ll windsurf è diventato adulto

ll windsurf è diventato adulto Solo un lieve calo in un mercato italiano da 20 mila «pezzi» ll windsurf è diventato adulto CìKNOVA — Le tavole a vela quest'anno sono state sistemate tutte tiella galleria del salone C. Dai grandi panfili a pianterreno si sale all'espressione più modesta e sportiva della navigazione. Per alcuni degli standisti il cambiamento in una sona meno accessibile rappresenterebbe una penalizzazione, ma per ipiù esso è un riconoscimento dell'importanza raggiunta dai -icind». In fatto di rendite si è registrato quest'anno un leggero calo dovuto più die altro ad una saturazione di mercato che non può continuare ad assorbire ventimila pezzi ogni dodici mesi. In compenso, l'u lente è entrato in una fase di più attenta preparazione. Non si avvicina più alle tavole con l'inesperto entusiasmo del neofita, ma richiede mezzi precisi a seconda dell'attività che intende svolgere. Così, vi sono wind surf per ogni specialità, da salto, da velocità e soprattutto da figure, detti, questi ultimi, all'inglese fun. / prezzi vanno dalle 450 mila lire del Marker esposto dalla Star Cur ai quasi due tiiilioni della tavola da velocità prodotta in legno dalla Surflecnic di Milano. Ricorda i celebri e veloci wind surf della Pan Am. Può portare fino a 12 metri quadrati di l'eia contro i tì-7per un surf normale e permette a chi è bravo velocità dell'ordine dei 40 chilometri orari. La stessa firma ha pure esposto un surf da onde, naturalmente senza albero e vele, sul tipo di quelli ammirati nei film sulla California. E'lungo m. IMO. pesa solamente due chili e costa 400 mila lire tutto compreso. Non si vede però dove possa essere agevolmente usato in Italia, poiché anche le spiagge lunghe tipo quelle della Romagna o di Alassio. per fortuna dei nostri bagnanti, raramente sono squassate dai frangenti. In fatto di curiosità, decisamente più interessante appare una strana tavola, pure essa non a vela, che ha il baldanzoso nome di Sharky. Il «Pescecanino» è una specie di quadrato di un metro con due maniglie laterali e un grosso oblò con doppia vetratura sul quale si può galleggiare pigramente ammirando il fondo dei mari. Una stranezza da 150 mila lire che piacerà certo ai più piccini. Tornando al surf, la diffusione di questi mezzi è dimostrata anche dalla vendita organizzata per corrispondenza. Vassena. che già produceva tavole a vela messe sul mercato dal Touring Club a 770 mila lire, ora costruisce altri mezzi per la Vestro al prezzo di circa 600 mila lire. Ancora la Star Cut espone un riuscito fun board lungo 3,75 disegnato da Scoptnich ed una plancetta di m. 3,30 per specialisti del salto. Giovanni Piatti, della Winditalla, che importa i celebri Wind-surfer. cosi siniettzza la situazione attuale: il pubblico non compra più un surf qualsiasi, ma un mezzo die gli permetta di compiere esercizi determinati, attività di crociera, regata, salto e così via. All'è stero, su cento tavole a vela, 50 sono di uso comune, 25per velocità, e pertanto non stringono molto il vento di bolina, e 25 per il salto o le figure. Da noi le percentuali sono rispet tivamente di 60, 20 e 20, ma ci avviciniamo allo stile degli stranieri. Il Windsurfer, che si dice sta diffuso nel mondo in oltre duecentomila esemplari in alcuni tipi non ha mai portato innovazioni: segno che è una tavola die funziona bene. I prezzi non sono molta aumentati, jj _

Persone citate: Marker, Vassena

Luoghi citati: Alassio, California, Italia, Milano, Romagna