Padre, madre e mezzo figlio

Padre, madre e mezzo figlio Padre, madre e mezzo figlio H censimento ha rilevato che la famiglia-tipo è composta da 2,6 persone - Diminuiscono le nascite, si allunga la stagione della vecchiaia - Gli abitanti in città sono un milione e centonula (17 mila in meno rispetto a due anni fa) - Nel centro abitano quasi 2000 ultraottantenni Venticinquemila giorni di lavoro di rilevatori, revisori, codificatori, analisti, tecnici di problemi statistici: a un anno dal censimento, il Comune ba l'identikit della città esatto al 24 ottobre 1981, giorno in cui furono ritirati i questionari distribuiti ai torinesi. I dati sono stati Illustrati ieri dall'assessore ai servizi demografici e al Decentramen to, Carla Spagnuolo. Forniscono uno spaccato urbano in cui, mediamente, la famiglia tipo appare composta da 2.6 persone: vi emerge con evidenza che le nascite diminuiscono, mentre si allunga la stagione della vecchiaia con le donne molto più longeve degli uomini. Cala anche la popolazione con una fuga continua dal centro metropolitano, acuita dalla crisi economica: un anno fa a Torino c'erano un milione 117 mila 391 persone, oggi si è scesi a poco più di un milione centomila. Di fronte-a questa prima constatazione nasce una contraddizione: in città risiedono 423.272 famiglie contro 452.855 appartamenti di cui 412.800 occupati da nuclei singoli familiari. 9259 da più famiglie in coabitazione. Mentre 915 famiglie vivono in locali non destinati ad alloggio e 307 sono senza un tetto. Eppure le case libere (vendita o affitto) sono 11 mila 60, quelle usate per vacanza (per lo più in collina) sono 440, quelle usate per lavoro 3369, per altri motivi non meglio specificati 15 mila 936. II maggior numero di abita¬ zioni con un solo vano (mini-alloggi) sono nel centro storico, dove, per altro, c'è la maggior densità di persone che vivono sole, mentre In periferia prendono reale consistenza i nuclei più numerosi formati da sei, sette o più persone. L'indice della vecchiaia è più accentuato in centro che in periferia e premia soprattutto 11 sesso femminile: nel cuore di Torino gli ultraottantenni sono 1878, 496 uomini contro 1382 donne. «Oggi — afferma l'assessore Carla Spagnuolo — le famiglie molto numerose (oltre i 10 componenti) sono pochissime, mentre è ancora consistente, soprattutto in periferia, il numero delle famiglie di tre, quattro, cinque persone. Per questo la composizione media della famiglia rimane su una cifra statistica che può essere valutata sulle 2,6 unità. C'è poi un secondo dato sul quale l'amministrazione si vuole soffermare: la diversa esigenza di servizi che la città richiede di fronte ai mutati comportamenti singoli e collettivi: ^Diminuiscono le nascite, ci sono meno bambini — spiega Carla Spagnuolo —: bisognerà rivedere la politica dell'edilizia scolastica. Per gli anziani, saranno necessari servisi piti consistenti in centro, dove sono più numerosi, piuttosto che in periferia, dove invece vive un maggior numero di giovani; L'andamento demografico è stato suddiviso quartiere per quartiere; cosi si osserva che il comportamento della gente, la mappa sociale, varia in ognuna delle 23 realtà ed è cambiato soprattutto con il passare degli anni. -Solo in alcune zone — precisa l'assessore —, per esempio a S. Donato, la situazione si è rivelata stabile nel tempo, con una leggera contrazione delle nascite, ma senza sbalzi forti come invece si possono notare alle Vallette, a Mirafiort Sud e Nord, nello stesso centro storico». Il censimento 1981 è appena concluso e già ne scatta un secondo: quello dell'agricoltura in atto dal 24 ottobre al prossimo 30 novembre. -Non sarà molto faticoso — conclude Carla Spagnuolo —, TTorino ha poca agricoltura. Alcune cifre sono già note: nel perimetro urbano vi sono 574 aziende per 3405,45 ettari di cui 368 abbandonati. Più di un terzo di questa superficie (1049 ettari) è coltivato ad orto». Giuseppe Sangicrgio

Persone citate: Carla Spagnuolo, Giuseppe Sangicrgio

Luoghi citati: Torino