Il primo assenso dalla Lombardia

Il primo assenso dalla Lombardia Nel direttivo unitario regionale 181 voti a favore e nove astenuti Il primo assenso dalla Lombardia MILANO — Primo «si», quasi unanime dei dirigenti sindacali lombardi al documento nazionale su «difesa dell'occupazione, rinnovi contrattuali e riforma del costo del lavoro». Al termine della riunione del direttivo unitario Cgil. Cisl. Uil della Lombardia il testo è stato approvato con 181 voti favorevoli e 9 astensioni. La relazione introduttiva era stata affidata al segretario Cgil, Pizzinato. Tra gli astenuti ci sono slati il segretario regionale della Cgil (area pdup) Mario Sai: quasi tutta la componente comunista dei metalmeccanici Cgil-Fiom con i segretari Castano, Bisoni, Lucetti e Moreschi; l'unico segretario dei metalmeccanici della Cisl-Fim presente, Scialoia. Il risultato—primo di tutt 'Italia — è stato giudicato positivo: «Meglio di quanto si potesse strare». Per le confederazioni è un buon avvio perché la Lombardia rappresenta da sola circa un quinto del totale nazionale degli iscritti alle tre confederazioni (Cgil, Cisl Uil). La consultazione nelle fabbriche lombarde a metà della prossima settimana e nelle aziende con più di 500 dipendenti si terrà per reparti, al fine di evitare assemblee troppo numerose. Il direttivo unitario lombardo ha deciso che le votazioni potranno avvenire anche con violo segreto. Inoltre, si è stabilito che «si vota solo sulla piattaforma, esclusi gli emendamenti». E'questo un punto ancora controverso in altre regioni e in sede nazionale. I sindacalisti lombardi lo hanno risolto escludendo emendamenti ma ammettendo che siano presentati, nelle assemblee, ordini del giorno die avranno significato «politico». La «partenza favorevole» di ieri non esclude die in Lombardia il voto incontri qualche difficoltà in aree notoriamente molto criticlie come Brescia o in realtà organizzative come x metalmeccanici milanesi della Cisl, guidati da Tiboni. Ha suscitato qualche perplessità anche l'astensione del metalmeccanici comunisti Cgil che potrebbero rappresentare un'incognita nelle assemblee di fabbrica. Comunque è opinione prevalente clic «se il gruppo dirigente del sindacalismo lombardo resterà, compatto, la proposta unitaria sul costo del lavoro supererà la prova delle assemblee di base». La consultazione in Lombardia si concluderà il 10 novembre e VII si riunirà nuovamente il direttivo regionale unitario per valutarei risultati. In Piemonte il direttivo regionale unitario è convocalo per martedì della prossima settimana. Pur evitando di drammatizzare, i sindacalisti manifestano parecchie preoccupazioni. Non si temono tanto gli oppositori: anche in Piemonte esiste un'area di contestazione sindacale die attraversa le tre confederazioni ma che è numericamente poco rilevante. La preoccupazione maggiore riguarda l'apatia e l'assenteismo. Un delegato sindacale di Mirafiori ieri ci ha detto: •Alla Fiat Mirafiori in questi giorni sono quasi tutti a casa perché c'è la Cassa integrazione. Le due settimane di lavoro saranno soltanto la pros sima e quella successiva, poi ci sarà altra Cassa. Quelli che ieri erano al lavoro mi sono sembrati indifferenti. L'ipotesi unitaria a me fa venire l'idea del fritto misto; cioè si è preso qualcosa da ognuna delle tre conte derazioni». Tra i sindacalisti torinesi (ma bisognerà attendere ulteriori conferme) sarebbe affiorata la tendenza a far di scutere la «piattaforma» dai confederali, cioè dai dirigenti regionali di Cgil, Cisl, Uil. I responsabili delle categorie, nelle assemblee, preferirebbero limitarsi a parlare dei contratti. E' probabile che questo atteggiamento (che non è generalizzato) alla fine rientri e il sindacato vada compatto alle assemblee. Su questo punto insistono parecchi dirigenti osservalido die è la stessa situazione economica e sociale del Piemonte ad esigere dal sindacato .una forte capacità di direzione politica del movimento.. Sergio De vecchi

Persone citate: Lucetti, Mario Sai, Moreschi, Pizzinato, Scialoia, Sergio De, Tiboni

Luoghi citati: Brescia, Italia, Lombardia, Piemonte