Cuba: omaggio a Màrquez in danza di Luigi Rossi

Cuba: omaggio a Màrquez in danza Festeggiato all'Avana, con una nuova coreografia, il Nobel allo scrittore Cuba: omaggio a Màrquez in danza Al Festival del ballétto gli allievi di Alicia Alonso sono risultati i migliori interpreti dei classici europei L'AVANA — L'assegnazione del premio Nobel a Gabriel Garcia Màrquez ha trovato pronta eco all'ottavo Festival internazionale.del balletto di Cuba, . dedicato particolar-, mente all'America Latina, con rilevanti' diramazioni, a dispetto della politica, verso gli Stati Uniti e la vecchia Europa. . Il coreografo cubano Humberto Gonzales ha presentato, la creazione Al tener-dia de la lluvia («Al terzo giorno di pioggia») basato su un singolare racconto dello scrittore colombiano. Una vicenda surreale che narra di un vecchio e misero campesino, che vive sotto una colorita tenda di tipo indiano, ma possiede grandi ali che lo trasportano in un altro mondo, verosimilmente migliore. Trascrizione non realistica, ma poetica e simbolica, che ha confermalo le capacità, creative della scuola cubana! ormai distaccata da ogni modulo sovietico, persino nella tecnica elaborata in loco sulla misura di questo popolo naturalmente portato ad esprimersi con la danza. Due settimane di festival hanno dimostrato che il Balletto nazionale di Cuba e oggi la sola compagnia in grado di eseguire al più alto livello i grandi classici della tradizione russo-francese e i nitidi capolavori della neo-accademia di Palanchine, di cui la cari smatica demiurga della danza cubana Alicia Alonso è stala a lungo interprete predilet¬ ta. Straordinaria è risultata l'esecuzione di Terna e vartazìoni su musica di Ciaikovski che il balletto di Cuba ha portato qui per la prima volta con la partecipazione di due stars dell'»American . . Ballet», Cynthia Harvey e Boss Streelon, che hanno scatenato l'entusiasmo del pubblico ballettofilo dèi teatro «Garcia Lorca». . Quasi impossibile dar conto anche parzialmente delle no-' vita viste nei tre teatri in cui si è articolata la grande rassegna. Ma non si può non sottolineare con ammirazione l'onnipresenza dei ballerini cubani che hanno eseguito tutto quanto era eseguibile, inserendosi persino come partners di ospiti stranieri o come cornice di artisti invitali, con disponibilità e generosità senza limili. E' il caso del Lago dei cigni rappresentato al grande teatro Nacional nella Plaza de la Rcvolucion cara al dlscorsi-fiume di Fidel Castro. Qui i primi ballerini della Scala Anna Razzi e Marco Pierin, su esplicito invito della Alonso, sono stati protagonisti del popolare classico ciaikovskiano realizzato sull'originale di Pctipa dalla stessa direttrice del balletto cubano. I due italiani della Scala hanno ottenuto accoglienze calorose anche nel balletto moderno After Edeii di John Butler, al teatro Mella, per un pubblico di giovani che ha salutalo con entusiasmo qucsla difficile coniugazione classico-moderna' dell'allievo di Martha Graham e nella versione di Skibine di Dafni e Cloe di Ravel in repertorio alla Scala. La stessa Alicia Alonso è intervenuta al festival come esecutrice, a dispetto dei cinquanl'anni di carriera celebrati lo scorso anno, e avrebbe dovuto anche chiudere la' rassegna con il suo cigno bianco, se una malaugurata storta a un piede in prova non glielo avesse impedito. Ha comunque in precedenza interpretalo una drammatica Medea del coreografo cecoslovacco Jirl Nemecek, accanto al suo abituale splendido partner Jorge Esquivel come Giasone. L'infaticabile artista cubana, non soltanto da queste parti ormai simbolo di strenuo attaccamento alla danza che serve con immutata passione a dispetto dell'età e della quasi totale cecità che l'ha colpita, si è prodigata anche come insegnante in un corso frequentalo da centosessanta partecipanti di tutto il mondo. C'erano anche cinque maestre italiane che le hanno offèrto un omaggio particolare, mentre i critici si accingono a conferirle a Milano il premio «Una vita per la danza- che la Alonso ritirerà in occasione della sua Bella addormcntata di Ciaikovski di cui curerà la coreografia in gennaio alla Scaia. Luigi Rossi ri Alicia Alonso, «anima» del Festival internazionale del balletto, riceverà in gennaio alla Scala il premio dei critici «Una vita per la danza», dopo la prima della sua «Bella addormentata»