Fellini: perché mi piace Segrelles

Fellini: perché mi piace Segrelles Fellini: perché mi piace Segrelles Fra gli artisti spagnoli presenti al Salone di Lucca si distingue Vicente Segrelles, di cui sta per uscire in Ita-, lia il volume intitolato «Il mercenario-. Per concessione delle edizioni L'Elernauta pubblichiamo una parte della prefazione di Federico Fellini. HA una fantasia molto seducente, Segrelles, e un dato fascinoso: si esprime in racconti che ti coinvolgono completamente, che ti fanno aspettare con piacere e ansia infantili la puntata successiva. Ma nello stesso tempo ti porta a contemplare ogni toltola in se stessa, nei dettagli, come si spia in un quadro ciascun particolare rivelatore: i vestiti delle sue donne e dei suoi tiranni: i grandi spasi intemi, i grandi rettili, le grandi macchine lignee non identificate simili a discht volanti barbarici, le grandi nuvole e nebbie; le donne belle, il primo piano d'un bellissimo piccolo naso e di bellissime labbra che colano sangue; i paesaggi insieme desolati e radiosi di rocce e caverne, di lontane cime di monti nell'aria grigia o nel blu lunare della notte. Il primo moderno, nell'invenzione del paesaggio barbaro, è stato naturalmente Gustave Dorè: le sue illustrazioni per la Divina commedia o per le fiabe sono ric¬ che di grandi dirupi attraverso cut volano demoni alati, di boscaglie, di mari spumeggianti, di isole monolitiche senza un filo d'erba. Ma, rivisitando il genere, insieme con Moebius Segrelles ha dato nuovo impulso al fumetto, al racconto per immagini. Il suo segno è cosi sapiente e nuovo da mettere, a chi ha gualche dimestichezza con matite e colore, voglia di rifare le sue tavole per scoprire qual è il segreto della loro malia: come da ragazzino provavi a rldisegnare Fortunello o a riscrivere Salgari per impadronirtene di più, per imparare come si fa. Segrelles mi è simpatico anche perché nelle sue tavole indovini un enorme lavoro, la fatica artigianale della pittura a olio, che ispira rispetto, che lascia pensare al piacere: è come un bambino molto dotato, che ha talento, che lo esprime con attenzione, con gioia, con calma. Dietro i suoi racconti senti il lavoro di giornate e nottate intere, di quei tempi lunghi, di quella lenta applicazione da convalescente che è proprio il connotato degli artisti, della creatività, della iHsionarietà. Insomma, è un bel tipo: uno che ti restituisce tutta l'emozione e la meraviglia, tutto il piacere di guardare immagini. Federico Fellini

Persone citate: Federico Fellini, Fellini, Gustave Dorè, Salgari, Vicente Segrelles