Dopo la radiazione di Napoleone in difficoltà i filosovietici del pci di Alberto Rapisarda
Dopo la radiazione di Napoleone in difficoltà i filosovietici del pci Ancora non tutto chiaro il caso dell'editore di «Interstampa» Dopo la radiazione di Napoleone in difficoltà i filosovietici del pci «Il provvedimento mi offende come comunista e come uomo» - «La mia condanna avviene ufficialmente per il caso Robotti» - «Spero che sia solo una decisione frettolosa» ROMA — -Sono rimasto estremamente sorpreso dalla radiazione dal partito comunista che ho subito. Il provvedimento mi offende come comunista e come uomo. E' una sanzione Ingiusta. Presenterò ricorso alla commissione di controllo». Roberto Napoleone. 48 anni, editore del mensile .Interstampa» attorno al quale si raccolgono i filosovietici del pei. ha convocato una conferenza stampa per spiegare Il perche della sua cacciata dal partito. Ma al termi ne della valanga di domande poste dai numerosissimi gior- nallsti presenti, il .caso Napoleone- è rimasto per molti versi poco chiaro. L'unico dato certo è che. radiato l'editore di «Interstampa», ora la vita per i filosovietici del pei sarà più difficile. Sarà infatti assai imbarazzante per quanti ruotavano attorno alla rivista, come per esempio Ambrogio Donini. continuare a svolgere comuni iniziative politiche che riguardano il pel. con un personaggio che organi ufficiali del pei hanno radiato con la gravissima accusa di svolgere attività antipartito. La radiazione dì Napoleone è insomma un grave colpo dato a quello che sembrava il nucleo organizzativo dell'ala filosovietica. E questo proprio a quindici giorni dall'apertura del preeongressl che dovranno avviare la discussione preparatoria e l'elezione del delegati al congresso nazionale di febbraio. Napoleone si deve esser reso conto del rischio che corre la sopravvivenza di «Interstampa» ed ha cercato toni accomodanti col pei. sino a risultare sfuggente e contraddittorio nelle risposte ai giornalisti. Secondo l'editore il motivo della sua radiazione non sarebbero le Interviste rilasciate a due quotidiani, nelle quali parlava del contenuto dei diari di Paolo Robotti. In questi diari, Robotti (deceduto il 6 agosto) avrebbe raccontato la storia di 92 antifascisti italiani fuggiti In Urss alla fine degli Anni Trenta e arrestati o uccisi da Stalin e, pare, anche 1 nomi di comunisti italiani che 11 avrebbero denunciati. — E allora perché è stato radiato? «Sono stato convocato venerdì 15 ottobre dalla presidenza della commissione, la quale mi ha comunicato di considerarmi già fuori dal partito per non aver conse. < guato l'elenco dei nomi dei co | munisti italiani che non sono più tornati dall'Urss contenuti nel diario di Robotti — risponde Napoleone —. TI faremo sapere poi le nostre risposte, mi è stato detto. Non mi hanno dato la possibilità di difendermi. Ho letto domenica suH'l/nifd che ero stato radiato. Ufficialmente la condanna arriva quindi per il "caso Robotti". Cercherò di sapere se ci sono altri motivi». — Perché non ha consegnato I documenti al partito? «Per rispettare la memoria di Robotti... — E perché Robotti non lo fece? «MI ha detto che temeva che si smarrissero. E in caso di pubblicazione temeva che si scatenasse una canea antlsovietlca». — Ma allora, lei che è filosovietico, perché ne ha parlato nelle Interviste? «Perché Robotti nelle sue ultime volontà mi aveva detto di render noto che ero in possesso di quel materiale». — Quanti sono gli amici dell'Urss nel pel? «La maggioranza degli Iscritti al pel non sono antisovietici e molti sono giovani. "Interstampa" ha 8000 abbonati, e il 60 per cento è al di sotto di 40 anni». — Lei riceve finanziamenti dall'Urss? «E' facile dire no, ho rapporti con case editrici sovieti¬ che da 10 anni. Vado a Mosca almeno una volta l'anno». — Quando ha parlato con Cossutta l'ultima volta? ..L'ho visto a settembre al festival dell'Unità di Tirre- nla». — Berlinguer all'ultimo comitato centrale ha denunciato manovre dall'esterno per spaccare 11 pei. A chi si riferiva? «Se sa qualche cosa Berlinguer ha il dovere di dirlo, e noi il diritto di sapere. Questo non è ancora successo a quindici giorni dal comitato centrale». — Lei crede che la sua radiazione sia un modo per colpire l'ala cossuttlana del pel? «Non lo so. Certo che la mia radiazione è un campanello di allarme. Ma non voglio credere che la decisione sia strumentale e che vi sia dietro qualche trama. Voglio credere che sia solo stata una soluzione frettolosa». Alberto Rapisarda
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