L'esercito libanese a Beirut Est A giorni il disarmo dei falangisti

L'esercito libanese a Beirut Est A giorni il disarmo dei falangisti Oggi i militari prendono posizione nelle zone cristiane L'esercito libanese a Beirut Est A giorni il disarmo dei falangisti Questa mattina le forze governative dovrebbero sostituire gli israeliani sulla montagna drusa - Altri 4 morti nella demolizione delle baracche vicino all'aeroporto BEIRUT — Il presidente libanese Amili Oemayel ha ordinato ai 22 mila uomini dell'esercito regolare dì assumere entro oggi la responsabilità del mantenimento dell'ordine a Beirut Est. in previsione dell'ultima e più delicata fase del piano di sicurezza per la capitale: il disarmo delle milizie cristiane, che operano dal tempo della guerra civile del '75. L'operazione dovrebbe durare circa due settimane: il disarmo di palestinesi e progressisti è quasi concluso, almeno ufficialmente. Unita libanesi prendono oggi posizione nelle zone controllate dai falangisti. Funi el Cliebbac, Jisr el-Bascha. Aditeli, Ahi elRummaneli e Cornicile elNahv. Ieri, le forze governative hanno continuato a demolire le baracche, abitate In prevalenza da sciiti, nella periferia di Ouzai. vicino all'aeroporto, e costruite illegalmente nel '77 dopo il massacro di Tali elZaatar. Le forze dell'ordine hanno dovuto disperdere manifestazioni e blocchi degli abitanti, compreso un sit-in davanti alla moschea in costruzione (gli uomini del contingente italiano si sono ritirali per non essere coinvolti negli scontri), ma non vi sono stati gravi incidenti. Ieri sera l'aeroporto è stato riaperto al traffico notturno In arrivo e in partenza. Si è invece appreso che nei disordini di venerdì sera allo stesso sobborgo vi sono slate altre 4 vittime, tre persone uccise dal fuoco del militari e una schiacciata da un carro armato, che vanno ad aggiungersi al tragico bilancio del giorni precedenti. Il procura-' lore militare Gernianos ha accusato 1 dimostranti di aver assaltato una caserma rendendo cosi necessaria la reazione delle forze dell'ordine. Calma relativa nello Chouf. dove dall'inizio della settimana infuriava la battaglia tra gli abitanti drusi e le milizie cristiane. I morti di venerdì, secondo un notabile druso. sono stati 16 e non 5, come afferma il bilancio ufficiale. I carri armati di Israele continuano a occupare i villaggi della montagna, dove sono intervenuti per porre fine ai combattimenti contro la volontà dei cristiani; ma ieri sera la radio libanese ha affermato che entro questa mattina le torze di Gerusalemme si ritireranno per cedere il posto all'esercito regolare, il cui in¬ tervento è stato sollecitato dalle autorità druse. Sinora, 1 militari libanesi non erano intervenuti per timore di scontri con gli israeliani. Il quotidiano di sinistra As Sa/ir, smentendo le testimonianze raccolte slnora. secondo le quali le truppe d'Invasione non erano state coinvolte negli incidenti, aiferma che •tifi israeliani sono stati visti bombardare le posiziont dei drusi e portare munizioni e viveri ai falangisti con i loro messi blindati:. «La stabilità tn Libano ed il completo sgombero di tutte le forse straniere prima che gli Stati Uniti affrontino la campagna presidenziale alla fine delì'83» sono l'obiettivo da raggiungere, ha affermato ieri Gemayel.

Persone citate: Gemayel

Luoghi citati: Beirut, Beirut Est, Gerusalemme, Israele, Stati Uniti