Gasdotto: meno divergenze Usa-Cee ma le sanzioni non sono revocate di Ennio Caretto

Gasdotto: meno divergenze Usa-Cee ma le sanzioni non sono revocate Lo ha ribadito ieri Reagan parlando agli agricoltori dell'IUinois Gasdotto: meno divergenze Usa-Cee ma le sanzioni non sono revocate DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — In un comizio elettorale agli agricoltori dell'IUinois, il presidente Reagan ha ieri ribadito la sua offerta di raddoppiare le vendite di cereali americani all'Urss l'anno venturo. Ma contemporaneamente la Casa Bianca ha affermato che le divergenze tra la Cee e gli Stati Uniti sul gasdotto siberiano -si vengono riducendo». rafforzando cosi la sensazione che esista una precisa volontà di raggiungere un compromesso. Non vi è stata comunque nell'entourage di Reagan sufficiente chiarezza per anticipare quando e come potranno essere revocate le sanzioni contro le imprese europee coinvolte nella costruzione del gasdotto. Parlando agli elettori dell'IUinois. il presidente ha anche annunciato un programma di sussidi alle esportazioni per ovviare alla crisi dell'agricoltura Usa. Questi sussidi avrebbero forma di crediti Per la prima volta per 100 milioni di dollari, 140 miliardi di lire a tasso d'interesse zero, da aggiungersi a 400 milioni di dollari già stanziati ai tassi correnti. Se essi concernessero anche le esportazioni di cereali all'Urss — cosa che non è chiara — sarebbe un ulteriore schiaffo per la Cee. Reagan non ha tuttavia accennato a clausole limitative: si attende ora una precisazione del ministero del Commercio. Le dichiarazioni della Casa Bianca hanno avallato la sensazione che il presidente non compirà un clamoroso voltafaccia alla vigilia delle elezioni parlamentari del 2 novembre prossimo, al solo scopo di non perdere il voto operaio. Questo voto, come noto, è incerto in alcune zone anche a causa del boicottaggio del gasdotto siberiano: nell'Illinois, la Caterpillar ha perso un'ordinazione di 80 milioni di dol lari dall'Urss, 115 miliardi circa di lire, e in un anno ha do vuto licenziare il 25 per cento delle maestranze. E' più probabile che Reagan cerchi una via d'uscita dall'impasse in un accordo tra gli Stati Uniti e la Cee sulla riduzione dei crediti e delle esportazioni tecnologi che ai sovietici. Tale orientamento avrebbe maggiori giustificazioni. La Casa Bianca ha indicato che il contenzioso del gasdotto sarebbe insuperabile fuori dal contesto dei rapporti economici Est-Ovest. -La posizione del presidente Reagan è elle egli accetterà altre ritorsioni contro l'Urss in sostituzione dell'embargo sul gasdotto purché siano efficaci» ha detto un portavoce. -E ciò è possibile solo con una revisione globale dei commerci e dei fi¬ nanziamenti ai sovietici». Il portavoce ha aggiunto che i sondaggi avviati dal segretario di Stato Shultz alla conferenza della Nato a Val David in Canada il primo ottobre -registrano progressi». Vi è inoltre una ragione molto seria per cui non conviene al presidente revocare d'improvviso e unilateralmente, alla viglila del voto per il Congresso, le sanzioni contro le imprese europee: ed è che il suo annuncio del raddoppio delle vendite di cereali all'Urss si è rivelato controproducente col mass media. Un editoriale del Washington Post ha Ieri denunciato la decisione del presidente come -intempestiva e strumentale». -Essa svilisce il processo politico — ha scritto il quotidiano — e dimostra che Reagan crede che gli agricoltori si preoccupino di più di vendere i loro cereali che di essere accusati di aiutare la repressione in Polonia». Il Washington Post ha so stenuto che i cereali americani -sono più importanti per i sovietici del petrolio, del gas e anche dell'oro die vendono all'Occidente in cambio di valuta pregiata Il presidente dovrebbe riflettere su questo episodio —ha asserito il giornale —. Dovrebbe capire quali difficoltà si frappongono al mantenimento di una misura su cui non esiste un consenso internazionale quale l'embargo del gasdotto. Se egli rifiuta di inimicarsi gli agricoltori americani, perchè altri governi dovrebbero inimicarsi gli operai europei»? E' probabile che la spinta decisiva alla revoca delle sanzioni contro le Imprese della Cee che partecipano alla costruzione del gasdotto siberiano giunga dal Congresso dopo le elezioni. Già 11 mese scorso esso ha respinto di strettissima misura — tre voti — una mozione in questo senso del leader del gruppo repubblicano alla Camera. Ennio Caretto

Persone citate: Reagan, Shultz