Saronni conquista il «Lombardia» e la gente

Saronni conquista il «Lombardia» e la gente CICLISMO Il campione del mondo primo sul traguardo di Como con stile da vero dominatore Saronni conquista il «Lombardia» e la gente DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE COMO — Giuseppe Saronni, lombardo venticinquenne nato a Novara, Piemonte, per ragioni di cllnica efficiente, ha vinto sulle sue strade 11 76°Giro di Lombardia, la corsa che ieri, da Milano a Como, ha chiuso il programma ciclistico 1982. Saronni slnora aveva vinto, di classiche, soltanto la Freccia Vallona, anno 1980: ma si discute sulla magnanimità di lombi di questa corsa belga, non delle più vecchie. Saronni è pure campione del mondo, per via della bella cosa — una ipervolata — fatta il 5 settembre scorso sul circuito inglese di Goodwood: da ieri, la maglia iridata è diventata pelle, per Saronni, nel senso che 115 settembre l'aveva appena indossata, ieri se l'è come tatuata addosso, in una corsa in cui Hinault sì è ritirato troppo presto, con una sorta di disonestà, senza offrirsi, battuto, alla maggior gloria del vincitore. Ieri sul lungolago di Como si è forse rotto, e felicemente, un certo diaframma tra Saronni e la folla e anche tra Saronni calcolatore e Saronni campione. Questo ciclista finora aveva quasi sempre vinto tra le smorfie sue e della gente anche sua. Era stato l'accoltellatore di Moser, lo sfruttatore di ruote, il •velocista e basta», il terrorizzato dal maltempo. A Goodwood sembrava avere vinto il titolo mondiale per una sorta di delega della squadra azzurra, che lo aveva portato fresco alla volata. Ieri Saronni si è costruito la corsa, la vittoria, sgrumandosela pedalata dopo pedalata, ha lavorato come un povero. ha vinto la volata partendo da lontano, ad affermare una superiorità atletica totale, non a imporre un guizzo epilettico. Non credevamo troppo in lui. E lui non credeva troppo in se stesso. Ci ha detto ieri dopo la vittoria: «Giuro che non blu/favo, quando alla vigilia dicevo di stare male. E adesso sto malissimo, sono a peggio. Però fuori della saletta di questo nostro colloquio, l'anticamera del vespasiano scientifico chiamato •controllo anti-doping», la gente finalmente osannava a Saronni senza risparmiare 11 fiato. Bellissimo Giro di Lombardia, contro le previsioni di tanti, Saronni compreso. La giornata, stupenda di clima, si è come adeguata meteorologicamente La media è stata alta, 1 40,754 per 248 chilometri, record del nuovo percorso senza 11 Superghisallo. Su 187 partiti ne sono arrivati 44, e non per insulti del cielo, ma per selezione autentica. Saronni ha vinto partendo lungo, come un dominatore e non come un macrò della fatica altrui, ha vinto una volata di undici, tutti da citare: secondo 11 francese Jules, che fu secondo giovedì nel Giro ORDINE DI ARRIVO: 1. Saronni (km 248 in 6h 5'7", media km/h 40,754) ; 2. Jules; 3. Moser; 4. Vandenbroucke; S. Vandi; 6. Baronchelli; 7. Grezct; 8. Selz; 9. Crlquielion; 10. Kuiper; 11. Visentin! ; 12. Bomblni a 55"; 13. De Wolf COPPA DEL MONDO (finale) : 1. TI-Raleigh-Campagnolo p. 80; 2. Capri-Sonne 71; 3. Bianchi-Piaggio 67. SUPERPRESTIGE (finale): 1. Hinault p. 266; 2. Saronni 250; 3. Contini del Piemonte; terzo Moser che è sempre Moser; quarto Vandenbroucke, che domenica scorsa ha vinto la Blols-Chaville ; quinto Vandi, italiano di gran fondo e autore di un bel tentativo ai 1000 metri; sesto Baronchelli, tipo da ■Lombardia»; poi Grezet, Selz, Crlquielion, stranieri e onesti; decimo Kuiper che dominò la corsa l'anno passato; undicesimo Visentlni, che a 700 metri dal traguardo era ancora splendidamente, dlspertlsslmamente primo e solo. Questi corridori si erano presentati a Como dopo una selezione delle selezioni sulla salii ina di San Fermo, 11 culmine a 9 chilometri dal traguardo. Ma prima c'era stata tantissima corsa: tentativi di Cerron, Parsanl e Bortolotto all'inizio, sul Ghlsallo; formazione di vari gruppetti, Hinault sempre indietro, Moser, Saronni, Baronchelli. Gavazzi avanti. Ritiro di Hinault al km 114. Casiraghi e Parsani sono In testa, con l'52" di vantaggio massimo a Tongo, km 154. Salita per Porlezza, Salomon a 38" dal due, 11 gruppo (gruppo, gruppetto, grappino) a 2'18. Casiraghi in crisi, Salomon su Parsanl. Vandi a trascinare il gruppetto sul primi due. Salita bis per Intelvi, chilometro 208, avanti Ruperez con 38" su De Wolf e 40" sul gruppo. A Moltrasio km 230, circa venti insieme. Poi 11 finale tutto di attacchi. Saronni per la prima volta decisissimamente in prima fila (prima volta della vita, mica soltanto del •Lombardia»), e Saronni primo In volata: ma non allo sprint, sempllcemenete andando per tempo in testa e rimanendoci. Gian Paolo Ormezzano Ha chiuso con una splendida volata lunga una corsa bellissima e appassionante oltre ogni possibile previsione. Battuti dieci avversari, tutti da lodare, fra i quali un grande Moser (terzo), ma non Hinault, ritirato. Per la prima volta Saronni ha mostrato un piglio da generoso combattente che neppure a Goodwood aveva rivelato. Conio. Con una lunga volata di testa, Saronni stronca Jules