La Spagna oggi alle urne

La Spagna oggi alle urne La Spagna oggi alle urne (Segue dalla l'pagina) L'ultimo slogan che la ucd ha lancialo è il psoe non può governare (o almeno non può governare da solo). E' una proposta e una speranza del leader Lavilla di poter condizionare il futuro governo già che si trova condannato a perderlo. Il gabinetto Gonzalez sarebbe per forza più moderato se oltre al socialisti dovesse includere ministri centristi. Un governo psoe-ucd non segnerebbe il ritorno al 1936, cioè il ritorno della Spagna alla situazione legale capovolta militarmente da Franco. Quali possibilità ha la ucd di moderare la prepotente avanzata di Gonzalez? Nelle passate elezioni il partito del centro aveva ottenuto il 34.7 e il 34.3 per cento dei voti, con 165 e 168 deputati. Non poteva governare da solo ma si appoggiava ai gruppi nazionalistici moderati, baschi e catalani. Oggi le previsioni portano lanicd ài solo 5 o 6 per cento di voti è' fra 7 e 12 deputati. Governare logora anche a Madrid, ma più di tutto la ucd si è sgretolata a causa della defezione dei .socialdemocratici, passati con Gonzalez, dei liberali e poi in consc- gu cu za della clamorosa uscita dal partito poliedrico del suo fondatore, presidente e leader fra carismatico e monumentale, Adolfo Suarcz. Ora una parte del centro dovrebbe agglomerarsi appunto attorno a Suarez. il quale con molto ritardo e molti ripensamenti, com'è sua abitudine, è sceso In lizza con un altro partito di sua marca, il centro democratico sociale. Un centrosinistra che punta allo stesso obiettivo di Lavilla: imporre a Gonzalez vincente una coalizione moderata. Quella con Suarez sarebbe per 11 capo socialista più consona, in quanto più progressista e meno limitativa. Con una unica aggravante: anche se nella campagna Gonzalez e Suarez non si sono scambiati che complimenti, tra i due belli della Spagna democratica.! c'è un astio antico. L'apporto di Suarez poi, sempre secondo le previsioni, dovrebbe essere minore di quello di Lavilla: 3.57. di voti e 5 deputati. Il crollo del centro ha latto prospettare per Gonzalez, nelle previsioni, il necessario per raggiungere la fatidica barriera del 40 per cento ma ha permesso pure alla Aliamo Popular di Manuel Fraga di diventare l'unica e grande opposizione di destra moderata. L'ex ministro di Franco (mandato ad essere giusti per eccesso di liberalismo in esilio dorato a far l'ambasciatore a Londra, dove aveva imparato la democrazia al punto di cs seme slato al ritorno uno dei fautori nella qualilà del pri ino ministro post-franchista degli Interni) compie oggi nei sondaggi un balzo spettacolare dall'8 al 20-22 ikt cento dei voti, moltiplicando la rappresentanza parlamentare da soli 9 deputati, quanti ne aveva, a 87 o addirittura 107. Più cocciuto di tutti, più condottiero (per non dire «duce..) che leader politico. Fraga inulta alla presidenza. Quindi da escludere una sua alleanza governativa con Gonzalez. Se le previsioni risulteranno capovolte è possibile una sua coalizione con la ucd di Lavilla, in nessun caso con la cds del suo acerrimo nemico Suarez, il quale gli aveva soffiato la poltrona di primo ministro della democrazia che Fraga considerava già sua. Quindi la nuova mappa politica sarebbe in ordine: la I Brande sinistra di Gonzalez. la grande destra di Fraga, un debole centro diviso fra Lavilla e Suarez e, fanalino di coda, il pce fli Carraio. Quest'ultimo è pure una delle grandi sorprese, sorpresa alla rovescia, scaturite dai sondaggi. Cardilo passerebbe dal 10,4 per cento di voti e 23 deputati al 5 per cento e fra 8 a 11 posti nel Congresso. Cacciando dal pce i leninisti da un lato e gli eurocomunisti dall'altro ha finito con 11 dimezzare da solo i propri effettivi. L'ultima trovata dell'abile prestigiatore eurocomunista è questa: dopo aver dato a Gonzalez, durante tutta la campagna, dell'opportunista e del transfuga (dalla sinistra al centro) ha dichiarato alla fine che «fa Dittarla dei compagni del psoe sarà anche una vittoria nostra, cioè del pce.. Anche qui 11 partito comunista pretende di aver vinto pure quando Iierde. Sarà la ragione per cui Gonzalez respingerebbe certamente la velata proposta di coalizione, indirizzatagli da Cardilo, anche se avesse bisogno dei suol voli. La Spagna In questo non è la Francia. Infatti l'ultimo appello di Gonzalez agli spagnoli è slato questo: «Se volete il cambio, facilitatemi il compito facendomi governare da solo-. E' la sfida cruciale delle odierne votazioni. Se riesce, da domani sarà un'altra Spagna. Signori generali permettendo. Non avverandosi, cioè, quello che 11 direttore del prestigioso El Pois, Febrlan. intitola ricalcando Garda Màrquez - El golpe anunciado». in un ultimo grido, più di scongiuro che di allarme. Frane Barbieri vi Manuel Fraga Adolfo Suarez

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