«Ma quale ricatto? Tentavo di impedire un rapimento»

«Ma quale ricatto? Tentavo di impedire un rapimento» Brigadiere e agente processati a Ivrea per estorsione «Ma quale ricatto? Tentavo di impedire un rapimento» Così si giustifica il sottufficiale ■ Secondo l'accusa, volevano «inca' ^strare* un commerciante per costringerlo a pagare dieci milioni brigadiere di pubblica | Un.' brigadiere di pubblica sicurezza davanti al giudici del tribunale di Ivrea. Deve rispondere, insieme con un agente, di estorsione, sequestro di persona, abuso d'ufficio, perquisizione arbitrarla, falso e malversazione. Secondo l'accusa, il 19 luglio Goffredo Plrrello, 30 anni, sottufficiale, e Giuseppe Varchetta, 34 anni, agente del commissariato di Ivrea, avrebbero cercato di •incastrare* con un ricatto un commerciante'; di Saint-Vincent, Giuseppe Roversi, servendosi di un intermediario. Alfredo Beltrami, 22 anni, abitante a Banchette. Beltrami avrebbe 1 Issato un appuntamento col commerciante per vendergli un sacchetto di monete, e i due agenti sarebbero intervenuti al momento opportuno •cogliendoli sul fatto*. Sostenendo che si trattava di refurtiva, avrebbero quindi messo 11 Roversi di fronte all'alternativa: 10 milioni, oppure una denuncia per ricettazióne. Ma il commerciante ha subodoralo la sceneggiata, ha finto un malore, s'è fatto riaccompagnare a casa e l'indomani ha raccontato tutto alla questura di Aosta. I tre sono iiiiiiiHiiiiiiìm^ finiti in carcere, e altre 7 persone sul banco degli imputati per una serie di episodi che vedono ancora implicati Pirro] lo e Bel trami. Ieri in tribunale il brigadiere ha ribattuto che slava conducendo indagini delicate: « Volevo indicazioni su un rapimento. I miei superiori erano avvertiti. Un confidente mi aveva detto che si progettava il sequestro-lampo del dottor ■Davide Pollono, un dentista. Io seguivo il Beltrami perché sapevo che era implicato in un tentativo di truffa. Soltanto più tardi ho scoperto che le vicende non erano collegate*. Beltrami compare spesso nelle Indagini di Plrrello: combina a Domenico Capula, 35 anni, proprietario di un ristorante a Ivrea, l'appuntamento con un fantomatico conte milanese per vendere un diamante da 4 milioni. Il conte non arriverà mai, ma sul due piomba Plrrcllo, che lascia libero il Beltrami, porta l'altro in questura e gli annuncia che la pietra è di provenienza irregolare. «Ho papato 800 mila lire — sostiene Caputa—permei* tere le cose a posto». Dal cassetto del brigadiere. quando -viene arrestato il; 25 agosto per essere trasferito al carcere di Aosta, emergono parecchie cose: anche qualche dose di hashish sequestrato a tossicomani e mai registrata. Si giustifica: «fu cambio di collaborazioni*. che, però, non si sa quali frutti abbiano dato. E da una banca salta fuori un assegno sospetto, di 12 milioni. Viene da un blocchetto ufficialmente smarrito da Plrrello, è compilato per un importo di 12 milioni. Plrrello viene avvertito dalla banca, ma questa volta non si preoccupa di indagare: si limita ad avvertire i superiori, perché .non può prendere iniziative». Il disinvolto brigadiere è stato il protagonista della lunga udienza di ieri. S'è difeso con ordine, chiamando spesso in causa i superiori, che talvolta «non davano seguito* alle sue segnalazioni, o rifacendosi alla prassi «elastica- in certe circostanze. Dopo aver sentito tutti i testimoni, fra I quali molti colleghi di PirreUo e Varchetta. il tribunale (presidente Bracchi, giudici Tiseo e Grimaldi, p.m Palumbo) ha sospeso l'udienza. Il processo riprenderà sabato prossimo alle 9.

Luoghi citati: Aosta, Banchette, Ivrea, Saint-vincent