Cassavetes con Shakespeare in un paradiso provvisorio di Stefano Reggiani

Cassavetes con Shakespeare in un paradiso provvisorio PREVIE FILM: <<La tempesta» di Paul Mazursky Cassavetes con Shakespeare in un paradiso provvisorio La tempesta di Paul Mazursky, con John Cassavetes, Gena Roiolands, Vittorio Gassman, Susan Sarandon, Paul Stewart, Raul Julia. Produzione americana, a coioti. Commedia. Ctnemat Olimpia. • Vorrei andare su un'Isola del mare greco, da solo, oppure con una donna gradevole da guardare, ma che non dia troppo disturbo, se mi càpite. Potrei prendere con me anche mia figlia adolescente, riconosco in lei 1 segni di quel disagio della civiltà che mi ha colpito e mi spinge alla fuga: In quest'isola vorrei essere considerato un piccolo dio pagano, un capo delle forze naturali, una specie di mago, padrone rispettoso degli elementi. Potrei studiare in pace il corso delle stagioni e imparare come si scateni e come si governi la furia del vènti,. , Potrei passare anche pomeriggi di assoluta calma, guardando la linea azzurra del mare sgombro di imbarcazioni o tenendo a bada con qualche, blanda minaccia 11 caprigno Calibano, contadino e pastore con un grano di pazzia, folletto non sempre amabile, unico abitatore di quel luoghi prima di noi. prima della nostra invasione. Vorrei vedere la faccia dei miei amici di New York, soprattutto la smorfia di dispetto del, boss Vittorio Gassman abituato a farsi ubbi¬ dire come chi ha troppi soldi per avere idee proprie e le. cerca negli altri. Gassman vuole che gli costruisca uh altro casinò ad Atlantic City, vuole che restauri un vecchio edificio per rendere più . insoffribile quella devastata citta. E mia moglie Gena gli tiene bordone, anzi lo ammira, ne è conquistata; insomma è un'altra cosa sua. Basta, dopo tante Indecisioni, sono scappato davvero sulla mia isola, come cittadino nevrotico e come lettore fedele di Shakespeare, come amico solidale di quel Prospero che, perduto il poterecerca ben altri rimedi spirituali. Magari quelli che canta Ariele: -Venite a queste bionde arene / mentre mano con man siitene / foie un inchino, ogni bocca si bacia i e sull'onda è la bonaccia, i Qua e là damate bel bello i e voi, dolci spiriti, dite ll.ritorneqo». Sono scappato con una ragazza di ammirevole discrezione e con mia figlia die le fa compagnia. Vi diffidò dai venirmi a cercare, potrei scatenare contro di voi la tempesta. Cosi, press'a poco, vanno le cose agli Inizi del film di Mazursky, se proviamo a riassumerle con 1 pensieri di John Cassavetes, celebro archi t etto, interprete di un sogno di fuga e poi di riconciliazione che il regista ha costruito dietro la suggestione della Tempesta shakespeariana. Ci ha provato Woody Al¬ ien con il Sogno, perché non Mazursky? Il gioco però gli è riuscito solo in parte, non per gli incastri un poco faticosi del montaggio, ma per una specie di Incredulità, di imbarazzo di fronte al sogno evocato (la libertà dalle costrizioni metropolitane) e alla tempesta che tutto sconvolge e riawolge. Anche se la tempesta in sé è un numero assai apprezzabile (effetti speciali girati a Cinecittà) e la faccia spiritata di Cassavetes vi si ritrovi a proprio agio. ' ' Accade che gli amici di New York dai quali era fuggito arrivino in crociera dalle parti di Cassavetes e stiano per approdare ai suo rifugio. Là tempesta invocata dal fuggitivo, con le arti del mago solitario, rompe e riaggiusta gli incantesimi, i rapporti di amore e di amicizia: Robinson e naufraghi si rappacificano e poi compaiono al proscenio dell'isola (gentile trovata) per ringraziare il pubblico. Nel paradiso provvisorio 11 fuggitivo è stato un poco felice, quel tanto che basta per tornare alla civiltà riconciliato (•Liberatemi da ogni inceppo con l'aiuto delle vostre valide mani»). Tra gii interpreti, piuttosto che l'appropriato Cassavetes. l'incrollabile Rowlands e il grottesco Gassman, abbiamo apprezzato la buona disponibilità, la grazia leggera di Susan Sarandon. Stefano Reggiani

Luoghi citati: Atlantic, Cinecittà, New York