Nella Jugoslavia stretta d'austerità ospite da ieri il romeno Ceausescu di Alfredo Venturi

Nella Jugoslavia stretta d'austerità ospite da ieri il romeno Ceausescu Svalutazione del dinaro, poi benzina razionata: un litro e mezzo per auto Nella Jugoslavia stretta d'austerità ospite da ieri il romeno Ceausescu DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE BELGRADO — Non era certo negli scopi della visita, programmata da tempo: ma è toccato al presidente romeno Nlcolae Ceausescu Inaugurare, per cosi dire, la seconda settimana dell'austerità jugoslava. Ceausescu è arrivato a Belgrado ieri mattina, si tratterrà fino a domani. Lo hanno accolto, con calore e misura, 1 dirigenti di turno della leardeshlp collettiva a rotazione, che gestisce l'ardua stagione del dopo-Tito. Non c'è stato bisogno, per gli spostamenti ufficiali dell'ospite nella capitale, che la polizia si impegnasse nel tradizionali blocchi del traffico. Il traffico automobilistico privato è quasi inesistente da quando, a metà della scorsa settimana, la benzina è slata razionata: non più di quaranta litri per auto al mese. Fra tutti l provvedimenti della settimana-choc (lunedi 11 deposito per gli espratrll e le misure per il risparmio di elettricità, mercoledì il razlo namento del carburanti e 11 congelamento parziale dei depositi in valuta, venerdì il dinaro svalutato del 20 per cento) è certo la benzina razionata a mostrare gli effetti più appariscenti. Nemmeno un litro e mezzo al giorno, calcola la gente. Nelle strade c'è una densità automobilistica da Anni Quaranta. «Bisogna accettarlo — dice il vice premier Borlslav Srebrlc — come una misura straordinaria clic esce dagli schemi dell'economia-. Quanto alla svalutazione, che ufficialmente si chiama • adeguamento concorrenziale del corso del dinaro-, non è la prima volta che avviene: e del resto 1 tradizionali effetti di una slmile misura sul mercato, prezzi più alti per i prodotti importati, si manifesteranno più avanti. Naturalmente ci si attendono anche altri effetti, corroboranti per questa economia malata. SI ricorda 11 precedente più prossimo: il 6 giugno 1980. trentatreesimo giorno del dopo-Tito, quando il dinaro fu svalutato del 30 per cento. La misura portò in tempi brevi a una diminuzione delle importazioni del 9 per cento, a un aumento di altrettanto delle esportazioni. Se quegli effetti, come è prevedibile, si ripeteranno In questa circostanza, la Jugoslavia potrà contare su un af- flusso di valuta particolarmente prezioso oggi. Il senso di questa politica di austerità, infatti, è tutto racchiuso nell'impegno che viene orgogliosamente riaffermato In questi giorni dal dirigenti di Belgrado: onoreremo, come abbiamo sempre fatto, le nostre obbligazioni internazionali. Sono obbligazioni pesanti. La cifra del debito estero, specifica il Governatore della Banca Centrale Radovan Makic, è di 19 miliardi di dollari: 27 mila miliardi di lire. E' come se ogni cittadino Jugoslavo avesse un debito personale di un milione e 200 mila lire. «Al pagamento del debiti — dice il mlnltro delle Finanze Jace Florlanclc — dovremo dedicare il 5 per cento del reddito-. Si tratta dunque di ridurre drasticamente 1 consumi: che dovranno essere inferiori al reddito nazionale, avverte 11 vice premier Srebrlc, per un ammontare pari alla somma delle obbligazioni sull'estero e di tutti 1 deficit Interni. Alfredo Venturi

Persone citate: Ceausescu, Ceausescu Inaugurare

Luoghi citati: Belgrado, Jugoslavia