Vino, quest'anno l'export rende oltre mille miliardi di Sergio Miravalle

Vino, quest'anno l'export rende oltre mille miliardi Il saldo attivo supera del 25% quello dell'81 Vino, quest'anno l'export rende oltre mille miliardi Sulle orme del Lambnisco, molte Case italiane stanno conquistando gli Stati Uniti - Gli enologi «inventano» i vini di moda o e Un altro «tetto» sarà sfondato ma nessuno se ne preoc-| cupa, anzi. E' quello del saldo; positivo nel settóre vinicolo, della bilancia commerciale agro-alimentare. Tra le molte voci «Ih rosso» nel 1982 spiccherà l'utile di oltre mille miliardi di lire. Un «tetto» che supera di oltre il 25 per cento la quota già raggiunta nel 1981 (circa 800 milioni). L'ottima tendenza del mercato Internazionale del vini pare infatti che non intenda arrestarsi e le ditte italiane si sono ben inserite in questo «business» conquistando nuove importanti quote di consumatori. A Canelll la «Luigi Bosco. & Figli» ha raggiunto i 30 miliardi di fatturato dei quali 28 ricavati dall'esportazione. Il successo della ditta che dispone di 300 ettari di vigneti in Piemonte, sta nel «Canei rosé», un vino frizzante rosato da bere fresco e giovane, «Abbiamo raggiunto una produzione di circa 30 milioni di bottiglie annue — spiega Luigi Bosca. presidente della società—e stiamo facendo In ve-1 stlmenti per 1600 milioni di lire per approntare una nuova 1 linea di imbottigliamento». i 11 mercato del «Canei Rosé*, come di tutti i vini di pronta beva», a basso contenuto alcolico e di acidità, si è dilatato in questi ultimi anni in maniera sorprendente. •£' richiesto in tutt'Europa —precisa con soddisfazione Bosca —e abbiamo aperto anche mercati fino a qualche anno fa imprevedibili». Da Canelll nel 1981 sono partite per la Germania Est centinaia di migliala di bottiglie di vino della Bosca per un valore di oltre 7 miliardi di lire. «Per lanciare questa nuova linea commerciale abbiamo dovuto sottoscrivere un impegno di scambio con milioni di lattine di birra ma l'utile netto resta molto alto — commentano alla Bosca —. Anche in Israele il Canei Rosé sta trovando un'ottima accoglienza,,. Ma la vera «manna» resta l'immenso mercato americano dove la Bosca è riuscita a collocare in un anno 18 milio¬ ni di bottiglie. Sulle orme del Lambnisco sono Infatti molte le case italiane che stanno conquistandosi spazi negli Stati Uniti. Ezio Rivella, general manager della società «Villa Banfi*, il partner americano delle Cantine Cooperative Riunite di Reggio Emilia (200 miliardi di lire di Lambnisco esportato nell'61) è categorico: «/l consumatore americano sta privilegiando sempre più il vino ma attenzione, deve essere un prodotto di ottima qualità: che non lo tradisca mai nel' gustò, fruttato, frizzante e a basso contenuto calorico». I viticoltori della California, finanziati dalle grandi multinazionali delle bevande (Coca-Cola in testa) stanno infatti sperimentando vini «morbidi» con sole SO calorie a bicchiere (100 grammi) anziché le 80-100 dei tradizionali; 'Dobbiamo seguirli su quella strada — conclude Rivella —.' ■solo così avvicineremo al consumo anche le donne e i giova-, ni;. Per intanto i dati degli esportatori In Usa confermano che l'Italia è al primo posto nelle forniture di vino con oltre 2 milioni di ettolitri, equivalenti a una quota del 62 per cento dell'import del vino consumato negli Stati Uniti. Sergio Miravalle

Persone citate: Banfi, Bosca, Ezio Rivella, Luigi Bosca, Luigi Bosco, Rivella