Allarme: sull'Europa piove aceto

Allarme: sull'Europa piove aceto La «pioggia acida», piaga che si diffonde nei paesi industrializzati Allarme: sull'Europa piove aceto SU Venere secondo le informazioni più aggiornate raccolte da sonde spaziali, ci sarebbero piogge di acido soliorico. Ma non è necessario andare cosi lontano per assistere a un fenomeno meteorologico di questo genere. Succede anche sulla Terra. La grande quantità di anidride solforosa (SO;.) prodotta dalle nostre industrie e dagli impianti di riscaldamento va a combinarsi con il vapore acqueo dell'atmosfera (H2O) e si forma appunto acido solforico (H2S O4). Nasce cosi ( e anche in altri modi) il fenomeno della «pioggia acida... uno degli indizi più inequivocabili dell'inquinamento atmosferico. Le sue conseguenze sull'ambiente sono molto gravi e tuttora non si è valutata interamente la portata dei danni. L'acidità della pioggia infatti, è considerata la prin-: cipalc causa del deterioramento delle zone boschive e forestali del Nord Europa e dell'impoverimento dei laghi scandinavi. Questo problema, e più in generale il processo di acidificazione dell'ambiente è stato al centro della recente Conferenza di Stoccolma, dove i rappresentanti dei Paesi curoepi ed in parte anche quelli dell'Europa dell'Est e del Nord America, si sono riuniti per decidere misure di controllo e per individuare mezzi di coopcrazione adeguati a fronteggiare questa difficile situazione. Il fenomeno deriva dalla immissione e dall'accumularsi nell'atmosfera di enormi quantità di anidride solforosa e di ossidi di azoto provenienti dai combustibili impiegati nelle centrali termoelettriche, nei vari processi industriali, nel riscaldamento delle abitazioni, nell'uso delle automobili e cosi via. Questi composti chimici, immessi nell'aria, ritornano al suolo disciolti nell'acqua piovana sotto forma di ioni, determinando nella pioggia che li contiene un abbassamento del suo pH (il pH è il parametro che quantifica l'acidità di una soluzione). In alcune zone della Francia e della Germania il pH della pioggia è risultato, in certi rilevamenti, non molto diverso da quello dell'aceto. L'acidità «piovuta dal cielo., provoca una maggiore disponibilità di ioni di alluminio nel suolo, dove normalmente questo elemento è per lo più legato a composti organici dai quali viene liberato per effetto della diminuzione del pH del terreno. Il rapporto calcio-allumi¬ nio nel suolo è uno dei fattori determinanti per la vita e lo sviluppo della flora, e polche questo rapporto viene sbilanciato a favore dell'alluminio, si hanno fenomeni tossici che vanno dalla iniziale riduzione dei batteri e dei funghi, che svolgono un ruolo molto importante nella decomposizione dei vegetali e nel riciclaggio dei nutrimenti vegetali, alla morte degli alberi di alto fusto. In Baviera circa 1500 ettari di foreste sono morti negli ultimi cinque anni. E' evidente che questo processo rappresenta una intossicazione di tipo cronico più che acuto: il lento processo deve essere iniziato quindi con l'inizio dell'era industriale. Secondo alcuni studiosi tedeschi c'è una prima fase nella quale la ricaduta degli ossidi di zolfo e azoto costituisce addirittura una fonte di ulteriore nutrimento; nella seconda fase l'aumentata acidità determina lentamente lo sbilanciamento dei fattori nutritivi e soprattutto lo sbilanciamento del rapporto calcio-alluminio; la terza fase è rappresentata dagli effetti di questo squilibrio e dalla tossicità dell'alluminio. Secondo i ricercatori tedeschi la Germania ed i Paesi del Nord Europa sono ora a cavallo tra la seconda e la terza fase. Il fenomeno si presenta invece in modo un po' diverso nelle regioni scandinave, dove è stato osservato che l'acidificazione ha maggior significato per la vita lacustre. Ciò è spiegabile in quanto gli ossidi di azoto e di zollo ricadono sulla terra soprattutto nella neve, e 11 permangono durante tutto l'inverno. Al disgelo l'acqua passa direttamente ai fiumi e ai laghi prima di subire nel suolo i processi di scambio ionico in seguito ai quali Il terreno è acidificato e l'acqua neutralizzata. In questo modo l'alluminio esprime la sua tossicità soprattutto nei confronti degli organismi acquatici, dove blocca il loro sistema di regolazione osmotica. Il fenomeno ha oggi dimensioni molto vaste e preoccupanti poiché tra l'altro non rappresenta solo un problema di inquinamento locale o nazionale; gli spostamenti delle correnti aeree e quindi degli inquinamenti presenti non devono rispondere a frontiere e a barriere doganali. Poiché in certi Paesi si deposita al suolo una quantità di zolfo annua inferiore a quella che è stata emessa e viceversa, mentre In altri se ne deposita una quantità supcriore a quella che è stata emessa, è verosimile supporre che esista una migrazione degli inquinanti che non rispetta le frontiere. Da ciò deriva la necessità di interventi sovrannazionali che tengano conto delle responsabilità di ciascun Paese. Le soluzioni emerse nella conferenza di Stoccolma e tecnologicamente proponibili sono soprattutto l'impiego di combustibili deprivati in tutto o in parte del loro contenuto di zollo, di bruciatori opportunamente preparati a trattenere gli ossidi di zolfo e di azoto, e la rimozione degli ossidi inquinanti nei fumi di scarico prima che essi escano dagli impianti. Silvano Fumerò Per un gioco di correlili atmosferiche - i vapori acidi dei paesi centroeuropei £ tendono a concentrarsi sulla penisola - scandinava 7 FINLANDIA U.R.S.S. An Anidride solforosa (S Oa) + Vapore acqueo (H2 0) Acido solforico (Ha S O4) / )

Persone citate: Silvano Fumerò