Storaro fotografo ribelle «Anche noi siamo autori»

Storaro fotografo ribelle «Anche noi siamo autori» Rifiuto ufficiale di iscriversi al sindacato in Usa Storaro fotografo ribelle «Anche noi siamo autori» Si profilano difficoltà per il nuovo film di Bertolucci nel Montana ROMA — Un «caso Sto raro» si profila all'orizzonte di Bernardo Bertolucci, che proprio in questi giorni si appretta a definire I luoghi j americani per le riprese del4 film «Red Harvest* (tratto dal romanzo di Dashlell Hammett, pubblicato In Italia con il titolo «Piombo e sangue»), che dovrebbero cominciare In dicembre. Nel plano di produzione le riprese sono previste nel Montana, dove Bertolucci Intende ricostruire Pointonville, la città Inventata da Hammett. Ma come sempre accade quando un regista vuole utilizzare neril Stati Uniti un direttore della fotografia non1 americano, c'è da contrattare la partecipazione dello «straniero» con I sindacati locali. L'uà contrattazione non sempre facile poiché negli Stati Uniti 1 sindacati del settore cinematografico sono tre (New York, Los Angeles, Chicago) e In concorrenza fra loro, tanto è vero che 1 lavora-1 tori di Hollywood non tono1 tutelati fuori dal confini della California. Per la stima che gode tra I' registi (Coppola, Spielberg, Warren Beatty sono I suoi, più accaniti sostenitori) Storerò è considerato orinai un «principe» della fotografia e Bertolucci non vuole rinun¬ ciare alla tua collaborazione per U solo fatto ohe questo nuovo film ti deve girare negli Stati Calti. In passato Sto raro ha firmato «la fotografia» di tutte le più prestigiose opere del regista parmigiano: da ■Strategia del ragno* a «H conformista», da «intimo tango» a «Novecento» a «La luna». Dal canto suo U «maestro della luce» non Intende sottostare alle regole del sindacato americano. «Da tempre—sostiene Storaro — il direttore 'della fotografia Italiano non è sottoposto ad alcun lncasellaraento sindacale e per 11 lavoro' specifico ohe svolge 6 considerato legalmente e Intellettualmente un libero professionista. D'altra parte la possibilità espressiva che egli ha di modificare l'Immagine cinematografica attra- verso Ù personale sfratta-• mento dela luce, fanno di lui un autore della fotografia a; tutti gli effetti. E come tutti ; 'gli autori anche U direttore Ideila fotografia deve essere • libero di esprimersi dovun-j jque». ; Per sottolineare questo diritto, Vittorio Storaro, come • già ci aveva anticipato all'A-. quila, ha ufficialmente respinto l'invito a far parte del sindacato di New York che' >gU era giunto dopo la conquitte del secondo Oscar, quello " per la fotografia di «Redi». ; La battaglia intrapresa, an-1 jche a nome del tuoi coileghl, ; dal due volte premio Oscar Ideila fotografia chiama In causa la Società Italiana Autori ed Editori che finora riconosce la qualifica di «autore» dell'opera cinematografi-. «a soltanto al regista, al sog-, gettata, allo sceneggiatore e f 'al musicista. Ed in vette di vi- < cupreamente dell'Associazione Italiana Cineoperatori l Storaro ha preannunciato ; che I direttori della fotogra- : fla Italiani attueranno prossimamente clamorose protesta perché venga modificato la legge del 1941 che legalizza, questa discriminazione ! II. «caso Storaro» rischia! dunque di compromettere i l'avvio del film di Bertolucci1 e.b.