Un rigore nega il successo alla Juventus

Un rigore nega il successo alla Juventus COPRA CAMPIONI Positiva prestazione dei bianconeri subito in vantaggio con un gol di Tardelli Un rigore nega il successo alla Juventus Un perfetto colpo di testa su corner di Marocchino permetteva ai bianconeri di sbloccare il risultato a) 6' - Poi accorta difesa della squadra di Trapattoni, che non rinunciava al contropiede - Scirea al 39' raddoppiava dopo un rapido scambio con Boniek, ma l'arbitro annullava per un discutibile fuorigioco del libero - Il penalty di Tahamata al 69' per una spinta di Brio a Wendt Standard-Juventus 1-1 STANDARD: Preud'homme; Delangre, Plesscrs; Poel, Geurts (76" Delbrouck), Vandermissen; Tahamata, Baerei e n, Haan, Wendt, Grundel. JUVENTUS: Zoff; Gentile, Cabrini; Furino, Brio, Scirea; Marocchino, Tardelli (82' Bonini), Rossi, Platini, Boniek. Arbitro: Vautrot (Francia) Reti: 6'Tardelli, 69'Tahamata (rigore). DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE " LIEGI — La Juventus si è ritrovata nella mischia di Coppa contro il calcio belga, e ha ritrovato grinta e concentrazione come si conviene in un match di alto livello tra due squadre di prestigio. L'anno scorso l'Anderlecht, ieri sera lo Standard. Una folla strabocchevole (oltre 45 mila spettatori turbolenti nel vecchio stadio Sclessin) ha latto da cornice alla più importante delle sfide degli ottavi di finale del torneo dei Campioni. Solo lo speaker ha risolto la tortuosa pretattìca fra gli allenatori Goethals e Trapattoni. La Juventus è scesa in campo comunque nella formazione prevista: Marocchi no, che a meta della giornata pareva in dubbio per un'in fiammazione all'occhio, è sceso regolarmente in campo all'avvio, mentre da parte belga il trainer si è accontentato di una mossa tanto ingenua quanto prevedibile. Ha fatto scendere in campo l'ariete Geurts con la maglia numero 5, ma in realtà subito l'attaccante (l'uomo che giocando per l'Anderlecht la scorsa stagione aveva segnato tre reti a Zoff) si è portato in avanti La Juve partiva cercando di controllare il match, ma subito lo Standard si lanciava in avanti con rabbia. Ma si vedeva subito che i bianconeri non erano quelli del campionatolo si vedeva anche troppo quando Boniek, subito al primo minuto, come per sfogare la sua voglia di combattere commetteva un brutto fallo da tergo su Tahamata, già sceso in campo con una vistosa fascia al ginocchio destro, beccandosi una sacrosanta ammonizione dall'arbitro francese Vautrot. Il fallo di Boniek rischiava di infiammare un match già scorbutico per la Juventus, Haan si vendicava con una botta a Platini, ma calmava immediatamene il furore dei belgi il gol della Juventus. Boniek lanciava in profondità Platini, la cui botta era deviata in angolo da Preud'homme. Batteva il corner Marocchino dalla destra, la difesa dello Standard non vedeva Tardelli, che approfittava della libertà e con una secca botta di testa infilava 11 «7» alla sinistra del portiere belga. Veniva ammonito al 10' Poel per un calclone a Rossi, la Juventus cercava di frenare col gioco la replica rabbiosa degli avversari, veniva fuori anche Scirea con lucidità e tempismo. Zoff comunque rischiava al 15', ma era bravissimo a deviare contro il montante con un gran balzo un colpo di testa di Geurts, quin di Gentile allontanava la pal¬ la che ballonzolava pericolosamente vicino alla linea bianca. Ancora Zoff protagonista al 21' e al 24', prima con una deviazione su un pericoloso cross da sinistra di Vendt, quindi con un sicuro intervento in presa su colpo di testa dello svedese. Reclamava 11 rigore lo Standard subito dopo per un tackle di Gentile su Grundel, ma in realtà era stato il belga a buttarsi in avanti. Prendeva però corpo la pressione dello Standard, la Juve era cotretta a difendersi e a cercare soltanto il contropiede. Platini al 38', con un lancio di 40 metri, pescava in profondità Marocchino, il quale rientrando dalla sinistra calciava bene costringendo Preud'homme in corner. Replicava la Juve in contropiede al 39'. Boniek e Scirea organizzavano uno scambio perfetto che saltava il «fuorigioco» difensivo degli avversari. Scirea entrando dalla destra con un rasoterra infilava la porta, ma il suo tocco in gol era preceduto dallo sbandieramento del guardalinee che segnalava un fuorigioco per noi inesistente. In avvio di ripresa, a formazioni immutate, l'arbitro Vautrot graziava Poel da una seconda ammonizione (avrebbe determinato l'espulsione) malgrado un brutto fallo su Platini. Goethals intanto variava lo schema dello Standard, chiedendo più movimento a Tahamata, che cercava spesso di svariare dalla sinistra verso 11 centro. E proprio in contropiede al 10' Rossi lanciava Marocchino che costringeva in angolo la difesa, ma subito tornavano sotto i rossi. Ottimi in fase di attacco, Boniek e Platini erano meno efficaci come filtro sui centrocampisti avversari e cosi la difesa bianconera veniva presa di petto. Restava a terra Tardelli dopo un tackle con Tahamata, si rialzava stordito ma restava in campo e proponeva un altro contropiede che Marocchino portava con efficacia ma sen za trovare collaborazione. Al 24'. in un'ennesima offensiva dello Standard, l'arbitro Vau trot pescava nella mischia una spinta da tergo di Brio a Wendt e indicava il dischetto del rigore. Batteva Tahamata e faceva secco Zoff con una staffilata che s'infilava alta, alla destra del portiere bianconero. L'l-1 dava altro slancio allo Standard, ma la Juve finalmente capiva che era un grosso rischio chiudersi, accettare la pressione avversarla, e spostava in avanti le proprie linee. Boniek «bucava» sulla destra la difesa belga, era bravo Preud'homme ad opporglisl in uscita, ribattendo il tiro. Gran contropiede bianconero al 36'. La palla viaggiava da Rossi a Marocchino, e ancora Rossi 11 quale l'allungava per Boniek: il polacco operava un «dribbling» a rientrare e piazzava la botta, ma ancora una volta Preud'homme riusciva a respingere. Tardelli. zoppicante, chiedeva il cambio ed entrava al suo posto Bonini al 37'. Perdeva una facile occasione Boniek in contropiede inciampando sul pallone, quando aveva al suo fianco Rossi smarcato per la conclusione, si riportava sotto lo Standard per chiudere il tempo in attacco Bruno Pcrucca Liegi. Tardelli ha appena segnato e corre esultando inseguito da Paolo Rossi (Telefoto)

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