo un velo 'di imprimitura Hia cauzioni qualsiasi ta, tali da < annullare pericolo possono rassicurare 1 non addetti ai lavori; ma non restauratori e critici d'arte che sanno benissimo come tali precauzioni non possono assolutamente annullare il fatto che una tavola, per Quanto di legno stagionato, continua sempre a muoversi, e che non c'è condizionamento capace di annullare il fiato di milioni di persone che andranno a vedere l'opera di Leonardo-. Dal Vaticano l'unica risposta giunta finora è una secca lettera ad Argan del professor Carlo Pietrangelo direttore dei Musei vaticani, nella quale si ricorda come la tavola venne inviata nel 1946 in Svizzera, e non riporto alcun danno. Giuseppe Basile, direttore della sezione dipinti presso l'Istituto centrale del restauro, condivide le preoccupazioni di Brandi e di Argan. «La tavola — dice — è un tipo d'opera particolarmente sensibile, dato che i due materiali, il legno e la pellicola pittorica, reagiscono in maniera diversa all'umidità e alla temperatura. Sbalzi improvvisi provocano cosi sollevamento della pellicola (nel caso del San Girolamo, un misto di gesso e colla con una prima stesura, minima, d'olio) e perfino cadute». Guido Rampolli» j—•— ■ i U lt Città del Vaticano. Un tecnico osserva l'imballaggio della statua dcll'« Apollo Belvedere», uno dei 237 tesori che» assieme a opere di Leonardo da Vinci, Caravaggio, Raffaello c Giotto sonò' in procinto di partire, per New York, via mare, dove saranno esposti al Metropolitan Museum of Art a fine febbraio (Tel.)