Andropov prepara la sua cordata

Andropov prepara la sua cordata * A giorni Plenum e Soviet supremo ratificheranno le nomine Andropov prepara la sua cordata Oltre al nuovo presidente saranno scelti gli uomini del nuovo leader nel Politbjuro DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Si rifletterà anche dentro l'Unione Sovietica, nelle questioni di politica interna, lo stile vigoroso con il quale Andropov ha subito impostato la politica estera del Cremlino? Il 'blitz diplomatico» si ripeterà nella nomina a breve termine di nuovi collaboratori, tanto nel Politbjuro quanto nella segreteria, con la promozione nei prossimi giorni di nomi finora secon. dari? I solenni funerali di Leonid Breznev nella Piazza Rossa, dietro il mausoleo di Lenin, sono insomma 11 segnale di un rivolgimento al ..Cremlino molto più profondo "di quanto la professata fede "di Andropov nella «Hnea brezneviana» potrebbe far supporre? A tutte queste domande, forse le prime risposte verranno la prossima settimana, con il plenum di lunedi del Comitato centrale e la sessio. ne di martedì del Soviet su. premo. Con la scelta, insom"ina, del nuovo presidente sovietico e degli uomini destinanti a ricostituire numericamente un Politbjuro ridotto da decessi e dimissioni a un "minimo storico di undici persone (10 se e quando sarà confermata la morte di Pelshe). La chiave di volta è la scelta . del presidente. Una decisione. a a i e potrebbe essere già stata presa, ma 1 labirinti dei silenzi sovietici costringono a supporre che l'uomo non abbia ancora un nome. Se si dà per scontato che Andropov ha vinto da tempo la sua battaglia, e che semmai sta ora rafforzando una posizione già inattaccabile, il conseguente scenario prevederebbe da parte sua l'assunzione anche di quella carica — come già aveva fatto Breznev nel '77 silurando Podgornyj — o la scelta di un uomo della sua. «cordata»; escluso Ustinov, più prezioso alla guida dei militari, fra gli altri suoi presunti sostenitori primeggia Gromyko, mentre Sherbitskij rimane in secondatila. La seconda ipotesi nasce invece dal dubbio che lo scontro Andropov-Cernjenko debba ancora concludersi, o addirittura che l'ascesa del nuovo segretario generale sia frutto di un compromesso con l'uomo generalmente indicato come «delfino» di Breznev dopo la scomparsa di Kirilenko dalla scena politica. In questo caso, con Cernjenko alla presidenza del Presidlum. si stabilirebbe una sorta di modus vivendi, con Andropov saldo nella carica più importante e Cernjenko in quella solo formalmente più prestigiosa. L'impulso dato da Breznev alla presidenza, fino al '77 quasi priva di ogni significato concreto, farebbe in questo caso il gioco di Cernjenko. Ma questa è, delle due ipotesi, quella meno condivisa dai cremllnologi. La vera forza viene dal Politbjuro e dalla segreteria, e ciò aveva ben compreso Breznev, il quale chiamò attorno a sé numerosi uomini ritenuti •fedelissimi; impegnandoli in una sorta di conduzione collegiale. che egli in teoria dominava soltanto come pri- mus Inter pares. Alla «cordata Andropov; e quindi prossimi a una promozione, sarebbero uomini come Vladimir Dolgich, 58 anni, indicato da molti come primo ministro «in pectore» al posto di Tichonov, da dieci anni membro della segreteria e dal maggio scorso anche membro candidato del Politbjuro (e quindi emerso nel momento In cui, secondo numerose fonti, Andropov si adPcpfagGe affermò abbinando la carica della segreteria a quella del Politbjuro); Vitalij Fedorchuk, l'uomo al quale Andropov affidò (pare contro le preferenze di Breznev, che avrebbe sostenuto il primo segretario dell'Azerbajdzhan. Gejdar Aliev) la carica che egli lasciava in quel momento vacante, quella di presidente delKgb. La loro ascesa sarebbe, fra le pieghe di una cremlinologia clie diventa sempre più d'arte di prevedere con esattezza i fatti già avvenuti; o meno banalmente la capacità di spiegare a posteriori perché certi fatti si siano verificati, segno quanto mai chiaro di un reale incontrastato potere di Andropov. Soprattutto se Aliev, uomo di Breznev e quindi di Cernjenko. fosse davvero ignorato Ma occorre guardare anche ad altri nomi. Quello di Boris Ponomarev. per esempio. Alla morte dell'ideologo Suslov. nel gennaio scorso, le mansioni di sua competenza furono spartite: l'organizzazione interna dei quadri di partito andò a Cernjenko. mentre le questioni ideologiche e i rapporti con i partiti esteri furono assunti da Andropov, 11 quale avrebbe anche «eredirato» come «numero due» in quelle funzioni l'anziano Ponomarev, già stretto collaboratore di Suslov. La nomina di Andropov a segretario generale lo costringe a lasciare quell'impegno, ma il punto interrogativo su una automatica promozione di Ponomarev continua a restare. Qualcuno fa anche il nome di Vadim Zagladin, che ha 55 anni ed è quindi considerato un «giovane». La sua ascesa nella segreteria (non nel Politbjuro) potrebbe a sua volta lasciare uno spiraglio per il Politbjuro a Petr Démlchev, 64 anni, da dieci membro della segreteria^ f. gal.

Luoghi citati: Mosca, Unione Sovietica