Ci sono certamente tre piemontesi tra i «desaparecidos» in Argentina

Ci sono certamente tre piemontesi tra i «desaparecidos» in Argentina Ci sono certamente tre piemontesi tra i «desaparecidos» in Argentina Una ragazza della provìncia di Novara, un giovane di Pianezza e una donna di Torino - Le indagini del sottosegretario Costa alla ricerca di altri nomi - Parla l'amico di una vittima «Desaparecidos», un termine che fa paura. Nella lista di 297 nomi custodita nella cassaforte dell'ambasciata a Buenos Aires ci sono anche piemontesi emigrati in Argentina negli ultimi 20 anni. Lo indicano i cognomi: Moretti, Tallone e Martini. Per ora non è possibile conoscere con esattezza 11 numero, ma è sicuro che almeno tre sono nati nella nostra regione. Lo ha accertato l'on. Raffaele Costa, di Mondovi, sottosegretario agli Affari Esteri che in questi giorni è In costante contatto con il nostro ambasciatore. Ecco 1 nomi. Maria Bordini, 28 anni, nata a Cambiasca (provincia di Novara), scomparsa nell'ottobre del '77, Michelangelo Spinella, nato nel 1953 a Pianezza, sparito a Buenos Aires nel 1978, e Ester Moretti, nata a Torino, scomparsa all'etè di 44 anni a Cordoba. Ester Moretti era emigrata in Argentina con 1 genitori nel 1955. Il suo nome non è solo nell'elenco del ministero degli Esteri, ma anche nelle liste di Amnesty International. A Torino c'è solo la vecchia madre, Rita Moroslno, scampata - miracolosamente con la nipote alla repressione del generale Videla. La donna è ospite di un istituto di riposo retto da religiosi. Dicono 1 parenti: « Vive ancora nella speranza di vedere un giorno sua figlia. Il dolore l'ha invecchiata precocemente. Della scomparsa di Ester rl- corda poco e scarse sono le testimonianze che 1 parenti rimasti a Torino hanno avuto dell'Argentina. L'unclo in grado di ricostruire la vicenda con una certa precisione è Ornello Cavalieri D'Oro, ex caporeparto della Fiat Concord di Cordoba, amico di famiglia. E' rientrato in Italia nel 1970, ma con i Moretti ha sempre tenuto contatti epistolari. .Prima di partire per l'Argentina — ricorda — abitavano in borgo San Paolo. Ivo, il padre di Ester, era un tecnico come me e assieme slamo andati in Sud America. Ci aveva mandati la Fiat, ma lui invece di rientrare dopo alcuni anni ha preferito prendere la cittadinanza. Lo ha spinto il matrimonio della figlia con un giovane di origine tedesca, Carlos Herman, anch'egll impiegato nella nostra fabbrica». Ricorda con difficoltà le date, ma è sicuro che Ester Moretti è sparita fra il "75 e 11 "76, quando aveva 44 anni. 'Erano gli anni della repressione e lei condivideva le opinioni di Carlos, sindacalista e simpatizzante comunista. L'hanno presa quelli delle squadre della morte a Tucuman dove si era rifugiata e viveva in clandestinità. Un anno dopo è toccato a suo marito, catturato nel corso di un rastrellamento». Ester Moretti e suo marito Carlos Herman avevano una figlia, Anahi, che nel '75 aveva 13 anni. Ancora l'ex tecnico Fiat: •/ nonni, temendo per lei, l'hanno rimpatriata, dopo una lunga fuga nella foresta. In Argentina sono rimasti i genitori di Ester. Il mio amico Ivo ha fatto l'impossibile per trovare la figlia, fino a quando nel 1978 è morto di crepacuore. Rita, sua moglie, ha tentato anche lei, poi ha svenduto tutto ed è rimpatriata». Oggi Ester Moretti e Carlos Herman sono due 'desaparecidos» e 1 parenti non hanno più speranza di trovarli vivi. Anche la figlia Anahi, che og¬ gi ha 19 anni, ha rinunciato e dopo avere soggiornato alcuni mesi a Torino è andata a vivere In Spagna presso parenti. Emanuele Monta ,