Un balletto degli equivoci fa rinviare processo a Peci

Un balletto degli equivoci fa rinviare processo a Peci Nell'aula delle Vallette, tra confusione e stupore Un balletto degli equivoci fa rinviare processo a Peci Per errori burocratici, cellulari e scorte sbagliano tribunale, non si trovano i testi, tardano le citazioni - Se ne riparlerà a dicembre giudizio contro Patrizio Peci, superpentito delle Br, e i suoi ex compagni Gianfranco Matacchini, Giuseppe Mattioli, Diego Lovato, Angela Vai, Silvana Innocenzi e Rocco Micaletto. Devono rispondere di una rapina, del settembre '77, episodio lontano e banale se confrontato con le Imputazioni gravissime che pendono sul capo degli accusati. Alle 8.45 — un quarto d'ora prima dell'inizio dell'udienza — l'aula delle Vallette è deserta. Polvere, sedie rivoltate a gambe in su sui banchi, non l'ombra di un carabiniere. Un paio di telefonate e Pempinelli chiarisce tutto. Imputati e scorte (poiché si tratta di terroristi per il servizio d'ordine sono stati mobilitati oltre cento uomini) sono finiti al tribunale, in via corte d'appello. Attesa di un'ora, poi alla spicciolata giungono i cellulari. Uno sbaglia anche strada e invece di raggiungere l'aula imbocca la via per il nuovo carcere. Meno imprevidente la burocrazia con Matacchini e Mattioli. Dal carcere speciale di Nuoro sono partiti lunedi, per una notte è stato trovata loro una cella nella superprigione di Cuneo. A completare il quadro di inefficienza, la ritardata citazione (al di fuori dei termini di legge) di alcuni accusati. Su tale «svista» s'inpunta l'avvocato Perla, e il processo slitta al 17 dicembre. Con grande delusione di Peci, che se in questo processo avesse ottenuto, com'era probabile, il beneficio della libertà provvisoria o la sospensione condizionale della pena, sarebbe potuto uscire subito La Innocenzi, dove si trova ora?-. Se lo chiedono il presidente della quinta sezione del tribunale, Pempinelli, il pubblico ministero Rinaudo, i difensori Mittone, Perla, Albanese e Tardi, i pochi carabinieri che presidiano l'aula giudiziaria delle Vallette. Intrecciarsi di risposte e supposizioni («Sino a ieri la brigatista risultarla detenuta nel supercarcere femminile di Messina-, «Sì, però è purtita, arriverà-, «D'accordo, ma quando? Oggi, domani, per i Santi?-, «Iioh„). finché giunge l'annuncio: «La Innocenzi sarà qui tra breve, il cellulare è già a Torino-. Risolta un'incognita, se ne affronta un'altra. Che fine ha fatto Rocco Micaletlo? Viene o no? Nuovo balletto di congetture: «Ha fatto sapere di voler essere tradotto da Roma, dove è processato per il sequestro di Moro-: «Macché, ha rinuncialo, c'è un fonogramma-; «Neppure il suo avvocato lo sa: che facciamo, quindi?.,. Cosi, in un clima da farsa, nasce (per morire subito) il Patrizio Peci senza processo

Luoghi citati: Cuneo, Messina, Nuoro, Roma, Torino