Tartufo da un milione ha vinto a Moncalvo

Tartufo da un milione ha vinto a Moncalvo Prima giornata della 28" Fiera Tartufo da un milione ha vinto a Moncalvo Pesa 514 grammi, raccolto a Grana Monferrato MONCALVO — Un tartufo di 514 grammi, capolavoro e armonia della natura, ha vinto Il primo premio alla 28° Fiera di Moncalvo. L'Ila raccolto a Grana Monferrato Giovanni Castelli e nel ritirare il trofeo, il Tartufo d'oro (valore tre milioni), non ha fatto mistero delle pretese: «Voglio un milione: è un esemplare perfetto", «Ma si rende conto che è un prezzo folle?», ha mormorato un signore. «Si rende conto che il suo tartufo verrebbe a costare 200 mila lire l'etto?» E Castelli: «Mio caro, i capolavori non hanno prezzo. Crede che la Pietà di Michelangelo si possa vendere un tanto al chilo?». // paragone è un po' fuori misura, ma serve a mettere a fuoco il significato di questa Fiera, dove i 50 chili di prodotto presentato sono andati a ruba e le banconote sono passate dai portafogli dei clienti a quelle del trifolau senza recriminazioni. Prezzi dalle 80 mila lire in su, trattative ner- ' vose, mercato acceso. La domanda supera l'offerta, il prodotto è eccellente, chi vuole comprare deve pescare a piene mani nel mucchio di banconote. Non sono pochi 50 chili di tartufo in mia Fiera come quella di Moncalvo? «Direi di no, anzi siamo soddisfatti cosi, — dice il presidente della giuria Emilio Lanfrancone —. n tartufo del Monferrato che, non dimentichiamolo, si distingue per i suoi pregi da quello bianco di Alba, è un gioiello sempre più raro. Il nostro discorso di fondo è la qualità. E non a caro: fra la quantità e la qualità, noi scegliamo la seconda». Una filosofia che gli organizzatori hanno fatto propria. Più che un grande magazzino dove si vendono i tartufi a chili, la Fiera di Moncalvo è una boutique arredata e ammobiliata con gusto doi>c la coreo{grafia si distingue per la signorilità. Una cucina all'aperto dove i cuochi della Pro-Loco hanno preparato i piatti tipici; stand con i prodotti locali: i formaggi della Cooperativa San Martino, i vini della Cooperativa Sette Colli («Slamo finalmente riusciti ad arrivare sul mercato tedesco con una prima vendita di 6000 bottiglie di Chiaretto a una ditta di Amburgo., dice Seroio Demartini dell'ufficio stampa), il pane, i salumi, la gastronomia. Bancarelle eleganti, tovaglie linde, una scric di fotografie dedicate alla ricerca del tartufo. A coordinare le ricette di cucina uno dei massimi esperti in campo nazionale, l'avvocato Giovanni Goria di Asti che regala ai presenti una massima di sapore epicureo: •Non dimentichiamolo mai: il tartufo è il riassunto di tutte le piccole gioie godibili che sono la parte più importante della vita». La giuria (Lanfrancone, Quirino, Giovannetti, Goria, Laureila; presidente onorario l'assessore regionale al Turismo Moretti) ha impiegatopiù del solito a decidere i nomi dei vincitori: Giuseppe Ccresa di Stevani di Rosignano per la categoria trifolau; Giovanni Castelli per la categoria commercianti. Secondi classificati: Ugo Guarnero e Mauro Sarrone di Moncalvo. m.a.

Luoghi citati: Alba, Amburgo, Asti, Moncalvo, Rosignano