Assassinate dalle Br

Assassinate dalle Br Assassinate dalle Br (Segue dalla l'pagina) dossa un loden verde appena sceso da una Ritmo azzurra. Poi l quattro di prima fanno dietro front, estraggono le pistole, avanzano verso la banca. Disarmano le guardie, e tenendole in ostaggio, entrano nell'ufficio. Un ordine secco: «Tutti a terra, è una rapina». Impiegati e clienti ubbidiscono, un invalido (ha una gamba artificiale) stenta a buttarsi, i rapinatori aspettano con calma glaciale che anche lui si distenda, faccia a terra. Una seconda Intimazione al direttore: «Apra la cassaforte». I quattro Impugnano pistole automatiche, le donne tengono a bada i sequestrati, gli uomini prendono il denaro (una decina di milioni) e lo mettono in una sacca sporti¬ va. Nel frattempo, all'esterno la proprietaria di un negozio ha visto gli sconosciuti armati avviarsi verso l'agenzia e telefona in questura. Un'altra testimone corre a telefonare, è raggiunta dal giovane con il loden che blocca con la mano l'apparecchio: «Non lo tocchi, è meglio». L'esecuzione. Nella succursale la rapina è finita, gli aggressori stanno avviandosi alla porta, chiude la fila il quarantenne tarchiato. Si ferma alle spalle delle guardie, abbassa la pistola, sibila scandendo le parole: «Bastardi, è una lezione per gli schiavi del padrone» e preme 11 grilletto; un colpo alla nuca di Pedio, un colpo alla nuca di D'Alleo. Il fragore delle esplosioni è coperto dal rumore di una ruspa che scava dietro la banca. Una terrorista tira fuori dalla borsa lo striscione rosso con la scritta Br e lo butta sui cadaveri, l'altra getta sul pavimento alcune copie di un documento. I quattro fuggono con due auto (abbandonate poco dopo In piazza Massaua e corso Svizzera) proprio mentre sopraggiunge la prima volante. Poi è il caos: una folla si riversa nell'agenzia, c'è anche la sposa di D'Alleo, Linda Colombo, piccola, bionda, un volto di bambina: la trascinano via perché non veda il corpo del marito Il volantino. Tredici cartelle firmate «Per il comunismo, Brigate rosse», con la data del 19 ottobre. Un documento la cui parte centrale è dedicata a Natalia Ligas, definita «un'infame, un'agente della controrivoluzione infiltrata nell'esecutivo del movimento rivoluzionarlo». Responsabile, affermano 1 terroristi, degli arresti di decine di militanti del «poto metropolitano romano e del polo sardo». C'è anche l'autocritica «interna, per non aver scoperto in tempo la doppia vita della Ligas. Qual è il nesso tra la filippica contro la Ligas e il duplice omicidio? Forse ci sarà un tentativo di spiegazione in un documento annunciato con voce incerta a La Stampa Questa la telefonata: «Qui Brigate rosse, rivendichiamo l'attentato all'agenzia del Banco di Napoli (pausa) Seguirà comunicato (balbettio) Ciao... Il commando. Di sicuro hanno agito sei persone, tante ne hanno viste i testimoni. Non è escluso che fossero una decina. La Digos Indica nel quarantenne che ha ucciso Marcello Ghirlnghelll. E poi? Congetture: forse i soliti Pagani Cesa, Marocco, Scirocco. Nessuna indicazione sulle donne. Pier Paolo Benedetto

Persone citate: Ligas, Marcello Ghirlnghelll, Natalia Ligas, Pagani Cesa, Pedio, Pier Paolo Benedetto, Scirocco

Luoghi citati: Marocco