Tre proposte di Spadolini a Reagan per far cadere le sanzioni anti-Urss di Luca Giurato

Tre proposte di Spadolini a Reagan per far cadere le sanzioni anti-Urss Martedì comincia la visita in Usa del presidente del Consiglio Tre proposte di Spadolini a Reagan per far cadere le sanzioni anti-Urss ROMA — La crisi della distensione e quella dell'economia mondiale hanno alterato I rapporti commerciali Stati Uniti-Europa e Spadolini parte il 2 novembre per una visita ufficiale a Washington che si annuncia tra le più difficili e complesse tra le tante compiute da un presidente del Consiglio italiano. A complicare 1 rapporti c'é II problema, ancora non risolto, del gasdotto con l'Urss e lai vicenda Pignone. Al Consiglio del ministri di ieri 11 governo italiano ha condannato le sanzioni commerciali volute dall'amministrazione Reagan ma Spadolini parte per gli Stati Uniti con un plano assai più ambizioso che non la sola proposta di revoca di «misure unilaterali, che incrinano lo spirito di coesione e rischiano di aggravare la situazione produttiva dell'occupazione nel Paesi europei». Il piano che 11 presidente del Consiglio e ti ministro degli Esteri Colombo esporranno a Reagan è 11 seguente: basta con le sanzioni, che innestano una spirale di guerra commerciale che vedrà tutti sconfitti. Bisogna voltare pa¬ gina, prendere lo spunto dai dissidi emersi negli ultimi tempi nel rapporti commerciali e predisporre una politica concreta, con proposte precise, verso l'Urss e 1 Paesi dell'Est. Il piano, che Stati Uniti ed Europa devono concordare punto per punto tra di loro, sin nei dettagli, deve basarsi su tre «cardini» inviolabili: 1) fine del crediti agevolati all'Urss, che non è un Paese né povero né del Terzo Mondo, ma una super-potenza dalle risorse Inesauribili; 2) contenimento cauto e razionale del trasferimenti e delle risorse della tecnologia occidentale verso l'Est; 3) clausole ferree per evitare che questa tecnologia venga utilizzata per ay- vantaggiare la micidiale macchina bellica sovietica. Naturalmente, verrà detto r Reagan che gli accordi già stabiliti devono essere rispettati' al gasdotto, sul quale In Italia non ci sono più contrasti tra ministri e partiti della maggioranza, deve essere dato un «disco verde» Internazionale. Il Consiglio del ministri ha approvato questa strategia globale. Spadolini ha detto che «la gravità dell'attuale crisi economica mondiale, che per tanti versi non ha precedenti nella politica economica del dopoguerra, impone un rinnovato sforzo di solidarietà tra le democrazie industriali, ed assegna In particolare alla partnership euro-americana un ruolo di propulsione e di corresponsabilità». Con il viaggio In America, si punta dunque ad un miglioramento dei rapporti EstOvest e si tenta un rilancio del processo di distensione. Per la tormentata vicenda del gasdotto (anche la scadenza di fine ottobre è slittata ma. a quanto pare. 1 sovietici continuano più o meno tranquillamente ad aspettare) il presidente del Consiglio ha dichiarato, alla fine della riunione. che «trattandosi di un tema serio, è stato affrontato in modo molto sèrio... n ministro dell'Industria. Marcora, e del Commercio con l'estero, Capria, hanno parlato del «legame» tra il gasdotto siberiano e quelio algerino. E' stato precisato che «l'accordo sul gasdotto algerino deve essere perfezionato sul plano tecnico... Il ritorno è atteso per l'8 novembre, una settimana prima del nuovo Incontro Imprenditori-sindacati sul costo del lavoro. Una settimana che servirà a Spadolini per incontrare nuovamente i contendenti dell'uno e dell'altro fronte, per tentare una intesa Improbabile, ma non Impossibile. Il governo, comunque, non Indietreggia di un passo dal suoi propositi: se entro 11 30 novembre industriali e sindacati non avranno trovato l'intesa, la proposta di Palazzo Chigi sul costo del lavoro, anche se non per decreto-legge, ci sarà. Subito dopo, ognuno si assumerà le proprie responsabilità e il giudizio finale, entro gennaio, potrebbe anche essere pronunciato dagli elettori. Luca Giurato

Persone citate: Capria, Marcora, Reagan, Spadolini