In Polonia passa la legge per il lavoro obbligatorio

In Polonia passa la legge per il lavoro obbligatorio Dodici no e veritidue astensioni su 460 deputati In Polonia passa la legge per il lavoro obbligatorio VARSAVIA — Il progetto di legge sul lavoro obbligatorio è stalo approvalo ieri dal Parlamento polacco con 12 voti contrari e 22 astensioni (il Sejm conta 460 deputali). Hanno votato contro i membri del gruppo parlamentare cattolico vicino all'episcopato «Pzks», l'Indipendente Malczuzynski ed alcuni rappresentanti del «Sd»; tra gli astenuti, 1 deputati del gruppi cattolici laici filogovcrnativi «Pax» e «Chss». Il Parlamento ha anche approvato il progetto di legge per la salvaguardia della moralità dei minorenni e la legge contro l'alcolismo. Il discusso provvedimento prevede che tutte le persone di sesso maschile tra 118 anni ed 1 45 saranno iscritte auto- o r i o a mancamente in liste speciali se per oltre tre mesi non lavoreranno o non studieranno. In un primo tempo queste persone saranno destinate a incarichi determinati o a istituti d'istruzione; tuttavia, «nel caso in cui, nonostante l'aiuto nella ricerca del lavoro,,, continuino a rifiutare di lavorare o studiare, saranno Iscritte in altri elenchi definiti: «Lista di chi persiste nel rifiutarsi di lavorare senza che vi siano ragioni giustificate.. Questi «iscritti» potranno essere chiamati a rendere conto di fronte agli organi amministrativi dei motivi o delle cause per cui non lavorano e a spiegare quali sono le loro fonti di reddito. La legge prevede infine pene da 3 mesi fino a 2 anni di prigione per le persone che rifiuteranno di lavorare: l'entità della pena varia in base alla -nocività sociale del loro comportamento,,. Il rapporto del procuratore generale Rusck ha aperto la seduta del Sejm: dall'inizio dello stato di guerra (13 di cembre 1981) fino ad oggi i tri bunall militari e quelli ordi nari hanno giudicato per di rettissima 11.980 casi, dei quali 2468 politici. Nei primi nove mesi dell'anno sono state commesse 293 mila infrazioni alle leggi sullo stato d'assedio; 211 mila hanno riguardato reati penali, e 63 mila reati economici. Negli Anni 70 il Sejm respinse una legge sul -fannulloni-. Leggi analoghe sono in vigore in altri Paesi socialisti, per esemplo nell'Urss, dove 1 dissidenti licenziati possono essere condannati al lavoro coatto o alla prigione in quanto parassiti irrecuperabili. Il progetto è stato presentato dal parlamentare del poup Stefan Fiuk, il quale ha rivelato che l'episcopato polacco aveva Inviato una lettera alla presidenza del Sejm chiedendo di non adottare la legge, secondo 1 vescovi -contraria all'interesse sociale-. Fiuk ha ribattuto che è difficile essere d'accordo con l'atteggiamento dell'episcopato, perché proprio nell'Interesse dei lavoratori 11 provvedimento è stato presentato. Si è appreso inoltre che 50 deputati hanno chiesto l'avvio dei processi contro sei ex dirigenti estromessi o caduti in disgrazia: l'ex segretario generale del partito, Edward Gierek; gli ex primi ministri Jaroszewicz e Babiuch, e tre funzionarli silurati nell'autunno del 1980, sull'onda degli scioperi che portarono alla creazione di Solldarnosc. Gierek e gli altri sono in campi di internamento o agli arresti Oggi e domani si svolgerà il 10° plenum del Comitato centrale del poup.

Persone citate: Edward Gierek, Gierek

Luoghi citati: Polonia, Urss, Varsavia