A Firenze tra sospetti e timori si indaga sul killer delle coppie di Franco Giliberto

A Firenze tra sospetti e timori si indaga sul killer delle coppie Una complessa svolta dell'inchiesta sui fidanzati assassinati A Firenze tra sospetti e timori si indaga sul killer delle coppie DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE FIRENZE — .Non crediate che il caso sia chiuso. Perciò non sbattete il mostro in prima pagina., dice ai giornalisti il giudice istruttore Vincenzo Tricomi. E aggiunge: .Sarebbe tragico se in questa vicenda la pistola che manca si mettesse a sparare di nuovo, costringendoci a ricominciare tutto daccapo.. La pistola «else manca, è una calibro 22. Una precisa perizia su diciassette proiettili, tratti dai corpi delle vittime, ha accertato che con quell'arma (sempre la stessa e mai ritrovata) sono Etate uccise dieci persone dal 1968 in poi. Le ultime otto persone erano giovani coppie di innamorati, colte da un killer maniaco mentre si scambiavano tenerezze In automobile alla periferia di Firenze (settembre 1974), a Scandlccl (giugno 1981), a Calenzano (Ottobre, 1981) , a Montespertoll (giugno* 1982) . Se la pistola usata per uccidere è sempre stata la stessa, anche l'assassino è sempre lo stesso? Troppo facile deduzione, dice 11 giudice Tricomi: .Bisogna andare moltocauti.. Ma proprio il magistrato, Indagando sul delitti delle coppiette, ha: raccolto Indizi pesanti a carico di Francesco Vinci, 40 anni, un sardo che dagli Anni Sessanta abita a Monteiupo Fiorentino,, sposa: to e padre di tre figli. Ha spiccato contro di lui un mandato di cattura per un duplice orni cidio, avvenuto nel 1968, che mai prima era stato collegato alle uccisioni delle coppiette di innamorati. Però, anche in quel caso, l'arma usata era stata una ce libro 22 e 1 proiettili trovati sui cadaveri, al microscopio elettronico, sono apparsi rigati nello stesso identico modo dei prolettili esaminati: dopo le autopsie delle altre otto vittime. Francesco Vinci è in carcere dal 17 agosto scorso. Fu arrestato — si dice — per maltrattamenti alla moglie, ma'è certo che fin.da quest'estate si erano appuntati su di lui forti sospetti. Il 21 agosto 1968 era stato coinvolto in un primo delitto. A quell'epoca, nella campagna di Slgna furono trovati ammazzati in automobile due amanti: Barbara Locci, 32 anni, e Antonio Lo Bianco, 25 anni. Fu catturato il marito di Barbara Locci. Stefano Mele, un sardo, di 48 anni. L'uomo si accusò del delitto, poi ritrattò, infine chiamò in causa Francesco Vinci: «£" stato, francesco a sparare a mia moglie e ad Antonio, per folle gelosia. Francesco era il primo amante di mia moglie, non. sopportava che fosse di altri.. Vinci querelò Mele per calunnia, negò senza tentennamenti. Sua moglie e alcuni vicini sostennero che la sera del delitto non era uscito di caso. Stefano Mele fu condannato' a sedici anni di galera. Ne ha scontati quattordici, ora fa il giardiniere in un istituto religioso nel Veneto; la galera lo ha reso ancora più fragile e insicuro di quanto già fosse nel 1988. Oli Inquirenti, che per rintracciare 11, killer delle, coppiette non avevano trascurato alcuna pista, rispolverando anche quegli atti processuali trovarono l proiettili «rcpertatN dell'omicidio Loccl-Lo Bianco. LI misero a confronto con quelli degli ultimi quattro duplici omicidi, ; stabilirono che erano stati sparati sicuramente dalla stessa pistola. . C'erano alcune ipotesi, da trarre subito, fatta questa scoperta: forse Stefano Mele era . veramente innocente; forse l'accusa che aveva lanciata (pur ritrattando durante il processo) a Francesco Vinci era fondata. Sembra che'la moglie di quest'ultimo, pochi giorni fa. abbia detto al giudice Tricomi di non essere beri sicura dell'alibi dei marito per la sera del primo delitto. Questi principali elementi hanno convinto il giudice a emettere il mandato di cattura. -Ma soltanto per l'omicidio del 1968 — sottolinea lì magistrato —. Per gli altri quattro duplici omicidi di coppiette, Francesco Vinci ha ricevuto una semplice comunicazione giudiziaria. La pistola calibro 22 potrebbe essergli stata sottratta, potrebbe averlaperduta,venduta..... C'è 11 timore di uh nuovo errore giudiziario. Un anno e mezzo fa, dopo l'uccisione del due fidanzati di Scandicci, era stato arrestato l'autista di ambulanze Enzo Spalletti. Rimane in carcere per quattro mesi, finché un nuovo delitto, quello di una Doppietta a Calenzano, fece cadere ogni sospetto sul suo conto. Anche Spalletti abita a Monteiupo Fiorentino, come Francesco Vinci. I due si conoscevano? Oli inquirenti stanno vagliando questo aspetto dell'intricata vicenda. «/I timore nostro — dice il giudice istruttore — t che qualcuno uccida di nuovo con quella calibro 22 mancante.. Se ciò avvenisse, Francesco Vinci, come Enzo Spalletti, uscirebbe quasi sicuramente scagionato dal sospetto di essere l'assassino delle coppiette. Dovrebbe rispondere soltanto dell'omicidio del 1968. - L'uomo, descritto come persona turbolenta, più volte arrestato, per reati contro 11 patrimonio e fermato in varie circostanze per indagini su delitti più gravi (l'omicidio di un pastore e di sua figlia, alcuni sequestri di persona),' in carcere apparentemente mantiene la calma: nega ogni addebito. Oli inquirenti hanno cercato di stabilire attraverso varie testimonianze se abbia delle particolari turbe sessuali (l'assassinio della coppiette Infieriva, bestialmente con un coltello sulle donne dopo everte uccise), ma sotto questo profilo non 6 emerso nulla che aggravi la posizione di Francesco Vinci. Franco Giliberto

Luoghi citati: Calenzano, Firenze, Montespertoll, Scandicci, Scandlccl, Veneto