Il computer che controlla la voce dei controllori di Fabio Galvano

Il computer che controlla la voce dei controllori Il computer che controlla la voce dei controllori MOSCA — E' un computer per «leggere» la voce dell'uomo, per controllarne le decisioni più critiche anche in uno dei campi dove il rapporto uomo-macchina aveva rispettato la superiorità cerebrale su quella elettronica. Lo stanno installando, dopo vent'anni di ricerche, nella torre di controllo di Sheremetevo, l'ae,roporto interr nazionale di Mosca. La macchina, si spera, saprà determinare in pochi attimi le condizioni psicofisiche dei controllori di volo. Non correggerà i loro errori, ma darà un salutare allarme. Dietro l'esperimento, che potrebbe tradursi in una maggiore sicurezza nel trasporti aerei, sono due studiosi dell'istituto di Neurofisiologia presso l'Accademia delle scienze: Michail Frolov (fisiologia applicata) e Pavel Simonov (psicologia delle emozioni). Improvvise alterazioni atmosferiche, guasti tecnici, mancanza di carburante, condizioni della pista, gra-' do di preparazione dei piloti sono alcuni degli imprevedibili elementi capaci di creare varianti anomale, al di là della «comprensione» di un computer. E' necessaria, in certi casi, la capacità di decidere all'istante. Anzi, di valutare e decidere. E quello è compito dell'uomo. Ma l'uomo è sempre in grado di agire con la freddezza necessaria? Il suo giudizio non può essere inquinato dalla stanchezza, dalla monotonia del lavoro, da un malessere? Di qui l'idea non di sostituire il controllo umano, ma di affiancargli una macchina in grado di leggerne le alterazioni. Ecco quindi il computer di Sheremi'levo, che non si limita a riconoscere parole e costruzioni grammaticali, ma sa captare e tradurre nel proprio linguaggio il tono della voce, cioè le emozioni che da essa scaturiscono. Emozione: è. secondo il professor Simonov, la chiave di lutto. L'emozione, dice, sopperisce alla nostra mancanza di conoscenza, entra in campo quando lo-' gica. esperienza genetica e buon senso non riescono a risolvere un problema. Se non fosse per una scarica emotiva, sostiene, chissà quante volte ci troveremmo in un'insuperabile «impasse-. Egli ha addirittura teorizzato una formula, in funzione tanto di quella spinta intima che ci induce a pren¬ dere una decisione, quanto della mancanza o sovrabbondanza di informazioni a nostra disposizione. Se le Informazioni mancano, l'emozione è negativa. Il nostro subconscio, spinto dalla necessità della decisione, va a scavare nei più remoli anfratti della memoria, ripesca conoscenze che credevamo dimenticate. Se quella ricerca è in grado di creare un nuovo riflesso condizionato, e cioè provoca la fine dell'impasse., anche l'emozione scompare. La ricerca scientifica svolta da Simonov indica che un aumento del livello emotivo, se non è troppo intenso, può migliorare anche del 30-40 per cento la qualità del lavoro svolto. Ma se si registra un eccessivo stress emotivo, l'uomo commette errori, dimentica le cose già apprese, tende a risolvere un problema con metodi primitivi: può pericolosamente affidarsi al caso, o la va o la spacca. Il limite è il panico: neppure le decisioni più semplici sono più alla sua portata. Ecco allora la necessità di controllare le emozioni, di evitare che esse superino certi limiti. Al laboratorio di Fisiologia applicata, diretto da Mi-' cliall Frolov. una serie di esperimenti ha confermato un'ipotesi non nuova al mondo scientifico e cioè che ci sia un rapporto diretto fra caraneristiche fisiologiche e stress emotivo. Ma una cosa è un elettroencefalogramma o un elettrocardiogramma in laboratorio, un'altra rilevare con gli opportuni sensori —e quindi con fili e soluzioni saline — le condizioni di persone ,che stanno svolgendo un lavoro molto delicato, come appunto i controllori di volo. Frolov ha suggerito allora di sfruttare come sensori le caratteristiche della voce. L'intonazione dice mollò. Può indicare dolore, gioia, sincerila, un numero incredibile di emozioni. E questo si può forse spiegare scientificamente con l'osserva-' zlone dell'attivila elettrica nei muscoli dell'apparalo vocale, anche quando l'individuo tace. Attraverso l'ascolto di centinaia di conversazioni fra piloti, cosmonauti e personale di terra, poi. si sono potute stabilire certe condizioni fisiche della voce e correlarle allo stalo emotivo del soggetto: tonalità, alterazioni di frequenza, distribuzione dell'energia Sebbene in condizioni normali ogni voce abbia caratteristiche proprie, si è scoperto, le alterazioni ten.dono a Indicare per tutti gli individui presi in esame lo slesso Uno di emozione. Ecco allora il passaggio al computer. Tradotti nel linguaggio della macchina e opportunamente memorlz-; zali, i dati disponibili consentono un immediato raffronto con la voce del controllore di volo e, In caso di 'conferma dell'eccessivo stato emotivo, scatta l'allarme. Richiamalo in questo modo, il soggctlo può conscia-, mente frenare le emozioni, tornare a una condizione più razionale. Oppure può essere sostituito da qualcun altro. In ogni caso, nel momenti critici di un aeroporto, si ha un elemento di sicurezza in più. Fabio Galvano

Persone citate: Frolov, Michail Frolov, Pavel Simonov, Simonov

Luoghi citati: Mosca