La Polonia quasi un tabù per i ministri del Patto

La Polonia quasi un tabù per i ministri del Patto Si è concluso il summit della diplomazia dell'Est La Polonia quasi un tabù per i ministri del Patto DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — I sette ministri degli Esteri del Patto di Varsavia hanno concluso ieri sera l'annuale riunione, avviata giovedì e definita «di routine», con un documento che appena tocca la questione polacca — presumibilmente al centro della consultazione — e si dilunga invece su temi quali la conferenza di Madrid, il disarmo nucleare e convenzionale, la necessità di garantire pace e distensione all'Europa e al mondo, senza peraltro offrire nuove concrete proposte in grado di sbloccare l'Impasse dei rapporti Est-Ovest. Il comunicato dei sette (ospiti del sovietico Gromyko erano 11 bulgaro Mladenov. l'ungherese Puja, 11 tedesco orientale Fischer, il polacco Olszowski, il romeno Andrei e 11 cecoslovacco Chnoupek) non fa cenno a un «summit» del leader di partito, del quale si parla invece per fine dicembre, né ai lavori di Varsavia in cui sono impegnati i capi militari del Patto sotto la presidenza del maresciallo Kulikov. Suddiviso in dieci punti, ricalca una tematica già definita «logora» da Washington. Anche a proposito della questione polacca, non solo nodo interno ma anche chiave di volta dei rapporti con l'Occidente, i ministri si sono limitati a «condannare tutte le forme di interferenza esterna (...), le sanzioni adotiate dagli Stati Uniti e da altri Paesi occidentali». I sette, inoltre, «respingono il tentativo di sfruttare t problemi interni polacchi per aggravare la situazione internazionale e complicare la collaborazione in Europa»; affermano, infine, che «solo la Polonia ha il diritto sovrano di risolvere i propri problemi» e ribadiscono 11 loro «sostegno alla Polonia socialista». Il documento rileva «l'aggravarsi della situazione internazionale per l'intensificarsi di pericolose azioni da parte dei circoli imperialisti»; l'irrigidimento, in Europa, della «corsa al confronto» (e si richiama il problema degli euromissili); la necessità di «ridurre e limitare le anni nucleari» (ma non si dice quale concreta valutazione sia stata data del negoziati di Ginevra, euromissili e Salo, con l'invito ai Paesi europei della Nato affinchè rinuncino ai Pershlng-2 e ai Cruise; infine, fra i «temi d'attualità», il problema mediorientale, con la ripetizione del sostegno sovietico ai palestinesi. E' stata tuttavia la Conferenza di Madrid a suggerire gli appelli più vigorosi: si concluda rapidamente, dice il documento, sulla base delle proposte che Mosca ha sempre sostenuto; decida di convocare una conferenza sul disarmo In Europa; accetti la Romania come sede (Bucarest) della prossima conferenza. Dall'Est, insomma, nulla di nuovo. f. gal.

Persone citate: Cruise, Fischer, Gromyko, Kulikov, Mladenov, Puja, Salo