Una folla di lacrime e di rabbia
Una folla di lacrime e di rabbia Sotto una pioggia battente si sono svolti i funerali delle due guardie giurate uccise dalle Br Una folla di lacrime e di rabbia Migliaia di persone hanno atteso più di un'ora l'arrivo delle bare portate a spalle dai colleghi nella chiesa del Patrocinio di San Giuseppe, al Lingotto - Pianto disperato delle vedove, dei genitori e dei fratelli accompagnato da urla e imprecazioni L'omelia dell'Arcivescovo padre Ballestrero: «Non basta congedarci da queste salme dicendo loro "poveretti,,» Quando le bare portate a spalla da guardie giurate compaiono sulla porta della chiosa Patrocinio di S. Giuseppe, In via Blglieri 7, al Lingotto, centinaia di persone che aspettano sotto la pioggia battente da più di un'ora applaudono: sono le 11 e un quarto. Dietro le bare 1 parenti stravolti dal dolore, le autorità e la folla che ha riempito il tempio molto prima che s'iniziasse il rito funebre. Decine di corone e tra queste quella del presidente Pertini, cuscini di fiori, striscioni di rappresentanze sindacali. gonfaloni, la gente umile della Barriera, il doppio cordone dei vigilantes, sono la cornice di un rito che ne rievoca troppi simili di cui ci eravamo un poco dimenticati per via di una tregua che durava da 33 mesi. Di colpo la morte di Antonio Pedio e Sebastiano D'Alleo, trucidati dalle Brigate rosse, ha di nuovo gettato la città nei suoi laceranti anni di piombo con i riti di rabbia, le parole d'ordine violente, il pianto di vedove e orfani, di sorelle e madri, le bestemmie e le preghiere, i pugni alzati, le condoglianze, anche queste rituali. Il copione tremendo, anche ieri a sigillo del duplice omicidio. Due morti per un comunicato, due giovani ammazzati alla maniera nazista per lanciare un messaggio di dub bia credibilità sulla militanza di quella Natalia Ligas che nega l'accusa di tradimento. Eccoci a riflettere e a piangere su queste vittime innocenti e sui loro spietati assassini, dentro la chiesa dove sono assiepati giovani e vecchi donne con la borsa della spesa e studenti, operai e autorità. Celebra la messa l'arcivescovo padre Ballestrero e all'altare lo assistono otto sacerdoti. Sul pavimento le bare, un cuscino di fiori su ognuna e il berretto delle vittime. Ai lati 1 parenti, le vedo- ve strette nellabbraccio dolente di padri, zìi, fratelli, sorelle. Ci sono il sindaco di Muro Leccese, 11 sindaco Novelli rientrato in anticipo da Caracas, il ministro Bodrato in rappresentanza del governo, autorità politiche e militari. Un gruppo di ragazzi sottoli¬ nea 11 rito con 1 canti L'omelia dell'Arcivescovo richiama tutti a «interrogarci per capire se si è fatto veramente tutto per costruire con amore. Perché la società è nelle nostre mani e se la società è violenta significa che l'amore è venuto meno, significa che molti hanno preferito delegare responsabilità che ci competono-. Aggiunge che «non possiamo congedarci da queste salme dicendo loro "poveretti", e non dobbiamo sentirci chiamati in causa solo quando la violenza si scatena-. DI qui l'invito ad una pratica che elimini la violenza in ogni tipo di rapporto personale e collettivo, «perché in nessun caso e mai la violenza ha diritti da difendere-. Di tanto in tanto la madre di D'Alleo si inginocchia e bacia 11 berretto del figlio. Il pianto delle mogli di D'Alleo e Pedio copre le parole del rito e 1 canti del coro, diventa un urlo quando 11 celebrante Incensa le bare e le benedice con l'acqua lustrale. Otto guardie infine sollevano i feretri, passano tra 1 compagni delle vittime, schierati su due file. LI accoglie l'applauso, le lacrime che pochi riescono a trattenere. I parenti gridano contro gli assassini: ••Maledetti, maledetti-, «Perché vi fanno vivere quando vi prendono?-. Dalla folla: «Bastardi, Vi castighi Dio-. «Ma quali rivoluzionari sono, se ammazzano povera gente?-. Alle dure parole qualcuno applaude, altri Inveiscono. I furgoni funebri lentamente si allontanano, uno diretto a Moncalierl, l'altro a Muro Leccese. I ,a madre, la moglie di Sebastiano D'Alleo e la giovane vedova di Antonio Pedio accomunate nel dolore - La rabbia dei colleghi degli uccisi al passaggio delle bare
Luoghi citati: Caracas, Muro Leccese
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