Inter prudente in Olanda, Beccalossi in panchina

Inter prudente in Olanda, Beccalossi in panchina Marchesi non parla di catenaccio ma, nell'aspra battaglia con FAZ 67, preferisce un difensore in più Inter prudente in Olanda, Beccalossi in panchina DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE AMSTERDAM — L'importante per l'Inter e non subire. La lilosolia cìi Marchesi per l'appuntamento olandese sembra lare a pugni con i concelti lattici finora applicali. Dunque almeno in teoria l'Inter rinuncia al catenaccio però stranamente lascia fuori Beccalossi e mette dentro un altro difensore. Questione di terreno. Su un campo pesante Beccalossi non riesce a sfruttare tutte le sue qualità »ehe sono tante» premette Marchesi, meglio dunque un difensore in più. In Olanda su un campo da battaglia come, quello di Alkmaar, cortissimo e larghissimo (70 metri) il suo formidabile tocco di palla rischia di essere cancellato anzi travolto dalla carica tipo bisonti degli olandesi, abituati ad un passo di danza martellante: cioè 90 minuti di autentici assalti, traversoni in area e gran pedate al pallone da 20-30 metri. Chi ogni tanto si incanta col minuetto, tipo Beccalossi rischia in effetti di restare in campo soltanto perche, è slato incluso nell'elenco consegnato all'arbitro. Meglio un ragazzo ricco di temperamento come Ferri con Bini in panchina a disposizione. Anche il capitano nella ripresa potrebbe risultare utile: il suo ingresso permetterebbe a Marchesi di spostale Marini più avanti qualora fosse necessario annullare un eventuale svantaggio 0 tentare la via della rete avversaria. -L'Ai! (17 — dice Marchesi — è squadra pericolosa se le si permette di prendere l'iniziativa: sa spingere molto con buoni tiratori da media distanza. Noi però questa gara dobbiamo giocarla e non soltanto subirla, sarà importante fare almeno un gol. Marchesi non va oltre. Insiste su un concetto e cioè che l'Inter deve sapersi adeguare all'avversario e sfruttare a fondo le alternative. Ormai in campo europeo si gioca con 15-120 giocatori: -Perché mai dovremmo stupirci se in Italia resta fuori uno dei titolari? — Si chiede Marchesi — Dobbiamo essere convinti dell'importanza di questi avvicendamenti, critici compresi. L'importante è raggiungere determinati traguardi non conta con chi». Parole chiare, non hanno bisogno di commento . Bcccalossi deve averlo capito tant'è vero che ieri non ha quasi fiatato: non conosceva ancora le decisioni del tecnico ma dove¬ va essere stato catechizzato a fondo dai dirigenti. «Restare fuori non è mai piacevole — lia commentato — chiunque vorrebbe giocare, ma se tiecessario vado anch'io in panchina». L'Inter in questo momento non ha bisogno di ulteriori polemiche, guai se viene a mancare quella compattezza necessaria per continuare il cammino. L'AZ è un cliente diflicile ma non certo impossibile: in Olanda le si da poco credito. , Pioggia e sole si alternano puntualmente giorno e notte, stasera lo stadio di Alkmaar sarà pieno al massimo cioè 20-25 mila spettatori con alcune migliaia di italiani. La battaglia è assicurata. Giorgio Gandolfi

Luoghi citati: Amsterdam, Italia, Olanda