Questo riso d'oro di Bruno Pusterla

Questo riso d'oro Perché in un mese è aumentato di oltre il 6% Questo riso d'oro Il rincaro di ottobre segue a molti mesi di mercato stagnante Ma una parte di colpa va anche al consumatóre italiano, che rifiuta i risi meno cari (e non sempre sono i meno pregiati) VERCELLI — Tra 1 35 prodotti di largo consumo sottoposti alla sorveglianza del ministero dell'Industria il balzo più elevato, dal 15 settembre al 15 ottobre, è quello del riso, il cui prezzo è salito del 6,4%. Quali le cause? Innanzitutto l listini presentati al ministero dall'industria risiera In settembre risentivano della stasi di mercato che, da sempre, caratterizza il periodo di congiuntura tra le due campagne. Nel periodo precedente alla raccolta (agosto-settembre) nor^ Màlmente non si registrano in. Borsa Merci neanche le quotazioni per mancanza di offerta, essendo il prodotto ancora nei campi. Si tratta dunque di listiniprezzi completamente disgiunti da quella che sarebbe stata la realta di mercato una volta riposto li riso nei magazzini. Ma vi sono anche altri motivi Il mercato del riso — ci conferma il direttore generale dell'Ente Risi, Politi—è caratterizzato da prezzi diversificati a seconda della destinazione del prodotto. Il consumatore italiano, privilegiando alcune varietà, (Arborlo, ViaIone Nano, Maratelli, Razza 77 e Baldo), influenza il prezzo al rialzo. La prova la troviamo nella differenza di prezzo tra i risi comuni (80.000 lire il quintale all'ingrosso, per 11 Ribe 95.000 lire) c l'Ar borio (170.000 lire). • li rifiuto del consumatore delle varietà che hanno caratteristiche quasi analoghe a quelle dei risi «preziosi» contribuisce quindi ai rincari. Va anche detto che queste varietà nella mappa delle produ zloni sono una minoranza e pertanto sarebbe ingiusto considerate i lord prezzi come rappresentativi dell'intera produzione. Ma non è tutto qui: gli attuali prezzi sonò inferiori a quelli del primo semestre '82, In particolare a quelli del periodo aprile-maggio, nonostante l'inflazione, Del resto 1 prezzi delle varietà più diffuse sono collocati su uh livello "'indispensabile per garantire alla risicoltura la continuità.' d di produzione. Non va infatti dimenticato che si tratta di un comparto altamente specializzato, con elevata meccanizzazione e produttività che consente di esportare, tra area comunitaria e Paesi ter- zi, dai 5 ai 6 milioni di quintali di risone. La produzione italiana 1982 di risone risulta di poco inferiore al 10 milioni di quintali: numerosi Infatti sono stati i danni delle grandinate e del nubifragi abbàttutisi sulle principali zone produttive. A questi danni si sono aggiunti quelli dell'allettamento che ha influito non poco sull'entità della produzione e sulla qualità alla lavorazione. Nelle zone rimaste indenni si sono invece-,registrate elevate produzioni. Generalmente basse tuttavia, eccezion fatta per la varietà Lido, risultano le tese industriali (trasformazione da risone a riso) e ciò non aiuta certo a calmierare i prezzi. Ritornando all'istituzione dell'«osservatorio» del prezzi attuato dal ministero dell'Industria, va rilevato che 1 prezzi sotto controllo sono quelli che hanno denunciato i maggiori incrementi. Se il «pubblico» restasse estraneo alla logica del mercato forse sarebbe meglio. Bruno Pusterla

Persone citate: Baldo, Politi, Razza

Luoghi citati: Vercelli