Parma, le acque rompono gli argini crolla un ponte della Milano-Bologna

Parma, le acque rompono gli argini crolla un ponte della Milano-Bologna Parma, le acque rompono gli argini crolla un ponte della Milano-Bologna Molti centri abitati sono rimasti isolati - Campagne allagate - Strade e autostrade chiuse per precauzione Un appello del prefetto di Parma per aiuti urgenti - Inviati nella zona 140 uomini del Genio pontieri PARMA — Il ponte ferroviario della linea Bologna-Milano in località Pontetarò, pochi chilometri a Ovest di.Parma, è crollato (tre arcate hanno ceduto) in seguito alla piena dèi fiume Taro, che ha provocato danni e devastazioni in tutta la vallata. Hanno ceduto anche tre arcate centrali del ponte di Fornovo, che cùngiunge la statale della Cisa con quella della Val Ceno. Una persona è .scomparsa in località Pietramogolana: si teme possa essere morta. Questi i danni più rilevanti provocati dal maltempo, ai quali vanno aggiunti altri cedimenti di ponti e passerelle minori. Il traffeo ferroviario è interrotto, quello stradale lnta sato fino all'inverosimile nei percorsi alternativi. I treni di lungo tragitto provenienti da Sud sono dirottati su Genova, quelli provenienti da Nord su Verona. Per i tragitti brevi i convogli da Parma raggiungono Fidenza attraverso Fornovo e viceversa; sono stati disposti anche servizi di pullman. L'amministrazione • delle Ferrovie ha diffuso nel tardo pomeriggio di ieri un comuni cato in cui precisa che il ponte era stato posto sotto controllo fin dalla notte e che già si era reso necessario sospendere per cautela la circolazione dei treni. Le Ferrovie informano che alle 14 di ieri, continuali do il maltempo, sul ponte si erano manifestate fessure che hanno poi determinato il crollo, precludendo la possibilità di ripristinarem fretta le comunicazioni dirette fra Pai-ma. e Fidenza'(esse subiranno-dunque consistenti intralci a) movimentò, delle' rJer spne). L'allarme in provincia di! Parma è scattato lunedi seral verso le 21,30 quando il mal tempo (che imperversava da diverse ore) si è trasformato soprattutto nell'alta valle del| Taro, in un violentissimo nu bif ragio. E' scattato il piano di emergenza disposto dal Comitato di coordinamento per la protezione civile: ■ carabinieri, -vigiii..tìelb fùoav, polizia, magistrato per il Po; Geniccivile, Gb'mupi/sohd stati Mobilitati peFIfaPfrònte'a'uria situazione che, col trascorrere delle ore, si è fatta sempre più drammatica. Nelle prime ore di ieri il Taro, che scende dalle pendici del monte Penna, sull'Alto Appennino, è straripato e ha provocato allagamenti nelia zona di Borgotaro, isolando i centri abitati minori e travolgendo passerelle e ponti secondari a Isola di Compiano (inaugurato 2 anni fa), Valmozzola, Ghiare di Bercelo e Pietramogolana; a Borgotaro ò stato completamente allagato il quartiere di San Rocco e sono state evacuate due abitazioni. Poco dopo le 2, sotto la spìn ta delle acque vorticose, han no ceduto tre arcate centrali del ponte di Fornovo, costruito nel 1859 (una struttura che aveva resistito anche alle bombe dell'ultimo conflitto). Anche la linea ferroviaria Parma-Spezia è rimasta interrotta dalle 2 alle 9 di ieri poi il traffico è-ripreso con elettromotrici leggere da Parma a Fornovo per pros'cgulre regolarmente verso i monti Quasi subito si sono verificati ingorghi stradali, che hanno interessato anche la città per l'intera mattinata, in conseguenza della contemporanea chiusura al traffico, con interruzione della via Emilia, del ponte sul Taro che, riaperto verso le 11, è stato di nuòvo chiuso dopo il croiio del ponte della linea ferroviaria Bologna-Milano. » Ha continuato àfa^eèséie àg'ibifè'l'àutostraifa: del Sole, sulla quale si è riversata gran parte del traffico, che ha formato code di parecchi chilometri anche per due interruzioni dovute a lavori in corso; l'autostrada della Cisa; dòpo qualche ora di interruzione per molivi precauzionali, ha ripreso a funzionare verso le 9,30. Grave la situazione anche nella pianura, dove il Taro si distende verso il Po. In località San Secondo ha ceduto un ponte, mentre le acque hanno invaso diverse zone, tra cui Cornazzano, Viarolo, Grugno, Palasone e Pizzo, sulle rive di destra e di sinistra; si riscontrano una decina di rotture negli argini, mentre circa 5000 ettari di terreno sono allagati in territori che interessano sei Comuni. Per avere un'idea della piena basta pensare che il livello delle acque del Taro, da lunedi pomeriggio alle 3 di ieri, era aumentalo di 3 metri e 16 centimetri, per diminuire di un metro e mezzo nella tarda mattinala di ieri. Nel pomeriggio la situazione è divenuta critica anche nelle valli dei torrenti Parma e Enza. A Sorbolo, a circa 10 chilometri dalla città verso Est, è stato chiuso al traffico il ponte sulla statale: le acque dell'Enza stavano per lambire la volta delle arcate. Tecnici del magistrato per 11 Po e del Genio civile hanno effettuato soprailuogni per valutare i danni, che si annunciano particolarmente ingenti. L'intervento dei mezzi' di soccorso, anche in seguito a un appello diffuso dal prefetto di Parma, è stato tempestivo. Da Piacenza sono giunti nel Parmense 140 uomini del Genio pontieri, inviati nelle località più colpite; i vigili del fuoco di Venezia e la polizia stradale di Bologna hanno inviato due elicotteri; due campi base per soccorsi sono stati installati a Bissa e S. Secondo da organizzazioni di volontari e dalla Croce Rossa. Secondo le ultime notizie, nel tardo pomeriggio le acque stavano defluendo ovunque. Continuava a piovere in tutto il Parmense, ma con rallenta-, ta intensità. Guerrino Cavalli polso sinistro e una ferita alla fronte, è stato giudicato in condizioni discrete. Un'autoambulanza,l'ha subito trasportato all'ospedale di Fresinone, n*j*».-" ■ ■ a Dolisi aveva raggiunto domenica la grotta Gemme Gcrsele, a 250 metri di profondità, in località Vermicano di Campo Latino (Prosinone). Verso le 17,30 l'incidente: lo speleologo è scivolato e si 6 ferito. E' scattato l'allarme. All'operazione hanno partecipalo 89 volontari.

Persone citate: Guerrino Cavalli, Isola