Ritorna in assise Piancone terrorista venata dal nulla

Ritorna in assise Piancone terrorista venata dal nulla Per riesaminare la sentenza dei giudici di primo grado Ritorna in assise Piancone terrorista venata dal nulla Già condannato all'ergastolo - Nell'aprile del '78 faceva parte del commando br che uccise la guardia delle Nuove Cotugno Cristoforo Piancone «il terrorista venuto dal nulla» torna stamattina in Corte d'assise per il processo d'appello. L'undici aprile 1978 faceva parte del «commando» che ha ucciso la guardia delle carceri Lorenzo Cotugno. In primo grado era stato giudicato colpevole dell'ergastolo. E' difeso dall'avvocato Aldo Perla il quale, nei motivi d'appello, ha sostenuto che il. verdetto deve essere riesaminato. Soprattutto perché le accuse contro l'imputato sono basate quasi unicamente sulla testimonianza del «penti' to» Patrizio Peci il quale, pe rò, non si era nemmeno pre sentalo in aula per confer marie di persona. L'agguato a Lorenzo Cotugno era stato organizzato mentre la colonna romana delle «bierre» teneva prigioniero Aldo Moro. Doveva essere uno degli attentati per impegnare gli inquirenti su diversi fronti impedendo loro di concentrare gli sforzi nella ricerca della prigione del presidente democristiano. Lorenzo Cotugno, 31 anni, moglie e una bambina che adesso frequenta la terza elementare, muore crivellato di colpi sul maciapiede di Lungodora Napoli 60 davanti a casa sua. In passato aveva ricevuto una serie di minacce e due mesi prima gli avevano incendiato l'automobile. Era uscito di casa per andare a lavorare alle 7.30. L'ascensore lo porta dal quinto piano a terra: gli assassini — secondo la ricostruzione degli inquirenti — sono già appostati. Quando le porte automatiche si aprono Piancone spara, un colpo dopo l'altro, fino a vuotare il caricatore della rivoltella. L'eco delle detonazioni è attutito da un rudimentale silenziatore costruito con un pezzo di pompa da bicicletta riempito di pa glia di vetro. Cristoforo Piancone

Luoghi citati: Napoli