Al Centro protesi in giornata i tecnici sostituivano i medici

Al Centro protesi in giornata i tecnici sostituivano i medici Processo contro titolari e personale dello studio di corso Unione Sovietica Al Centro protesi in giornata i tecnici sostituivano i medici L'inchiesta avviata dopo la denuncia di una cliente colpita da choc anafilattico - L'anestesista si difende: «Senza il mio aiuto sarebbe morta» - Estrazioni fino a 10 denti per volta Nell'aula della terza sezione penale del tribunale (pres. Jannibelli), affollata all'inverosimile da curiosi, mentre nel corridoio attendevano i testimoni (una cinquantina),, è cominciato, ieri, 11 processo contro il Centro medico-dentistico di corso Unione Sovietica 433, specializzato nell'applicazione di «protesi in 24 ore.. Sul banco degli imputati 11 dott. Antonio Ponzetto, 56 anni, Coazze, via Italia 27, l'anestesista Carlo Alberto Zaccagna. 44 anni. Rosta, via D'Annunzio 23, l'odontotecnico Giorgio Bonfiglio, 28 anni, via Bon 2, i due tecnici Giampietro Secco, 22 anni, San Maurizio, via Canua 43, e Carlo Plsciotta, 25 anni. Assente un sesto imputato, l'odontotecnico Rinaldo Beltramo, 35 anni, Trana, strada Pianca 31 (difeso dagli avv. Pazzi e Mazzucchetti). Il medico, l'anestesista e i due odontotecnici devono rispondere di associazione per delinquere, concorso in esercizio abusivo della professione medica e di truffa. L'anestesista Zaccagna, assieme ai due odontotecnici, di omissione di soccorso a una cliente, Giannina Di Guilmi, che, dopo l'estrazione di 4 denti, preceduta da una anestesia, fu colpita da choch anafilattico (soltanto per l'intervento di un altro medico la donna fu trasportata alle Molinette dove rimase per molti giorni in sala di rianimazione). I due tecnici, infine, sono accusati di esercizio abusivo della professione sanitaria. L'intera mattinata è stata dedicata all'interrogatorio degli imputati. Il dottor Ponzetto (difeso dagli avv. Mazzola e Altara) ha affermato che il suo compito nel centro di corso Unione Sovietica era quello di procedere alle estrazioni di denti: «Era Beltramo a trattare con i clienti e a stabilire il lavoro». L'anestesista Zaccagna (difeso da Minni e Neppi Modona): «Alla paziente Di Guilmi iniettai una dose minima di soli 3 centimetri cubici. Lo choch anafilattico purtroppo non può essere previsto. Quando mi resi conto della situazione intervenni e feci quanto era possibile. Sono convinto che senza il mio aiuto la paziente sarebbe morta». ■ Il pubblico ministero Vitari e il presidente Jannibelli gli hanno chiesto perché nella dichiarazione rilasciata al figlio e al marito della donna parlò di «lieve stato di choch» e non menzionò l'iniezione di adrenalina. Zaccagna ha replicato: -Quella era un'informazione sulla terapia appena eseguita e non un certificato medico». L'odontotecnico Bonfiglio (avv. Rossomando e Mazzucchetti) ha ammesso che anch'egli faceva le estrazioni: • Trattavo quasi sempre io con i clienti. Quasi tutti volevano l'anestesia totale e la protesi in giornata». Presidente Jannibelli: «Ma è vero che a volte avete estratto anche una decina di denti?». Bonfiglio e il medico Ponzetto hanno ammesso, «ma erano denti in pessimo stato, già traballanti». I tecnici Secco e Pisclotta (avv. Forno e Solito) hanno ammesso di aver visitato i clienti, preso impronte dentarie miiiMiimiiiiiiiiHiiMiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiii Secco e Pisciotta, l'anestesista Zaccagna e il medico Ponzetto; «on occhiali e baffi, Bonfiglio

Luoghi citati: Coazze, Guilmi, Rosta, Trana