Bufere islamiche sulla Nigeria

Bufere islamiche sulla Nigeria I 454 morti in disordini nelle tre città del Nord ripropongono le vecchie guerre etnico-religiose Bufere islamiche sulla Nigeria Cosa si nasconde dietro l'ondata di fanatismo religioso che ha infiammato la Nigeria per la seconda volta nel giro di due anni? 1454 morti nel disordini scoppiati in tre citta musulmane del Paese africano andrebbero Imputati (e pertanto circoscritti) a una, sanguinosa querelle dalle caratteristiche puramente locali fra islamici ed oppositori stanchi di vivere a contatto di gomito, oppure quei morti sarebbero piuttosto le vittime consapevoli, in sostanza- le avanguardie sacrificali di un conflitto Ideologico di più vasti proporzioni, per giunta manovrato dall'esterno? Lo zampino di Qheddafl, o addirittura quello di Khomeini? Per ora siamo nel campo delle Ipotesi, non per questo prive di fondamento. Perché un fatto appare certo: la punta dell'iceberg! è affiorata, il malessere dell'estremismo fideistico è tornato a contagiare lo Stato finora all'apparenza tanto solido del Continente Nero come alla vigilia della guerra civile 15 anni fa. Una brutta sorpresa dunque per i governanti di Lagos dove si teme che la guerra di religione, cosi come sembra essersi manifestata, potrebbe nascondere il tentativo assai pericoloso del sovvertimento politico, in altri termini 11 ripetersi della «rivoluzione delle moschèe» sul modello collaudato prima a Tripoli e quindi a Teheran. . I gravissimi Incidenti verificatisi alla fine di ottobre a Kanò, Kaduna e specialmente a Malduguri, 1 tre principali capisaldi della popolazione di fede islamica predominante nelle province settentrionali subsahariane, affondano le radici nel moti del 1980 che ebbero per teatro la citta di Kano. Fu una sollevazione spontanea, anch'essa imprevista dalle autorità, ed ebbe per protagonista Alhalj Marwa Maitatsine. Era un perso¬ naggio inquietante, dotato di un'enorme carica di proselitismo. L'aveva provata nei piccoli villaggi dell'entroterra predicando fra le tribù degli Hausa di essere l'unico, vero profeta dell'Islam al punto tale da proibire al seguaci di usare il nome di Maometto. Diceva: «Io sono il nuovo Marma, io vi condurrà al paradiso in terra». Ciò comportava per gli adepti la rigUi. osservanza del fonUarric.i .alismo musulmano, di conseguènza 11 rifiuto di qualsiasi tentativo di modernizzare, soprattutto di occidentalizzare, la Nigeria, quindi intràYisT$òhza unita all'obbedienza assoluta. Non furono in moki a prenderlo sul serio, ma i pochi che lo fecero si votarono anima e corpo alla causa di .T-tftatsine. La setta tuttavia non raggiunse mal consistenze numeriche di rilievo, sembrava anzi dovesse mimetizzarsi per scomparire Infine fra i 250 gruppi etnici che compongono il cocktail razziale della Nigeria, oltre 90 milioni di abitanti suddivisi in quattro grandi ceppi, gli Hausa appunto con 1 Fulanl del Nord, gli Yoruba del Sud-Ovest e gli Ibo del Sud-Est. -Si trattò di un colossale errore di valutazione", ammetterà più tardi 11 Daily News, il primo quotidiano della capitale. «Non li prendemmo sul serio, ed invere costituivano un grosso pericolo: Se ne accorsero quando il fenomeno era diventato ormai incontrollabile in quanto si era già mosso per tempo l'uomo disposto a puntare sul leader religioso. Secondo la meticolosa ricostruzione del retroscena compiuta da alcuni giornali inglesi, Maitatsine si sarebbe infatti recato se- gratamente a Tripoli nel 1979 per incontrarsi con Oheddafl. Sarà stata una singolare coincidenza, fatto sta che la scintilla di Kano scoccherà l'anno dopo In concomitanza con l'arrivo del soldati Ubici nel vicino Ciad. Benché presi alla sprovvista, l'esercito e 1 reparti di polizia accorsi nella citta riuscirono ad avere la meglio sul dimostranti dopo una settimana di furibondi scontri. Sul terreno resta j oltre quattromila morti, 11 numero esatto non è mai stato accertato. Cadde anche 11 «nuovo Marwa», colpito alla schiena da una pallottola. Alcuni minuti prima aveva gridato con disprezzo in direzione degli agenti che gli davano la caccia: «Non mi prenderete mai, io sono immortale: A Lagos il neopresldente Shehu Shagari può tirare un sospirò di sollievo, tutto lascia credere che la sollevazione sia rientrata, uno spiacevole episodio insomma da dimenticare In fretta, incalzano per la Nigeria altri problemi ben più gravi, in primo luogo la crisi economica Interna. Adesso le vendite di petrolio non tirano come una volta a sostegno del programma di sviluppo, gli ambiziosi progetti dell'Industrializzazione «ad ogni costo» cozzano con la realtà: la produzione dell'oro nero viene dimezzata, era salita a oltre due milioni di barili di greggio al giorno, le rigide quote imposte dall'Opec Incidono pesantemente sugli introiti di valuta estera, le esportazioni calano del 20 per cento, vanno ridotte giocoforza le commesse previste per gli imprenditori stranieri. Eppure la protesta religiosa Continuerà a covare sotto la [cenere, meno appariscente di prima per la mancanza di un capo carismatico a cui riferirsi ma ugualmente carica di odio verso le istituzioni. Deflagrerà quasi per caso con l'arresto a Malduguri di 16 predicatori iella setta per estendersi in seguito a macchia d'olio in direzione di Ka¬ duna e nuovamente verso Kano. Rispetto a due anni fa, il fanatismo dei dimostranti raggiunge eccessi parossistl- o1. Due ufficiali di polizia vengono uccisi nel quartiere Bupunkutu di Malduguri a colpi di machete, a Kano la folla Inferocita, appoggiata da centinaia di studenti, brucia quattro chiese cristiane 11 cui torto era di trovarsi a pochi metri di distanza da una moschea. Dagli interrogatori degli arrestati emerge nitido l'Interesse, specie del giovani, nel riguardi del potere di attrazione esercitato dalle esperienze rivoluzionarie libiche ed iraniane. E' un'ulteriore scoperta del danni e delle delusioni nati sulla scia dell'urbanizzazione troppo selvaggia, 11 risultato scontato della Velocità eccessiva conia quale nei centri urbani si era proceduto allo smantellamento delle strutture tradizionali. Scrive ancora il Daily News: « Ci si illudeva di aver fatto fuori per sempre lo stregone convinti che bastasse rimpiazzarlo con il transistori. «La verità è ben diversa», spiega un diplomatico che ha soggiornato per diversi anni in Nigeria. «A quei giovani è venuto a mancare il richiamo spirituale a cui ispirarsi per salvaguardare alcuni antichi valori. Maitatsine si è semplicemente limitato a urlare più forte degli altri, lo hanno sentito, capito e segulto«. ' L'intolleranza religiosa di questi giorni ha avuto perciò risvolti crudeli, le cronache riferiscono di corpi smembrati degli integralisti per «purificarsi» con 1 visceri, con il sangue sgorgato dalle Interiora; tornano inoltre a circolare riti magici, animisti, paradossali per popolazioni musulmane, per chiamare «la rivoluzione che verrà da lontano», si dice allora con un ovvio accostamento da Teheran, dove 1 giovani fanatici nigeriani vanno a studiare, a ricevere consigli, suggerimenti, chissà, istruzioni. In effetti sarebbe uno stra¬ no, immeritato destino per 11 Paese additato ovunque come una specie di rarità nel novero delle nazioni emergenti. Ex colonia britannica, il «gigante dell'Africa» si era avviato con sicurezza sulla strada della sincera vocazione democratica sottolineata d'altronde da un'altra singolare certezza: qui 1 militari, fedeli all'impegno assunto, hanno restituito 11 potere al civili e non stanno mestando per riaverlo; perfl? no il gen. Ojukwu, promotore della fallita secessione del Biaf ra ha potuto rientrare indisturbato in patria. Comunque l'avvertimento delle ultime settimane è stato 'recepito. Da qualche giorno a Lagos 11 presidente Shagari ha disposto la costituzione di un comitato di «etica pubblica» con il compito Inedito di lanciare proposte per restaurare al più presto 1 valori morali della Nigeria. Suona anche come un avvertimento rivolto sia alla Libia sia all'Iran. «La nostra concezioni dello Stato», ha precisato in proposito Shagari, «appartiene ad un pianeta diverso. D'ora in poi stroncheremo sul nascere qualsiasi accenno di ingerenza straniera: Piero de Garzarolli

Persone citate: Khomeini, Piero De Garzarolli, Shehu