A Baires altri sei cimiteri clandestini diceno le ce madri»

A Baires altri sei cimiteri clandestini diceno le ce madri» A Baires altri sei cimiteri clandestini diceno le ce madri» BUENOS AIRES — L'intervento della magistratura argentina sul clamoroso caso delle «tombe anonime» scoperte in un cimitero alle porte della capitale potrebbe segnare l'inizio della soluzione dell'angoscioso problema degli «scomparsi», sul quale il governo non ha fornito finora alcuna risposta concreta. L'ipotesi che esistano fosse comuni uguali a quelle trovate venerdì scorso in altri cimiteri argentini è stala avanzata da una delle dirigenti del movimento «Madri di Plaza de Mayo», che da anni sollecitano notizie sui figli scomparsi, secondo la quale esisterebbero altri «cadaveri non identificati nei cimiteri Chacarita, La Piata, Lomas de Zamora, Avellaneda, Boulogne e Santa Monica., tutti a Buenos Aires e nel dintorni. 1 registri del cimitero Grand Bourg, nel quale sono state rinvenute 88 fosse comuni con 400 cadaveri che po trebberò appartenere a persone scomparse fra il 1976 e il 1979, durante la repressione della guerriglia, sono stati sequestrati sabato scorso dal giudice Hugo Gandara, il quale ha raccolto formalmen te la denuncia fatta venerdì in pubblico da dirigenti di or ganlsmi legati alla difesa dei diritti umani. L'intervento del magistrato stato confermato ieri dal sindaco di General Sarmiento, il sobborgo in cut si trova il cimitero, a un gruppo di 250 Madri di Plaza de Mayo». 11 sindaco, José Lombardo, ha garantito alle «madri» che non sarà rimosso alcun cadavere dalle fosse comuni Gandara ha già ordinato l'apertura di un'inchiesta per accertare l'identità del morti e le circostanze in cui furono Inumati. Un dirigente dell'Assemblea permanente per la difesa dei diritti umani ha annunciato che nei prossimi giorni sarà denunciata formalmente -l'esistenza di altri cimiteri che ospitano numerosi cadaveri non identificati'. ROMA — -Un pressante intervento sul problema degli scomparsi e dei detenuti politici in Argentina- è stato chle sto, con una lettera al Papa, da due donne del «Comitato familiari scomparsi» dopo la scoperta di un cimitero clandestino alle porte di Buenos Aires con 1 resti di 400 persone. Le autrici della lettera, Doza Salas Guagnin e Angela Paolin de Boitano, hanno domandato «di conoscere l'identità di questi morti ».

Persone citate: Angela Paolin, Boitano, Boulogne, Gandara, Hugo Gandara, José Lombardo, Lomas, Salas, Sarmiento, Zamora

Luoghi citati: Argentina, Baires, Buenos Aires, Roma