L'Onu invita Londra Trattate con Baires

L'Onu invita Londra Trattate con Baires La Cee astenuta, gli Usa favorevoli L'Onu invita Londra Trattate con Baires DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Con 90 voti a 32, e 50 astensioni, tra cui quelle di tutti 1 Paesi della Cee meno l'Inghilterra e la Grecia, l'Assemblea generale dell'Onu ha approvato una richiesta di negoziati sulla sovranità delle Falkland avanzata dall'Argentina. L'Inghilterra ha votato contr,ola^mozione, e la Grecia a favóre', come gli Stati Uniti, ai quali invano il premier britannico Thatcher aveva chiesto di adottare un atteggiamento neutrale. La mozione, che non è vincolante, chiede a Londra e Buenos Aires di riprendere le trattative «per trovare al più presto una pacifica soluzione alla disputa sulla sovranità delle isole». Invita inoltre il segretario generale dell'Onu De Cuéllar a rinnovare la sua mediazione tra le due capitali. Il voto dell'Assemblea generale ha rappresentato un grave insuccesso diplomatico per l'Inghilterra che, come osserva la Washington Post, «si è vista isolare come accadde nel '56 per il Canale di Suez». La signora Thatcher è rimasta ferita in particolare dalla condotta degli Stati Uniti. Ma l'Inghilterra è riuscita a prevenire 11 proprio Isolamento all'interno della Cee, cosa che avrebbe causato una grave crisi in Europa. E' stato l'Intervento personale della Thatcher presso il presidente francese Mitterrand a evitare la frattura. Mitterrand ha convinto a sua volta gli altri Paesi europei ad adottare la posizione minima proposta dall'Inghilterra, l'astensione. A parte appunto la Grecia, la Cee è parsa d'accordo nel definire Inaccettabile la formula «disputa sulla sovranità» delle Falkland. Nell'acceso dibattito all'As¬ semblea generale, incominciato con sei ore di ritardo sul previsto, il delegato britannico sir John Thompson ha criticato aspramente la mozione. Egli ha detto che la sovranità delle isole deve essere decisa dai suoi abitanti in primo luogo, e dall'Inghilterra e dall'Argentina in seconda Istanza; nella mozione invece si parla:sòltì' dì '«Venere présente gli interèssi dellàrpopolaziòne»; Ha inoltre accusato Buenos Aires di preparare un'altra offensiva contro le Falkland, sottolineando che la mozione esorta solo le parti interessate a -esprimere la propria intenzione di non rinnovare le ostilità». Infine ha rimproverato l'Onu di «chiudere un occhio sul gravissimo atto di aggressione» compiuto dagli argentini «incoraggiandone cosi le attuali pressioni». Gli Stati Uniti hanno giustificato il proprio atteggiamento con la necessità di «sancire il principio ette le dispute vanno risolte coi negoziali e non con la forza». Ma in privato hanno ammesso di essere stati concilianti con l'Argentina allo scopo di risanare i rapporti con 11 Sud America guastati dalla guerra delle Falkland. »La nostra intesa con l'Inghilterra esce danneggiata .molto lievemente e momentàneamente, da questo voto '— ha detto un portavoce Usa —. Ma quella con i sudamericani avrebbe subito un danno irreparabile se il nostro fosse stato un voto contrario alla mozione». Mentre Londra ha avuto parole di soddisfazione per la scelta compiuta dalla Cee, ha inoltrato una protesta a Washington. Il «no» statunitense è apparso grave anche perché la signora Thatcher' aveva rivolto un appello personale a Reagan. e. c.

Persone citate: John Thompson, Mitterrand, Reagan, Thatcher