Diffamazione di Pannello Multa (300 mila) al pei

Diffamazione di Pannello Multa (300 mila) al pei Diffamazione di Pannello Multa (300 mila) al pei Ma per i giudici nove punti su dieci del volantino elettorale erano solo «critiche politiche» «Pannella è stato candidato nelle liste di Nuova Repubblica capeggiata da Randolfo Pacciardi, amico di Edgardo Sogno e di Junior Valerio Borghese»; per questa frase, pubblicata su un volantino diffuso a Torino dal pei alla vigilia delle elezioni politiche del '79, il segretario provinciale del pei, Renzo Giannotti, è stato condannato ieri dai giudici della prima sezione del tribunale (pres. Cucchiara) a 300.000 lire di multa, a pagare 5 milioni come primo risarcimento. I complessivi danni morali, quantificati da Pannella in un miliardo saranno stabiliti in separata sede. I giudici hanno anche deciso che la sentenza sia pubblicata su «l'Unità» e «La Stampa». Il volantino conteneva altre nove frasi, una delle quali affermava che «Pannella aveva paragonato i partigiani di via Ras eli n ai terroristi»; su questa parte dei documento il segretario Giannotti è stato assolto per aver esercitato un diritto di critica politica previsto dall'art. 21 della Costituzione. A testimoniare sull'estraneità di Pannella dalle liste di Nuova Repubblica erano venuti i parlamentari radicali Emma Bonino, Franco De Cataldo, Massimo Teodori e Marco Berneschi e la scrittrice Camilla Cederna. Ieri mattina sono stati interrogati il senatore della sinistra indipendente Silver». Corvisieri, l'on. Antonello Trombadorl, il segretario della federazione romana del pei Paolo Emilio Ciofi. Trombadorl e Corvisieri hanno ribadito che più volte Pannella ha paragonato le violenze dei brigatisti a quelle compiute dai partigiani durante la guerra di liberazione.

Luoghi citati: Torino