In Sicilia la mafia degli agrumi miliardarie con i contributi Cee

In Sicilia la mafia degli agrumi miliardarie con i contributi Cee Sette ordini di cattura a Palermo, arrestati due funzionari statali In Sicilia la mafia degli agrumi miliardarie con i contributi Cee DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PALERMO — Si affacciano inquietanti connessioni tra | presunti mafiosi ed operatori j agrumicoli. E affiorano gros- j se trufle ai danni della Comunità economica europea, da cui sarebbero stati ottenuti contribuii destinati alla «distruzione agevolata» o all'industria di trasformazione di arance e mandarini che. invece, sono siati poi venduti sui mercati del Nord Italia ed | esteri. Non è un giro d'affari stra- I biliante come quello in cui so- no coinvolti ..picciotti» e I ..don» collegati al bttisi'gy^dell'eroina, calcolato in § mila miliardi l'anno nella soiaSicilia. ma comunque un vasto traflico'basatosu protezioni e cooperative' fantasma o paravento di chissà quali e quante attività illecite. La polizia sta venendo a capo di questa ennesima ed aggrovigliata storia di mafia ed ha arrestato tre persone. Altre ne ricerca. Sono finiti in carcere i funzionari dell'Ice (Istituto per il commercio | estero) Eugenio Di Camillo. 48, anni, nato a Messina, in servizio presso l'Ufficio Ice di Cosènza, e Filiberto Cardarelli. 36 anni, in forza alla sede di Latina Terzo arrestato il ra- j gionier Giacomo Cina. 23 an-j ni. contabile in una cooperativa della borgata palermitana Croceverde Giardini. Il sostituto procuratore Alberto Di Pisa, uno dei rr.a;r.strati più impegnati r.eii inchiesta antimafia in corso a Palermo, ha già emesso ordini di cattura per truffa, corruzione ed altri reati, tra cui il falso. Ma per il momento alla polizia sono sfuggiti i personaggi maggiormente in vista coinvolti nella vicenda. Si tratta dei fratelli Michele e Salvatore Greco, di 58 e 55 anni, considerati i capi assoluti della mafia agrumicola, latitanti dall'estate scorsa, quan-, do vennero accusati di asso-, dazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale deila droga. I Greco sono proprietari di decine e decine di ettari d'agrumeti, e di palazzi che valgono molti miliardi. Ora i due potenti fratelli (che secondo alcuni sarebbero riparati ne- ! gli Stati Uniti, mentre per altri si nasconderebbero in] Francia) vengono chiamati in causa anche per la truffa ai danni della Cee. Per lo stesso caso Di Pisa ha anche incriminalo Giovanni Di Pace. 51 anni, e Michelangelo Aicllo. 50. altri due j noti esportatori di agrumi, in I ^?.?." pratica, -al Greco-e agli prevalenza limoni. Pure que-; sti due sono di fatto irreperi-| bili. Nella caserma Cairoli, sede della Squadra Mobile, il diri-!gente Ignazio D'Anione è1avaro di particolari. Dice:!..L'indagine è tuttora in corso, siamo convinti (.'he rispetto nI- le gigantescìie attività della mafia, questa sia tutto som- maro marginale, ma è pur sempre una truffa per mi-liurdi». altri che si avvalevano, pare, della complicità dei funzionari corrotti, sarebbero andati parecchi miliardi per agrumi che attraverso l'Ice e l'azicn- da di Stato agricola. Aima. non sono mai stati distrutti o trasformali in marmellate od essenze, ma invece fruttuosa- mente commerciati. La truffa dunque avrebbe dato modo di guadagnare due volle: da un lato ottenendo i contributi che la Cee concede per la distruzione e la trasf or- inazione degli agrumi, dall'ai-Uro lato vendendo a prezzo ì normale le stesse partile. Antonio R avida

Persone citate: Alberto Di Pisa, Cairoli, Di Pisa, Filiberto Cardarelli, Giacomo Cina, Giovanni Di Pace, Greco, Ignazio D'anione, Michelangelo Aicllo, Salvatore Greco

Luoghi citati: Francia, Messina, Nord Italia, Palermo, Sicilia, Stati Uniti