MOGLIE DI WALESA spogliata, perquisita

MOGLIE DI WALESA spogliata, perquisita Dopo un colloquio con il leader di Solidarnosc prigioniero MOGLIE DI WALESA spogliata, perquisita La polizia cercava documenti per incriminare il capo del sindacato libero - Gli agenti hanno cercato di «ispezionare» anche le due bimbe VARSAVIA —Il regime militare polacco ha voluto infliggere una dura umiliazioni fisica alla moglie dt Lech Walesa, il leadei di Solidarnosc, internato dal 13 dicembre: Danuta Walesa è stata spogliata e perquisita da agenti che hanno cercato di trovare documenti che potessero consentire di incriminare in qualche modo il marito, prigioniero senza processo né accusa alcuna da oltre dieci mesi. Ancora visibilmente sconvolta dall'esperienza, subita alla presenza delle figlie, Danuta Walesa ha raccontato di essere stata sottoposta alla perquisizione fisica da agenti femminili venerdì scorso alla stazione di polizia di Przemysl, nella Polonia sud-orientale, nei pressi dello sperduto paesino dove era rimasta per cinque giorni in visita al marito prigioniero. Dopo il ritorno a casa a Danzica, Danuta ha manifestato l'intenzione di protestare formalmente presso le autorità, le quali, interpellate sull'episodio, non hanno voluto rilasciare alcun commento. Anche le due figliolette, Magda, di 4 anni, e Anna, di 2, sarebbero state sottoposte al medesimo trattamento della madre, die le ha udite urlare e piangere quando le agenti di polizia hanno tentato di spogliarle a forza, nella stanza accanto a quella dove la signora Danuta era stata costretta a denudarsi. «Quella è stata la cosa più orribile., ha detto la signora Walesa nel raccontare il trattamento riservato alle bambine. «Non riesco ad esprimerlo con le parole». Alla fine vista la loro resistenza le bimbe non sono state spogliate. Gli agenti le hanno perquisite e tastate. Danuta Walesa è convinta che la perquisizione sia stata ordinata dal regime nella speranza di trovare qualche documento che potesse compromettere suo marito e giustificare una incriminazione formale: una dichiarazione, o il testo di un appello da diramare ai lavoratori polacchi, oppure direttive peri dirigenti clandestini di Solidarnosc. Ma la polizia non ha scoperto nulla e la donna è stata rilasciata con le bimbe dopo 2 ore. La moglie afferma anche che Lech Walesa sta bene in salute, e che con lei si mostra anche di buon umore, nonostante gli venga rifiutata la lettura di libri e giornali, e da due mesi lo tengano senza acqua calda, con il freddo che fa in questo periodo. La signora Walesa ha anche raccontato che il marito ha rifiutato di ottenere la libertà in cambio di un suo riconoscimento dei nuovi sindacati voluti dal regime. L'offerta è stata fatta personalmente dal ministro dei Sindacati, Stanislaw Ciosek, agli inizi di ottobre, a pochi giorni dalla riunione del Parlamento polacco in cui venne decretato lo scioglimento di Solidarnosc e fu approvata la legge sulla costituzione di nuove organizzazioni sindacali. Varsavia. Danuta Walesa con un figlioletto

Persone citate: Danuta Walesa, Lech Walesa, Stanislaw Ciosek, Walesa

Luoghi citati: Danzica, Polonia, Varsavia