I nuovi poeti cavalcano il rock

I nuovi poeti cavalcano il rock MAI LE VOCI DELLA POESIA NEGLI STATI UNITI SONO STATE TANTE I nuovi poeti cavalcano il rock Sono migliaia le riviste di versi, alcuni libri hanno tirature altissime - Questo fenomeno di massa è collegato, in modo misterioso ma evidente, con la musica popolare - Un panorama composito di scuole: da «Poesia proletaria», rappresentata da James Wright, Richard Hugo, Robert Bly e Adrienne Rich, al raffinato gruppo «Poesia poesia», con John Ashbery e Anthony Hecht NEW YORK — ..L'oscurità i questa è la condanna.' In America / non conosco nessuno i disposto a pagare al poeta / non dico lo stipendio o la casa / ma la piccola colazione». Cosi scriye il poeta e critico Rondali Jarrell. • E' come una Inondazione. Ogni giorno ti scaricano sul tavolo, stampate, litografate, lotocopiaie. scritte a mano, centinaia di poesie. Ormai sono rassegnato. CI sono più poeti in questo Paese di quanti lo sia capace di leggere». Questo è il lamento del critico Hurold Bloom. Le cifre servono poco per valutare la poesia ma certo sono dalla sua parte. Il nuovo «Directory of amerlcan poets», una specie di «pagine gialle» della poesia americana, quest'anno supera le cinquecento pagine con oltre duemila nomi. Ma forse è ancora più Interessante il catalogo delle cosiddette «piccole riviste», hi costellazione di pubblicazioni dedicate alla poesia, nel village di New York o nelle praterie dell'Idalio. Quest'anno «te piccole riviste» sono quasi tremila, le piit modeste hanno mille abbonati, ma ci sono pubblicazioni che vendono più di ventimila copie ciascuna e hanno sede in paesini sperduti dell'Iowa o del Minnesota. Scrive il patriarca della poesia negra. Sterling Brown, che a settantotto anni ancora tuonava con la sua voce di basso nelle sale di sperdute ma affollatissime università dove la poesia si legge in pubblico almeno una volta alla settimana: .Sento le voci: dal cemento e dall'erba / dalle autostrade, dalle case In rovina ' voci dal grattacieli di terrò, voci dal granoturco e dal mare / voci di poesia / un sussurro tremendo / che nessuno comanda / la potenza-Impotenza di un solo poe la che ha mille bocche». «Un tempo lutto era chiaro — scrive il critico James Atlas —. C'erano 1 grandi poeti con una Immagine nota nel mondo. Robert Lowell e Robert Penti Warren, Mananne Moore e W. H. Auden. E c'erano i critici, come Alien Tate e R. P. Blackmur, che decidevano una volta per sempre chi è poeta e chi non lo è». grande fenomeno, adesso. <> che il tribunale della critica si e indebolito o è scomparso. Un fervore da età di mezzo sembra testimoniato dal fatto che i poeti hanno di scepoli piuttosto che critici: seguendo i discepoli e valutandone la passione, la forza te anche la quantità) si può tracciare un percorso nella foresta della poesia america nu contemporanea. Il lettore italiano troverà nomi noti lAllen Ginsberg. Ferlinghetti) e molti ignoti. Non pensi di essere poco informato. Alcuni di questi nomi sono una rivelazione anche per l'uomo di cultura che vive a New York ou Chicago. La prima tentazione è di dividere tra città e campagna, fra centri urbani e l'immensa periferia americana Ma le città sono vuote. Solo pochi autori vengono spesso indicati come «poeti urbani». Uno è James Dlckey (ma le sue radici sono in Georgia) l'altro è James Merrill. C'è un'altra etichetta per questi due nomi ed è «poesia aristocratica». Si deve a due cause. Una è il distacco dall'immediato, dalla passione polìtica, un certo classicismo die si ambienta bene nella tradizione del passato. L'altra è la condizione sociale. Diekey è il gen tiluomo del Sud. Merrill è l'erede della fortuna di Merrill Lynch, il prestigioso agente di cambio di Wall Street. Splendore Se il criterio è rigorosamente estetico, a questi due nomi bisogna aggiungere quelli di John Ashbery e di Anthony Hecht. Si forma cosi un capitolo della poesia americana che i critici chiamano «poesia-poesia», forse per la raffinata cultura dei componenti di questo gruppo, per lo splendore della lingua, per il presagio individuale (Ashbery è il più celebrato poeta d'America), per il tributo critico che assegna a questi poeti un ruolo di successione alla grande pattuglia Moore - Lowell - Frost W.H. Auden. Lo strappo anti-urbano e anti-establishment avviene con il gruppo della «poesia proletaria». 'Poesia proletaria» è questione di lingua, di motivazioni, di legami verso il New Deal (un periodo che domina sempre buona parte della cultura americana contemporanea), di militanza sociale e di qualche forma di impegno politico. Prima condizione per questi poeti, sta¬ bilisce il suo rappresentante più noto, Philip Levine, «è nascere poveri», un dato che il gruppo coltiva con la stessa tenacia selettiva che i poeti «aristocratici» dedicano alle memorie di infanzia, ai viaggi, alle case, alle hall dei grandi alberghi del mondo. «Nuotavamo bambini contro 11 fiume / nuotavamo nel fiume Detroit dove galleggiano pesci morti e parti di ricambio delle automobili» inizia un poema di Levine. La «scuola proletaria» ha fra i suoi celebri nomi James Wright, che dedica le sue poesie alle città industriali dell'Ohio al modo Iti cui Levine è «il poeta di Detroit»; Richard Hugo, die è una specie di «trobadour» die recita versi nelle taverne e nelle osterie del Montana, forse il solo poeta americano die abbia un seguito popolare fra gli operai; Robert Bly, che giustifica la sua lotta contro la tradizionale metrica della scrittura in versi come «una rivolta contro la cultura reazionaria e di classe»: Adrienne Rich contatrice del movimento delle donne, che lei immagina sia «una classe». Nel suo «Note per la sopravvivenza» st leggono questi versi: «Da vent'anni sei morto / uomo sprecato della mia vita / ricordi quel piccolo passo in avanti? / Progettavamo di farlo insieme. / Troppo tardi, z Adesso lo sono libera». Robert Bly non perde occasione per affermare che «in poesia la complicazione 6 reazionaria». Le sue poesie sul Vietnam, declamate dt fronte a migliaia di studenti, drasttdie come lapidi, perentorie e ripetitive come un manifesto, erano certo il segno della sua passione politica. La stravagante teatralità che i è il marchio di Robert Bly og- si, il suo uso di maschere, di oscuri proverbi, di finti cerimoniali, puntano verso il surrealismo e verso il mistico, indicando la confusione di confini con altri culti poetici. Insieme all'ultimo Bly, infatti, i campioni del cosiddetto «New Surrealismi sono Charles Wright e Mark Strana. Siamo lontani dui- l'ambizior.e di ispirare con la poesia operai e contadini quando Mark Strana solennemente afferma: «Se una persona dice di capire una poesia, temo per il suo equilibrio mentale». E quando Charles Wright declama (nel suo «Nuovo poema»): «Ciò che non assomiglia al mare i ciò che non è parte del vento i ciò che non rivela il suo nome / ciò che non patisce il dolore non consola 1 bambini / non conosce né pena ne gioia...» come modo dì definire l'oggetto poetico. Il concert Qui si giunge a un momento delicato della poesiu americana dei due decenni. L'impegno poetico che era nato popolare diventa elitistico e oscuro. Subito dopo divampa come cultura di massa, è qualcosa che accade in un modo imprevisto, qualcosa che è stato copiato dovunque. ma che è avvenuto soltanto in America. E' il punto di congiunzione, molto noto ma poco chiaro della poesia con il «rock», musica e ver-si. Difficile dire se il Bob Dylan delle canzoni più belle e — testualmente — piit misteriose sia in debito con il movimento poetico a cavallo fra surrealismo e passione politica o se sia accaduto il contrario. Ma può essere interessante notare che quasi sempre in America una pubblica lettura di poesie si chiama «concert», una parola entrata nell'uso comune icioè fuori dui suo naturale contesto, la musica classica) con le grandi serate di «rock» popolare, ai tempi della Baez e di Bob Dylan. E' altrettanto interessante notare le date. Poema per poema, autore per autore, ci si accorge che sarebbe impossibile dire che la poesia ha influenzato la musica o dire il contrario. E'un movimento che si è compiuto negli stessi anni, negli stessi mesi, trasci- nandoprobabilmente la Me s" folla. Ancora più interes¬ sante (di nuovo, un fatto esclusivamente americano di questi anni) è il rapporto fra poesia, musica popolare e pittura. Penso alla recente retrospettiva del meno noto tvc forse più raffinato e più colto fra i pittori della geni razióne «pop-, Edward Riuscita. I suoi quadri sono un insieme rii cultura estetica surrea- Ustica, di vita e di americani. E ogni volta il significato del quadro si compone, come in uno strano multimedia, con la indicazione degli ingredienti usati. Un delicato disegno che evoca Braque li rivela come segue: ■ Sangue e polvere da sparo.. Un altro, che è un. evidente omaggio all'i oggetto, trova- . e - ! to» di Duehamp. è costruito, ci dice l'autore, con «polvere di pietra bianca del Kansas, sangue e ossa umane». Di nuovo, surrealismo, tradizione sciamanica e cultura del rock compaiono insieme. E insieme svelano la capacità di pescare nel fondo C i)0 di ciò die <? America e di coinvolgere nel gesto un qrande pubblico. Ma li gesto lesta culturalmente misterioso, psicologicamente poco chiaro. Il nome di un'altra importante aggregazione di poeti a ■'■ricani (.La. tribù»; ci porta in pieno verso l'area mistili 'la la sovrapposizione di ■azioni diverse continua. L'ansia di testimonianza politica lega la Tribù» ai «poeti proli-turi., la raffinatezza culturale (qualità della linguai li rende affini ai «poetipoeti, del gruppo di Ashbery, Merrill. Dickcy. Il surreali\ sino imprime alla «Tribù» un'impronta vistosa.Ilmtsttcii mo hu due grandi radici, il .' vo americano» e la cui' tura orientale Zen e Vedanta. Il g'iippo. noto anclie come ' le poetics- Ita il suo guru In Alien Ginsberg, la sua Kliola in Boulder, Colorado, (si chiama «Jack Kerouac | school of disembodled poe■ I-uni discepoli si contano a migliaia. Il rapporto di q^c^'a cultura con la musica '. et rJente che moltipoei : gruppo recitano con accompagnamento di strumenti che erano usati da Bob Dylan e dai Beatles. Il rapporto con il teatro spiega autori come Sani Shepard e Bob Wilson. Le dimensioni del pubblico sono evidenti se si I pensa che un solo volume di I Alien Ginsberg f«Ho\vl»> ha venduto quasi quattrocentointla esemplari. Trionfa la poesia nel Paese die il mondo conosce soprattutto come ■ grande potenza»? Risponde Lawrence Ferlinghetti: «Una terza dalle catacombe fa treiv.-.re- l'Impero. Ma l'impero non sa. E può durare altri cinque secoli». l'urio Colombo John Ashbery (a sin.), il più celebrato poeta della nuova generazione, e James Merrill, entrambi appartenenti ul uruppo che i critici americani hanno ribattezzato «Poesia poesia», visti da Levine (Copyright n.y. Rcview of Books opera Mundi » por malia .Lu stampo • i