Generale ucciso a Madrid di Marco Tosatti

Generale ucciso a Madrid Victor Lago Roman Tanno scorso fece fallire il golpe Generale ucciso a Madrid La vittima era il comandante della prestigiosa divisione corazzata «Brunete» • Due giovani in motocicletta hanno sparato contro la sua auto • Nessuna rivendicazione, la polizia orientata sulla pista dei separatisti baschi - Vertice dal re con Calvo Sotelo, Gonzalez e il capo di Stato Maggiore DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE MADRID — Un attentato terroristico a Madrid —11 primo dal trionfo socialista alle elezioni — ha sferrato un duro colpo al processo dt democratizzazione in atto nel Paese, ed ha privato Juan Carlos di uno del suoi collaboratori piti fedeli e fidati. Il generale Victor Lago Roman, 63 anni, comandante della prestigiosa divisione corazzata «Brunete», è stato assassinato ieri mattina poco dopo le 8.30 a Madrid mentre, sull'auto di ordinanza, si recava al quartler generale. Il suo autista. 11 soldato Juan Carlos Vinalba, è rimasto gravemente ferito. Il crimine non e stato ancora rivendicato, anche se fonti di polizia tendono ad attribuirlo alla frazione militare dell'Età, cioè ai separatisti baschi. Lago Roman giocò l'anno scorso un ruolo decisivo nel far fallire il golpe di febbraio del colonnello Tejero: anche per questo motivo veniva considerato fra i militari più democratici, meno propensi a cedere alle suggestioni di un intervento dell'esercito nella vita politica del Paese. Secondo la ricostruzione della polizia In base alle testimonianze numerose ma anche contraddittorie (l'attentato è avvenuto nel quartiere residenziale della Moncloa presso l'arco di trionfo) l'auto del generale, che viaggiava abitualmente senza scorta, j era ferma ad un semaforo quando si è avvicinata una motocicletta di grossa cilindrata (secondo alcuni una Guzzi) con a bordo due giovani che hanno sparato a raffica con armi automatiche e quindi sono ripartiti di scatto scomparendo nel traffico cittadina a quell'ora molto Intenso. E' il 3T ufficiale delle forze armate vittima del terrorismo dal 1977. E la sua uccisione assume un significato del tutto particolare sia perché la Spagna è In un momento di transizione, dal momento che 11 passaggio dei poteri fra Calvo Sotelo e Felipe Gonzalez non è ancora avvenuto, sia per la presenza del Papa. A più riprese Giovanni Paolo II. nella sua visita in Spagna, ha espresso fiducia nella democrazia. L'assassinio di ieri costituisce una sanguinosa ri sposta, e nonostante le dichiarazioni distensive dei comandanti militari, fa di nuovo correre brividi di Insicurezza golpista nella società. «ATon si sa chi sono gli as sasslni né che cosa rappresentano — commentava ieri pomeriggio, poche ore dopo l'at tentato, la radio nazionale — ma con le pistole vogliono convertire in un calvario un cammino di pace e libertà. Ci vuole uno scenario di sangue per farli apparire come salvatori o come martiri. Ma il popolo spagnolo ha memoria e sa molto bene dove finiscono queste storie di salvatori». Eppure in un certo senso, come abbiamo detto, il generale Lago Roman, che lascia moglie e otto figli, era un salvatore della giovane democrazia spagnola. Nel febbrarlo 1981 era comandante militare della regione di Madrid, In cui è collocata la divisione blindata «Brunete», al cui comando era allora il generale Juste. Uno del progetti del nuovo governo è quello di allontanare la «Brunete» da Madrid, per controllarla meglio e rendere meno incombente sulla capitale la presenza del suol cannoni. La mattina in cui Tejero occupò 11 Parlamento. Juste trovò al comando tutti 1 suoi colonnelli e tenenti-colonnelli, oltre al generale Torres Rojas, ex co¬ j e o o 1 o n a a a mandante della divisione, e golpista, che avrebbe voluto far uscire 1 carri a sostegno di Tejero. In quel momento j giunse una telefonata di Lago Roman, che avvertiva Juste: «Rojas è li per toglierti il comando e il re non appoggia il golpe». Juste riuscì a prendere tempo, a calmare gli ufficiali più esagitati. Alla fine la •Brunete» non usci e 11 golpe di Tejero falli. E il 21 settembre dell'anno scorso Victor Lago Roman fu posto al comando della divisione corazzata: una fiducia ben meritata. A succedergli è stato chiamalo un generale di 61 anni, Prudenclo Pedrosa Sobrado. A Toledo Giovanni Paolo n ha condannato l'attentato, cosi come hanno fatto tutti i leader politici e sindacali, compreso il capo del governo regionale basco, che ha parla- to di «intento destabilizzatore». Immediata la reazione del psoe: il segretario, e futuro capo del governo, Felipe Gonzalez, ha reso nota una dichiarazione-messaggio al Paese e alle forze armate. Ha chiesto a tutti di aiutarlo a sconfiggere «gli assassini della speranza». Dichiarata la ferma volontà del partito socialista di sradicare il terrorismo, intensificando la lotta contro 11 fenomeno, «con tutti i mezzi a disposizione dello Stato democratico», si è rivolto alle forze di sicurezza: «Esse hanno tutto il nostro appoggio perciò chiediamo loro dt intensificare il loro sforzo per mantenere la legalità costituzionale e respingere con efficacia il fenomeno del terrorismo». Un appello che non nasconde una vena di preoccupazione per quello che potrà essere il comportamento del militari. Nel tardo pomeriggio di ieri c'è stato un «vertice» dal re, al quale hanno partecipato il premier Calvo Sotelo. 11 futuro primo ministro Gonzalez e 11 Capo di Stato Maggiore generale. Marco Tosatti Madrid. Il basco, 1 guanti e il frustino del generale Victor Lugo Roman sono rimasti sul sedile posteriore dell'auto, dove il comandante della «Brunete» è stato ucciso da due terroristi

Luoghi citati: Madrid, Spagna