Le Rane vincono due volte il gran Palio degli asini '82 di Sergio Trombetta

Le Rane vincono due volte il gran Palio degli asini '82 Alba in festa ieri per la «Giostra delle cento torri» Le Rane vincono due volte il gran Palio degli asini '82 Finale annullata per invasione di campo - Nella replica si attenua lo stesso borgo con il fantino Libeccio a cavallo di Mareggiata - La sfilata storica e gli sbandieratori DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE ALBA — Questa volta Luigi Molino con ce l'ha fatta. Forte di sei vittorie, il favorito della gara era lui. ma per l'82 il Palio degli Asini di Alba è andato al Borgo delle Rane che ha corso e vinto la finalissima due volte: la prima, annullata per invasione di campo, e la seconda, quella buona e defintiva. Il fantino Libeccio ha battuto tutti a cavallo di Mareggiata. La tradizionale corsa dei somari si è svolta nel tardo pomeriggio di ieri nel grande cortile del Convitto Civico di Alba, sotto un sole tiepido e autunnale. La gara degli asinelli, grottesca parodia del Palio di Asti, ha concluso una giornata di festa Sono da poco passate le tre del pomeriggio quando la bella fanciulla vestita di bianco e di rosso che rappresenta la città di Alba fa il suo ingresso nell'arena del Palio. La seguono i tamburini, gli sbandieratori e poi i figuranti dei sette borghi. Sono sfilati tra due ali di folla (in tutto circa 50 mila persone), lungo le case medioevali di via Maestra e di piazza del Duomo. Il Borgo dei Brichet. con le sue sei vittorie, apre la sfilata. Lo seguono il Borgo delle Rane (tre vittorie, e quella di ieri fa quattro). Borgo del fumo (2 vittorie). Borgo dei Patin e del Tesor, e Borgo San Martino (entrambi una vittoria). Borgo della Moretta e Borgo di San Lorenzo (nessuna vittoria tutti dite). Ogni rione rappresenta scene di vita medioevale (l'Osteria, il mercante di stoffe, la giostra del saraceno) e poi tutti insieme, una volta nell'arena, danno vita alla rievocazione storica. Quest'anno si tratta di un episodio del 1303 documentato dal «Rigestum Communis Albac: la cacciata di Guglielmo Rapa (ghibellino) e l'elezione a podestà di Oddone del Carretto con il quale tornano in Alba i guelfi De Braida. «E' questa rievocazione storica che differenzia il nostro palio dagli altri — dice il presidente Silvio Blangctti — noi ! non ci Umiliamo ad una sfilaita. Un'altra caratteristica è ìclie gli asini non sono portati l in gara dai borglii, ma vengono assegnati, per sorteggio, pochi minuti prima della corsa«. E infatti gli asineli!, tutti insieme, se ne stanno in un recinto mentre nell'arena gli sbandieratori danno prova di bravura facendo guizzare e volare in cielo gli stendardi E intanto l'arena è pronta per la corsa. Entrano in pista gli asinelli (arrivano dal Col di Tenda, e sempre più diflicile trovarli) e al via della prima manche Mareggiata dimostra subito di essere un predestinato alla vittoria. Montato da Libeccio, il somarello nero compie a! trotto i regolamentari giri del campo. Gli altri somari invece fanno di tutto tranne che correre. In finale entrano cosi i somari di Rane. Brichet e San Lorenzo. Alla seconda manche si affermano di nuovo Rane. Moretta e Brichet. Alla finalissima Mareggiata corre come un fulmine: ma i borghigiani imprudenti invado! no il campo prima dell'arrivo degli altri concorrenti e la gara è invalidata. Poco male, si corre di nuovo, e Mareggiata, asinelio di razza, conferma le sue doti, vincendo di nuovo. Ora non resta che pensare alle polemiche del dopo-Palio e prepararsi a quello dell'anno prossimo, con un occhio a quello di Asti. Sarà l'edizione '83 quella che vedrà di nuovo, dopo sei secoli, gli albesi correre questa volta con i cavalli? Non si sa ancora. Sergio Trombetta Gi) Alba. Ogni metodo è buono per costringere i somari a correre nella direzione giusta e raggiungere il traguardo (foto Giovannini)

Persone citate: Braida, Brichet, Giovannini, Guglielmo Rapa, Luigi Molino, Rane, Silvio Blangctti, Speciale Alba

Luoghi citati: Alba, Asti, Borgo San Martino