I medici pronti a scioperi ad oltranza ma oggi s'incontrano con il ministro

I medici pronti a scioperi ad oltranza ma oggi s'incontrano con il ministro Minacciano di abbandonare gli ospedali pubblici I medici pronti a scioperi ad oltranza ma oggi s'incontrano con il ministro Disagi nelle banche, interverrà fg magistratura? ROMA — I medlel'si dichiarano ancor più decisi: «A meno di schiarite, dalla prossima settimana passeremo allo sciopero a tempo indeterminato e totale». Minacciano, dal 1" gennaio di abbandonare corsie e sale operatorie di ospedali pubblici: «Le dimissioni sono pur sempre un diritto». Insistono, dunque, accompagnati da polemiche e un'inchiesta della magistratura, mediazioni finora fallite, attacchi al governo, alla riforma sanitaria, tanto bella quanto inattuabile. «E non ci dicano che mancano 1 fondi — sostiene Marcello Relnaud, segretario provinciale dell'Associazione aluti assistenti ospedalieri — 1 soldi ci-sono, ma sono spesi male». Al palazzo di Giustizia, ieri mattina, i primi interrogatori. Al ministero della Sanità, oggi alle 10. un improbabile incontro tra Altissimo e i medici sindacalisti. Saranno ricevuti? Dicono 1 medici: «CI ha convocati lui. ma poi ha dichiarato che, prima, dobbiamo sospendere le agitazioni. No, se non ci vuole che ci rimandi un'altra comunicazione». Cosi andranno a bussare. Difficile, comunque, che trovino 11 ministro: a quell'ora dovrebbe essere a palazzo Chigi, per una riunione con i ministri Andreatta. Anlasi. Formica e La Malfa. La vertenza, a questo punto continua. Nella tarda serata di ieri si è saputo che 1 medici in agitazione andranno da Altissimo nel pomeriggio. Ma 11 problema non muta. «Vedrò che Intenzioni hanno», dice U ministro della Sanit à. «Ma l'incontro ci sarà solo se si verificano le possibilità di sbloccare l'attuale situazione. Altrimenti, che senso ha? Se tra questa notte e oggi pomeriggio non ci saranno novità, credo proprio che l'Incontro sia inutile. Còme ministro della Sanità, lo posso vedere se ci sono spazi per convincerli a tornare al tavolo delle trattative — ha concluso Altissimo — altro non posso fare anche perché non ne hot poteri». rOgnt aspetto della nostra piattaforma rlvendlcatlva è irrinunciabile», hanno voluto spiegare, Ieri mattina durante una conferenza stampa, 1 medici in sciopero. «E l'iniziativa della magistratura — ha aggiunto il segretario provinciale ndell'Anaao—forse va a colmare proprio quel vuoto politico, grave per 1 suoi risvolti sociali, determinato dai responsabili della Sanità che da solt potevano trovare una soluzione». L'indagine della procura di Roma, cosi si augurano 1 medici, potrebbe accertare che gli ospedali non funzionano non causa sclope- ro, ma per via di lnademplen ze e mancata attuazione della riforma sanitaria. La magistratura romana (che in materia di scioperi nel pubblico servizio già oggi potrebbe avviare accertamenti sulle conseguenze delle agitazioni nelle banche) ieri ha cominciato gli interrogatori dei medici. Il giudice Luciano Infensi ha raccolto le deposizioni di Vittorio Cavaceppi, presidente dell'Ordine del medici di Roma, di Giovanni Macchia, direttore sanitario dell'ospedale San Giovanni, di Mario Leoni, direttore sanitario del Policlinico. Nel prossimi giorni continueranno le convocazioni a palazzo di Giustizia mentre Ieri la polizia ha perquisito il Regina Elena e il S. Spirito. I tre medici interrogati ieri, ovviamente come testimoni, hanno spiegato al giudice Infensi che gli scioperi non significano abbandono del posto di lavoro, non creano carenze nel servizi d'emergenza. «E' chiaro — ha precisato Cavaceppi — che nel caso di anomalie gravi saremo noi i primi ad intervenire». I medici escludono che gli scioperi abbiano causato decessi. Ma tra 140 esposti arrivati al giudice Infensi. In realtà, si parla anche di casi del genere: 1 parenti del ricoverati denunciano 11 disservizio. Sicuri, i sindacati dello sciopero non si sentono toccati da queste accuse. Giovanni Cerniti

Persone citate: Altissimo, Andreatta, Formica, Giovanni Macchia, La Malfa, Luciano Infensi, Mario Leoni, Regina Elena

Luoghi citati: Altissimo, Roma