Consentito oscurare Ponto applicando pellicole fumé

Consentito oscurare Ponto applicando pellicole fumé Assolta in tribunale la donna denunciata dalla polizia Consentito oscurare Ponto applicando pellicole fumé Nulla la sentenza del pretore (prima in Italia) che aveva considerato l'«auto-tint» tra i mezzi di «mascheramento» proibiti dalla legge Reale Non è reato applicare le pellicole fumé sui vetri delle vetture per ridurre la visibilità dall'esterno e garantire un po' di riservatezza: lo ha stabilito ieri la sesta sezione del tribunale (pres. Aragona, pm Russo), che ha assolto con formula ampia Pasqualina Renda, fermata dalla polizia il 7 gennaio scorso sulla sua Panda con i vetri oscurati. La sentenza annulla quella emessa nell'aprile scorso dal pretore Guariniello. che aveva condannato la donna a 4 mesi di carcere e a 100 mila lire di ammenda con i doppi be¬ nefici della condizionale e della non menzione. Per il tribunale è quindi lecito l'uso degli «auto-tint» (questo il nome della pellicola americana importata dalla «Martin italiana» di Firenze e venduta in Piemonte dalla concessionaria "Elea Solar» di Agliè), che garantiscono »riservatezza, confort, intimità«, come assicura lo slogan pubblicitario che li accompagna. Per comprendere la decisione del tribunale occorre attendere la motivazione. Ricordiamo che, per condannare la donna nell'aprile scorso, il pretore Guariniello aveva applicato la legge Reale (antiterrorismo) del '75. modificata da una successiva dell'agosto '77. La norma vieta «l'uso di caschi protettivi o di qualunque altro mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona in luogo pubblico o aperto al pubblico, senza giustificato motivo». Per il dott. Guariniello, l'espressione «qualunque altro mezzo» comprendeva anche l'oscuramento del vetri sulle auto. Il difensore di Pasqualina Renda, avv. Mittone, aveva sostenuto, e lo ha ribadito anche ieri in tribunale, che la legge si riferisce a «tutto ciò che può modificare le sembianze della perso7ia fisica (per esemplo il passamontagna), non certo alla macchina». Mittone e il collega fiorentino Zaganelli hanno spiegato ai giudici anche i pregi dell'auto-tint: respinge il caldo, bloccando i raggi solari, e offre maggiore sicurezza in caso d'incidente, perché i vetri, anche se in frantumi, vengono tenuti insieme dalla pellicola. Il pretore Guariniello, ad aprile, aveva ribattuto che, se proprio si vuol migliorare la sicurezza in caso d'incidente, non è necessaria una pellicola scura, ne basta una chiara. Comunque, secondo il magistrato, bisognava verificare caso per caso se esiste una valida ragione per nascondersi agii occhi indiscreti (ad esempio, nel caso della roulotte, questo motivo esiste). Ieri il tribunale è stato di parere diverso e ha assolto l'imputata «perché il fatto non costituisce reato». Il pm Russo aveva invocato l'insufficienza di prove. * Ettore Rastello. di 60 anni, è stato trovato cadavere nella cucina del suo alloggio, al primo piano di via Balme 36. La salma è stata portata all'Istituto di medicina legale per l'autopsia.

Persone citate: Ettore Rastello, Guariniello, Mittone, Zaganelli

Luoghi citati: Agliè, Firenze, Italia, Piemonte