Bende e medicine sei mesi di attesa

Bende e medicine sei mesi di attesa Burocrazia negli ospedali Bende e medicine sei mesi di attesa Nell'Usi e nella V Commissione regionale richieste di spiegazioni - I medici: «Siamo ignorati» Clie cosa accade alle Molinette? La domanda che abbiamo formulato martedì mattina, relativamente alle dimissioni dei professori Zardini e Lenti, ha interessato i gruppi di minoranza dell'Usi torinese 1-23 che hanno ripresentato una richiesta già fatta nella riunione del 30 settembre scorso al Comitato di gestione. A nome della de, Walter Martini ha chiesto di discutere «te situazione degli ospedali torinesi e in portico- \ lare di quelli cllntctzzatt».' Inoltre sollecitava, segnalan- j do che analoghe richieste era- ' no già state fatte nel maggio ! scorso, «una profonda analisi delle istanze e proposte che1 provengono dalle forze sociali, dagli operatori sanitari e am-\ ministrativi, al fine di deter- \ minare quei provvedimenti ' urgenti che il Comitato deve assumere per consentire un ■ più adeguato ed efficiente servizio sanitario e per far uscire le strutture e i presidi ospedalieri dall'attuale grave crisi morale, organizzativa e gestionale in cui si trovano». i '.Sono passati mesi, la crisi si \ è aggravata, la lamentela dei \ medici, causa parziale di que-1 sto sciopero e del malconten-1 lo generale, è una sola: «Nes- i suno si degna di chiedere il nostro parere; non siamo in- j terpellatl mai, ogni decisione \passa su di noi senza che pos-1 siamo dire una parola». A me-1 no di non fare sciopero, che è ! sempre impopolare. j In questi mesi è perù stato | presentato il «Progetto poliambulatori e ospedali di Torino» che comporta una revisione del Piano sanitario regionale, uscito senza le indicazioni per la città. Eppure Torino è punto di riferimento per tutta la regione e, per alcune specializzazioni — cardiologia, cardiochirurgia quando sarà riattivata, trapianti renali, trapianti di corDèa, ematologia, anche nazio-' naie. Di questo piano torinese, che già abbiamo illustrato nelle linee relative alla suddivisione dell'Unica Usi in un I numero ancora impreclsato (da 7 a 11). non compare più il day-hospital, l'ospedale dlur no che fino a qualche tempo ' fa veniva indicato come strut- ; tura indispensabile per il con! trollo e la cura di certe malat tie evitando ricoveri, e quindi 1 spese. Che cosa significhi questa soppressione, nessuno \ lo ha ancora spiegato, \ Il tema del riordino degli ' ospedali e dei poliambulatori torinesi è da tempo all'esame ■ della V Commissione del Con¬ sigilo regionale. «In tutte le nostre discussioni — dice il dott. Aldo Ratti, consigliere regionale per la de — notiamo i una grande debolezza della '.Regione nei confronti della \ città di Torino. Il Piano soclo \ sanitario è stato impostato sul 1 "resto del Piemonte" e ha da1 to disposizioni drastiche per i quanto riguarda soppressione di ospedali e di ambulatori, j Per Torino invece si attendo \no le decisioni della città», 1 Questo è uno dei punti dif1 flcili: ma non il solo. «Non è ! pensabile che gli ospedali — j prosegue Ratti — debbano | passare, per quelle che sono le esigenze immediate, attraverso una trafila burocratica che fa arrivare bende e medicinali sei mesi dopo la richiesta. La prima cosa da fare è sveltire queste procedure», d. garb. '

Persone citate: Aldo Ratti, Ratti, Walter Martini, Zardini

Luoghi citati: Piemonte, Torino